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“Red Sparrow”, un film di Francis Lawrence, la recensione

Red Sparrow (id, Usa, 2018) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Jeremy Irons, Charlotte Rampling, Joely Richardson, Mary-Louise Parker, Ciarán Hinds, Douglas Hodge

Sceneggiatura di Justin Haythe, dal romanzo omonimo di Jason Matthews

Thriller, 2h 20′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 1 marzo 2018

Voto: 4 su 10

Pensavamo che Jennifer Lawrence ne avesse avuto abbastanza di essere diretta dal suo omonimo Francis, che già l’aveva consacrata a tediosa eroina young adult negli ultimi tre capitoli della saga Hunger Games. E invece sbagliavamo. Bionda recidiva, l’ormai già ex musa di Aronofsky è tornata ai lidi dell’action commerciale con Red Sparrow, trasposizione del primo di una trilogia di romanzi dell’ex agente Cia Jason Matthews, che ci si augura non trovi ulteriore spazio sul grande schermo. L’attrice, nelle mani del suo incauto mentore, si fa tuffare nel gelo della Russia post Guerra Fredda, per ritrovarsi poi al centro di una spy story ad alto tasso erotico e di grand guignol che, inevitabilmente, sfonda spesso la barriera del ridicolo involontario.

RomaFF11 – Selezione Ufficiale: “Snowden”, un film di Oliver Stone

Snowden (id, Germania/Usa, 2016) di Oliver Stone con Joseph Gordon-Levitt, Shailene Woodley, Melissa Leo, Zachary Quinto, Tom Wilkinson, Scott Eastwood, Logan Marshall-Green, Timothy Olyphant, Ben Schnetzer, Lakeith Lee Stanfield, Rhys Ifans, Nicolas Cage, Ben Chaplin, Joely Richardson

Sceneggiatura di Oliver Stone e Kieran Fitzgerald, dai libri “The Snowden Files: The Inside Story of the World’s Most Wanted Man” di Luke Harding e “Time Of The Octupus” di Anatoly Kucherena

Biografico/Thriller, 2h 14’, BiM, in uscita il 1° dicembre 2016

Voto: 7 su 10

Quando un personaggio scomodo chiama, Oliver Stone risponde. Stavolta è la storia di Edward Snowden a interessare il grande regista “contro” del cinema americano. Non è stata un’impresa facile portare sullo schermo la cronaca di quella che è stata definita “la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani” e unirla al momento della creazione in divenire di uno dei più importanti scoop giornalistici di tutti i tempi, quello del quotidiano The Guardian che, per primo, rivelò le informazioni sulle modalità di sorveglianza statunitensi  che il giovane informatico della NSA (National Security Agency) scelse di divulgare dopo aver abbandonato volontariamente l’incarico. La testimonianza era già stata raccolta da Laura Poitras nel suo documentario-verità Citizenfour, premiato con l’Oscar nel 2015.

Straight to Video: “Tentazioni (ir)resistibili” di Stuart Blumberg

Tentazioni (ir)resistibili (Thanks for Sharing, Usa, 2012) di Stuart Blumberg con Mark Ruffalo, Gwyneth Paltrow, Josh Gad, Tim Robbins, Alecia Moore, Joely Richardson, Carole Kane, Patrick Fugit, Emily Meade

Sceneggiatura di Stuart Blumberg e Matt Winston

Commedia, 1h 50′. Minerva Pictures/ 01 Distribution, in dvd da settembre 2014

Voto: 5 su 10

Parlare di dipendenze, qualunque registro narrativo si adotti, è sempre molto difficile. L’opera d’esordio di Stuart Blumberg, sceneggiatore apprezzato per una commedia innovativa e sarcastica come I ragazzi stanno bene di Lisa Cholodenko, torna a trattare la sex addiction a New York City. Dopo Shame di Steve McQueen. Lo fa con i toni del dramedy, forte di un affiatato gruppo di ottimi attori, e con l’occhio bene attento a individuare la parte realistica meno inquietante della situazione.

“Un amore senza fine”, il remake da Zeffirelli è levigato e ridicolo

Un amore senza fine (Endless Love, Usa, 2014) di Shana Feste con Alex Pettyfer, Gabriella Wilde, Bruce Greenwood, Joely Richardson, Robert Patrick, Rhys Wakefield, Emma Rigby

Sceneggiatura di Joshua Safran, Shana Feste, dal romanzo “Amore senza fine” di Scott Spencer (ed. Mondadori)

Sentimentale, 1h 44′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 5 febbraio 2014

Voto: 4½ su 10

Correva l’anno 1981 e oltreoceano faceva parlare di sé un dramma sentimentale tratto da un discutibile best seller di Scott Spencer e diretto per il grande schermo da Franco Zeffirelli, momentaneamente in pausa da merletti e lustrini. L’infamia che ha accompagnato il film Amore senza fine nel tempo non è del tutto giustificata: decisamente troppo mieloso e strappalacrime, ma con una decisa vena melodrammatica a rendere più sfrontato il compromesso patetico. Questo omonimo remake di Shana Feste, oltre ad essere oggettivamente peggiore del già misero originale, non può contare neppure sulla bellezza soprannaturale della giovane Brooke Shields e sul celebre tema musicale cantato da Lionel Richie e Diana Ross. 

“Il violinista del diavolo”, Garrett unico motivo d’interesse in tanto kitsch

Il violinista del diavolo (The Devil’s Violinist, GB/Germania/Italia, 2013) di Bernard Rose, con David Garrett, Jared Harris, Joely Richardson, Andrea Deck, Christian McKay, Veronica Ferres, Helmut Berger, Olivia d’Abo

Sceneggiatura di Bernard Rose

Drammatico, 2h 02′, Academy Two, in uscita il 27 febbraio 2014

Voto: 5 su 10

Ritorna Bernard Rose, regista d’accademia nato videomaker per il gruppo Frankie Goes to Hollywood, fattosi notare con un horror di qualche ambizione (Candyman, 1992) e poi confermatosi discreto melomane con opere in costume tra il musicale (Amata immortale, 1994, romanzone sentimentale su Beethoven) e il letterario (una calligrafica trasposizione di Anna Karenina di Tolstoj, 1998, con Sophie Marceau), fino a cimentarsi con scarsa risonanza col cinema di genere (Mr. Nice, 2010, e Two Jacks, 2012). Eccolo ora, con Il violinista del diavolo, nuovamente alle prese con un artificioso biopic d’epoca, incentrato sulla figura mitica del virtuoso del violino Niccolò Paganini.