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“Mamma mia! Ci risiamo”, un film di Ol Parker, la recensione

Mamma mia! Ci risiamo (Mamma mia! Here we go again, Usa, 2018) di Ol Parker con Amanda Seyfried, Lily James, Jeremy Irvine, Hugh Skinner, Josh Dylan, Dominic Cooper, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgård, Julie Walters, Christine Baranski, Andy Garcia, Cher, Meryl Streep, Alexa Davies, Jessica Keenan Wynn

Sceneggiatura di Ol Parker, dal musical Mamma mia! di Catherine Johnson e Judy Craymer

Musical, 1h 54′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 6 settembre 2018

Voto: 5½ su 10

Se di operazione lucrativa si tratta, c’è da dire che questa sorta di prequel/sequel del fortunatissimo musical Mamma mia! del 2008, a sua volta trasposizione dello spettacolo di Broadway di Catherine Johnson e Judy Craymer ispirato dalle canzoni del gruppo svedese degli ABBA, sfrutta ogni più labile possibilità narrativa per garantire il divertimento a uno spettatore appassionato. Certo, sono passati ben 10 anni dal successo incontrollabile del film di Phyllida Lloyd, e se n’è ben resa conto Meryl Streep che, se prima poteva permettersi di giocare con tutta la sua mirabile grazia nel ruolo di Donna Sheridan, in questa seconda sortita ha preferito appendere al chiodo le tutine di paillettes ed evitare di misurarsi in spaccate volanti. 

“L’ora più buia”, un film di Joe Wright, la recensione

L’ora più buia (Darkest Hour, GB, 2017) di Joe Wright con Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Ben Mendelsohn, Stephen Dillane, Ronald Pickup, Charley Palmer Rothwell

Sceneggiatura di Anthony McCarten

Biografico, 2h 05′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 18 gennaio 2018

Voto: 6 su 10

Il problema di un film biografico come L’ora più buia di Joe Wright, paradossalmente, non risiede nella sua fedeltà più o meno alta alla verità storica, quanto soprattutto nell’appiattimento di tale verità in una esposizione facile e immediata. La casa di produzione inglese Working Title non è nuova a questo genere di operazioni, mirate all’umanizzazione di personaggi scomodi e alla sintesi degli eventi cui presero parte; non a caso, alla sceneggiatura troviamo Anthony McCarten, artefice di uno dei copioni più ruffiani di tale tipologia cinematografica, quello de La teoria del tutto su Stephen Hawkins. Stavolta, la figura al centro della narrazione è il primo ministro britannico Winston Churchill, interpretato da un immenso Gary Oldman, colto in un momento cruciale per gli equilibri politici europei durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il felliniano “Romeo e Giulietta” di Kenneth Branagh

ROMEO E GIULIETTA

Regia di Kenneth Branagh
Regia del film a cura di Rob Ashcroft
Con Derek Jacobi, Lily James, Richard Madden/Freddie Fox
In scena al Garrick Theatre di Londra e nei cinema il 29 e 30 novembre a cura di Nexo Digital

Voto: 8 su 10 (rappresentazione teatrale)
Voto: 8½ su 10 (Film)

Prima ancora di Moccia e dei suoi seguaci, intenti a spiegarci le dinamiche dell’amore adolescenziale, nella lontana Golden Age di Elisabetta d’Inghilterra c’è stato un autore che come nessun altro ha saputo descrivere lo sconvolgimento dell’animo tale da condurre a pensare che la separazione dall’oggetto del desiderio sia così insopportabile che la morte gli è preferibile. Sì, parliamo proprio di “Romeo e Giulietta”, il dramma dell’amore a prima vista. Cambiano i tempi, le tradizioni, gli stili di vita, ma il sentimento di smarrimento totale davanti alla persona amata non muta attraverso i secoli e forse è per questo che la tragedia dei due amanti di Verona è una delle più riadattate in contesto moderno o contemporaneo tra le opere del drammaturgo inglese. Una delle trasposizioni più riuscite è probabilmente “Romeo + Giulietta” di Baz Luhrman del 1996. Ci riprova quest’anno Kenneth Branagh in un adattamento ricco e piacevolmente citazionistico di un’Italia anni ’50 di cui il resto del mondo sembra non averne mai abbastanza.

“Il sapore del successo”, soggetto esilissimo per una commediola insipida

Il sapore del successo (Burnt, Usa, 2015) di John Wells con Bradley Cooper, Sienna Miller, Daniel Brühl, Omar Sy, Matthew Rhys, Riccardo Scamarcio, Emma Thompson, Uma Thurman, Alicia Vikander, Lily James

Sceneggiatura di Steven Knight

Commedia, 1h 47′, 01 Distribution, in uscita il 26 novembre 2015

Voto: 4 su 10

Non bastano uno sceneggiatore di consolidate abilità narrative come Steven Knight (La promessa dell’assassino, Locke, Amore, cucina e curry), un regista acido e pungente come John Wells (I segreti di Osage County e il serial Shameless) e un cast di grandi nomi allo sbando per fare un buon film. Lo dimostra Il sapore del successo, soggetto esilissimo per una commediola drammatica che non sa di niente, incentrata sul percorso di riscatto di un odioso chef ex tossicodipendente (Cooper), deciso a risalire la china della gloria culinaria stellata.

“Cenerentola”, principessa fortunata nel regno di Branagh

Cenerentola (Cinderella, Usa, 2015) di Kenneth Branagh con Cate Blanchett, Lily James, Richard Madden, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger, Sophie McShera, Stellan Skarsgard, Ben Chaplin, Hayley Atwell, Nonso Anozie, Derek Jacobi

Sceneggiatura di Chris Weitz

Fantasy, 1h 45′, The Walt Disney Company Italia, in uscita il 12 marzo 2015

Voto: 6 su 10

Già solo per l’assenza degli insostituibili teatrini canori dei topini, questa nuova versione live action di Cenerentola non è riuscita a fare breccia nei nostri cuori. Senza dubbio fedele al capolavoro animato del 1950, ma allo stesso tempo privo di emozione e, soprattutto, di tensione. Ebbene sì: ricordate quel colpo di scena finale inarrivabile, con la matrigna che mette lo sgambetto al paggio e la scarpetta che finisce in pezzi, e Cenerentola che, beata, esclama “tanto io ho l’altra scarpetta!” per dar prova del suo piede da principessa, con sguardo di sconcerto della matrigna come risultato?