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“La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel”, un film di Woody Allen, la recensione

La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel (Wonder Wheel, Usa, 2017) di Woody Allen con Kate Winslet, Justin Timberlake, James Belushi, Juno Temple, Max Casella, Jack Gore, David Krumholtz

Sceneggiatura di Woody Allen

Drammatico, 1h 41′, Lucky Red, in uscita il 13 dicembre 2017

Voto: 8 su 10

La quarantottesima regia di Woody Allen si apre su una inquadratura che lascia sinceramente ammaliati: un cielo nuvoloso tra squarci di sereno azzurrino sovrasta una spiaggia affollatissima, con uno sfondo di cartelloni pubblicitari, giostre e ottovolanti, e la panoramica ruota delle meraviglie a ergersi come una protagonista incontrastata. In questa straordinaria sequenza incipitaria c’è tutta la magia del cinema del grande autore newyorkese, qui alle prese con una delle sue più cupe riflessioni sul desiderio e sul bisogno di evadere da un’esistenza dominata dal caso, e tutto il suo amore per gli archetipi della natura umana tracciati nei capolavori teatrali di Tennessee Williams e Eugene O’Neill. In La ruota delle meraviglie, Allen trasporta il suo circo della vita a Coney Island e, ben sapendo di raccontare una storia universale e fuori dal tempo (complice la fotografia sognante e iperrealista di Vittorio Storaro), la ambienta negli anni Cinquanta, quando il luna park non esisteva già più dopo il terribile incendio che lo devastò nel 1946, in un meraviglioso corto circuito tra palco e realtà. 

“La legge della notte”, un film di Ben Affleck, la recensione

La legge della notte (Live by night, Usa, 2017) di Ben Affleck con Ben Affleck, Sienna Miller, Elle Fanning, Chris Messina, Zoe Saldana, Chris Cooper, Brendan Gleeson, Remo Girone, Scott Eastwood, Anthony Michael Hall, Max Casella

Sceneggiatura di Ben Affleck, dal romanzo omonimo di Dennis Lehane

Thriller, 2h 08’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 2 marzo 2017

Voto: 3 su 10

Più volte abbiamo avuto modo di ribadire quanto la presenza scenica di Ben Affleck, specie negli ultimi anni, possa essere deleteria per un film, in netto contrasto con le sue notevoli qualità registiche. L’attore californiano, con La legge della notte, si macchia però di un’ulteriore colpa: non solo dirige questa trasposizione cinematografica dal romanzo omonimo di Dennis Lehane (autore già valorizzato da Affleck nel suo eccellente esordio dietro la macchina da presa, Gone Baby Gone), non solo chiama se stesso a interpretare in maniera penosa il protagonista principale, praticamente sempre in scena, ma soprattutto scrive da solo la sceneggiatura. Il risultato è di un’ingenuità tale da fare a botte con la sicumera sfoggiata dalla star in quella che doveva essere una sua grande occasione artistica, molto attesa dopo l’Oscar ricevuto per Argo nel 2012.

“Jackie”, un film di Pablo Larraín, la recensione

Jackie (id, Usa/Cile, 2016) di Pablo Larraín con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt, Billy Crudup, Richard E. Grant, Caspar Phillipson, John Carroll Lynch, Beth Grant, Max Casella

Sceneggiatura di Noah Oppenheim

Biografico, 1h 40’, Lucky Red, in uscita il 23 febbraio 2017

Voto: 8½ su 10

Pablo Larraín è uno dei più interessanti e apprezzati giovani autori oggi in circolazione. Lo dimostrò sin dai tempi di Tony Manero e Post Mortem, per confermarlo poi con No – I giorni dell’arcobaleno. Ma la vera prova di un talento complesso e impegnato, fino al limite dell’intellettualismo, è arrivata con El Club, sul tema scomodo della pedofilia in famiglia, e soprattutto con Neruda, cervellotico ma affascinante e inconsueto biopic sul celebre poeta comunista in fuga dalla dittatura di Videla. Con Jackie, sua prima produzione statunitense, continua la sua opera di destrutturazione del genere biografico, a partire da un avvenimento cardine nell’esistenza del personaggio trattato.

“A proposito di Davis”, i Coen per l’elegia di un epoca e del (grande) cinema

A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis, Usa, 2013) di Joel e Ethan Coen, con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, John Goodman, Garrett Hedlund, F. Murray Abraham, Stark Sands, Adam Driver, Jerry Grayson, Robin Bartlett, Max Casella, Jake Ryan

Sceneggiatura di Joel e Ethan Coen, ispirato alla biografia del musicista Dave Van Ronk “Manhattan Folk Story” (ed. BUR Rizzoli)

Commedia, 1h 45′, Lucky Red, in uscita il 6 febbraio 2014

Voto: 9 su 10

Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Quelle malinconiche, amorevoli emozioni che i Coen sanno così ben filtrare quando raccontano storie, epoche e personaggi a loro congeniali. Tornati malconci dal vecchio west dell’ultimo Il Grinta, i due fratelli di Minneapolis si sono rifatti con A proposito di Davis, già vincitore del Grand Prix della giuria allo scorso Festival di Cannes, e in corsa con due candidature agli Oscar per fotografia e sonoro (troppo raffinato e intimo per stregare più di tanto i membri dell’Academy).