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Venezia75 – Concorso: “The Ballad of Buster Scruggs”, un film di Joel e Ethan Coen, la recensione

The Ballad of Buster Scruggs (id, Usa, 2018) di Joel e Ethan Coen con Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Bill Heck, Zoe Kazan, Tyne Daly, Brendan Gleeson, Saul Rubinek, Clancy Brown, Harry Melling

Sceneggiatura di Joel e Ethan Coen

Western, 2h 12′, Netflix

Voto: 7 su 10

Un cowboy dalla pistola lesta e l’ugola d’oro, un rapinatore di banche, un anziano cercatore d’oro, un girovago e il suo fenomeno da baraccone, una zitella in viaggio verso l’Oregon e due cacciatori di taglie in una diligenza: sono i sei segmenti che compongono The Ballad of Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen, un’originale produzione Netflix pensata per essere una serie televisiva e poi condensata in un lungometraggio che fa a pezzi l’idea stereotipata del mito della frontiera. Non nuovi alla rivisitazione di luoghi e atmosfere del western, i due grandi autori di Fargo e A proposito di Davis ritornano a misurarsi con un genere fortemente connotato, riuscendo comunque a elaborarne una visione decisamente personale e lontanissima dagli stilemi più tradizionali.

“Sette minuti dopo la mezzanotte”, un film di J. A. Bayona, la recensione

Sette minuti dopo la mezzanotte (A Monster Calls, Spagna/GB/USA, 2016) di Juan Antonio Bayona con Sigourney Weaver, Felicity Jones, Lewis MacDougall, Toby Kebell, Liam Neeson, Geraldine Chaplin, Ben Moor

Sceneggiatura di Patrick Ness, basato sull’omonimo romanzo, da un’idea originale di Siobhan Dowd

Drammatico, 1h 48′, 01 Distribution/Leone Film Group, in uscita il 18 maggio 2017

Voto: 7½ su 10

C’è un mostro nella vita del dodicenne Conor O’Malley che tormenta le sue notti, causandogli incubi spaventosi, e che minaccia di cambiare definitivamente il corso della sua esistenza: quel mostro non è l’enorme albero che viene a parlargli sette minuti dopo la mezzanotte, ma il ben più reale tumore che sta spegnendo la vita di sua madre.

“Silence”, un film di Martin Scorsese, la recensione

Silence (id, Usa, 2016) di Martin Scorsese con Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano, Ciaràn Hinds, Issei Ogata, Shinya Tsukamoto, Yoshi Oida, Yosuke Kubosuka

Sceneggiatura di Jay Cocks e Martin Scorsese, dal romanzo “Silenzio” di Shûsaku Endô (Ed. Rusconi)

Drammatico, 2h 41’, 01 Distribution, in uscita il 12 gennaio 2017

Voto: 9 su 10

“Il Cristianesimo è basato sulla fede, ma se si studia la sua storia si capisce che c’è stato un continuo processo di adattamento, vissuto in mezzo a tante difficoltà, per poter far fiorire la fede. È un paradosso che può essere anche estremamente doloroso: perché credere e dubitare sono antitetici”. Da questa lacerante dicotomia prende piede l’ultimo sofferto lungometraggio di Martin Scorsese, Silence, un viaggio all’interno delle certezze religiose di un uomo di Dio nel Giappone degli shogun, e un dramma spirituale sul silenzio assordante e spietato del Creatore verso le sofferenze umane.

“Ted 2”, lotta ai diritti e sconcezze irriferibili, un sequel noioso

Ted 2 (id, Usa, 2015) di Seth MacFarlane con Seth MacFarlane, Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Morgan Freeman, Giovanni Ribisi, Jessica Barth, Dennis Heysbert, Liam Neeson, Sam J. Jones

Sceneggiatura di Seth MacFarlane, Alec Sulkin, Wellesley Wild

Commedia, 1h 59′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 25 giugno 2015

Voto: 4 su 10

Con oltre 550 milioni di dollari di fatturato, a fronte di un budget venti volte inferiore, era impensabile non attendersi il seguito della fortunatissima e sboccatissima avventura dell’orsetto di pelouche più scorretto della storia dell’intrattenimento. Ted 2 arriva dopo tre anni e il parziale fallimento di Un milione di modi per morire nel West, un progetto a cui (forse, pensiero di chi scrive) Seth MacFarlane teneva di più rispetto a questo tempisticamente scontato sequel.

