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“Trainspotting” di Irvine Welsh, versione di Wajdi Mouawad, uno spettacolo di Sandro Mabellini, la recensione

TRAINSPOTTING
di Irvine Welsh
versione di Wajdi Mouawad

traduzione di Emanuele Aldrovandi
uno spettacolo di Sandro Mabellini
con Michele Di Giacomo, Riccardo Festa, Valentina Cardinali, Marco Bellocchio
costumi Chiara Amaltea Ciarelli
drammaturgia scenica Riccardo Festa, Michele Di Giacomo, Marco Bellocchio, Valentina Cardinali
coproduzione Viola Produzioni S.r.l. – Accademia degli Artefatti

In scena al Teatro Brancaccino di Roma dal 5 all’8 aprile

Voto: 8½ su 10

Non era facile traslare un oggetto di culto come Trainspotting in una dimensione teatrale, non tanto per la crudezza delle tematiche e neppure per il simbolismo cui sono assurti i personaggi nell’immaginario collettivo universale, ma soprattutto per come Renton e soci siano riusciti a veicolare lo sfogo disperato di un’intera generazione di contestatari verso la cauta prevedibilità piccolo borghese, dapprima attraverso le pagine del romanzo scomodo di Irvine Welsh, poi nella sua folgorante trasposizione cinematografica diretta da Danny Boyle nel 1996. L’esperimento di “traduzione scenica” di Wajdi Mouawad, per farla breve, correva il rischio di banalizzare questo nuovo urlo sociale, che trova la peggiore via di fuga dal reale nella droga, e di trasformare un manifesto del disagio giovanile nell’ennesima, didascalica propaganda contro l’abuso di stupefacenti. Oltretutto, non era da sottovalutare il possibile effetto di anacronismo dell’operazione. 

“T2 Trainspotting”, un film di Danny Boyle, la recensione

T2 Trainspotting (id, Gran Bretagna, 2017) di Danny Boyle con Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner, Robert Carlyle, Anjela Nedyalkova, Kelly McDonald, Shirley Henderson, James Cosmo

Sceneggiatura di John Hodge, dai libri “Porno” e “Trainspotting” di Irvine Welsh (ed. TEA)

Commedia, 1h 57’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 23 febbraio 2017

Voto: 5 su 10

Era forse il sequel più atteso della stagione, che arrivava a oltre vent’anni dal clamoroso successo del film del 1996. Dopo una lunga serie di rifiuti e ripensamenti, Danny Boyle e l’intera banda di Trainspotting si sono finalmente decisi a far risorgere dalle proprie ceneri i personaggi nati dalla penna di Irvine Welsh, ispirandosi molto liberamente al libro “Porno” del 2002. Ma è evidente che l’ispirazione è solo in parte genuina, i tempi sono cambiati, i protagonisti invecchiati, e sull’intera operazione aleggia una triste atmosfera di sterilità e anacronismo.