“Third Person”, delusione Haggis con un melò che si incastra male

Third Person (id, Usa, 2014) di Paul Haggis con Liam Neeson, Olivia Wilde, Mila Kunis, Adrien Brody, Moran Atias, James Franco, Kim Basinger, Maria Bello, Vinicio Marchioni, Caroline Goodall, David Harewood, Riccardo Scamarcio

Sceneggiatura di Paul Haggis

Drammatico, 2h 17′, M2 Pictures, in uscita il 2 aprile 2015

Voto: 5 su 10

Un film come Third Person di Paul Haggis dovrebbe essere sempre preso a esempio di come un eccellente sceneggiatore (premio Oscar per Million Dollar Baby di Eastwood) e regista (il pluripremiato Crash – Contatto fisico e Nella valle di Elah) possa soccombere sotto il peso di troppe ambizioni, neppure tanto limpide. Il fallimento di questo melodramma a incastri è direttamente proporzionale alle traversie produttive e distributive che il film ha patito sul mercato internazionale, traducendosi in un inevitabile fiasco.

“Un milione di modi per morire nel West”, parodia stanca e volgare

Un milione di modi per morire nel West (A Million Ways to Die in the West, Usa, 2014) di Seth MacFarlane con Seth MacFarlane, Charlize Theron, Liam Neeson, Amanda Seyfried, Neil Patrick Harris, Giovanni Ribisi, Sarah Silverman, Evan Jones, Christopher Lloyd, Ewan McGregor, Bill Maher, Jamie Foxx

Sceneggiatura di Wellesley Wild, Alec Sulkin, Seth MacFarlane

Commedia, 1h 56′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 16 ottobre 2014

Voto: 5 su 10

Bei tempi andati, quelli di Mezzogiorno e mezzo di fuoco di Mel Brooks, una vera parodia del genere western che ne rigirava gli stereotipi per dar vita a gag geniali. Adesso l’epica della Monument Valley è piegata all’assunto “il West fa schifo!” da Seth MacFarlane, autore notevole per la tv americana (la serie animata I Griffin) ma assai più greve e banale nelle sortite cinematografiche, nonostante gli incassi stratosferici del dissacrante Ted, l’orsetto sporcaccione di due anni fa. Un milione di modi di morire nel West vorrebbe ridicolizzare sulla vita di frontiera di fine 800, ma non fa parodia di un genere, se mai lo usa a pretesto per una serie di situazioni comiche che volano molto basso.

“The Lego Movie”, le costruzioni rendono unici, un cartoon meraviglioso

The Lego Movie (Usa/Australia/Danimarca, 2014) di Phil Lord, Christopher Miller, Chris McKay, con Will Ferrell e con le voci di (versione originale) Chris Pratt, Will Ferrell, Elizabeth Banks, Will Arnett, Nick Offerman, Alison Brie, Charlie Day, Morgan Freeman, Liam Neeson, (versione italiana) Claudio Santamaria, Pino Insegno, Massimo Triggiani, Barbara De Bortoli, Pietro Biondi

Sceneggiatura di Phil Lord e Christopher Miller

Animazione, 1h 40′, Warner Bros. Pictures, in uscita il 20 febbraio 2014

Voto: 9 su 10

C’era molta attesa per il cartoon d’animazione digitale 3D (ma molto simile allo stile stop-motion) ispirato alle celebri costruzioni giocattolo create dal danese Ole Kirk Christiansen nel piccolo centro di Billund, dove oggi sorge un parco a tema, sul finire degli anni ’40 del secolo andato. Anche se da tempo proliferavano omaggi e parodie, è con questo lungometraggio ufficiale che giunge finalmente l’occasione per ritornare all’euforia dell’assemblaggio ludico e, soprattutto, fai da te, per tutti quelli che da bambini (e non solo) hanno passato interi pomeriggi a fare e disfare castelli, ranch e stazioni spaziali con i mitici mattoncini colorati Lego.