Tag Archives: Helen Mirren

“La vedova Winchester”, un film di Michael e Peter Spierig, la recensione

La vedova Winchester (Winchester, Australia/Usa, 2018) di Michael Spierig e Peter Spierig con Helen Mirren, Jason Clarke, Sarah Snook, Angus Sampson, Finn Scicluna-O’Prey, Eamon Farren, Laura Brent

Sceneggiatura di Tom Vaughan, Michael Spierig e Peter Spierig

Horror, 1h 40′, Eagle Pictures, in uscita il 22 febbraio 2018

Voto: 6 su 10

Fluida ed elegante, Helen Mirren percorre altera le stanze della labirintica dimora vittoriana, in un tempestoso frusciare di veli e stoffe. Il suo sguardo sofferente e fiero ci restituisce al meglio la figura di Sarah Pardee, vedova del magnate delle armi William Winchester, che nel 1884 rilevò una piccola fattoria a San Jose, in California, per trasformarla in una villa di sette piani e cinquecento stanze: la Winchester House, oggi nota come la casa più infestata di tutti i tempi.

Venezia74 – Concorso: “Ella & John – The Leisure Seeker”, un film di Paolo Virzì, la recensione

The Leisure Seeker – Ella & John (id, Italia, 2017) di Paolo Virzì con Helen Mirren, Donald Sutherland, Dana Ivey, Christian McKay, Janel Moloney

Sceneggiatura di Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì dal romanzo “In viaggio contromano. The Leisure Seeker” di Michael Zadoorian (ed. Marcos y Marcos, coll. Gli alianti)

Commedia, 1h 52′, 01 Distribution

Voto: 8 su 10

The time has come per Paolo Virzì di misurarsi con un film interamente girato negli Stati Uniti, a quindici anni dalla toccata e fuga di My Name is Tanino. La base è offerta da un romanzo di Michael Zadoorian, messo nelle mani di una squadra di sceneggiatori collaudata; la vera occasione è data invece dai due interpreti principali, Helen Mirren e Donald Sutherland, sin da subito entusiasti di far parte del progetto e senza i quali Virzì non si sarebbe spostato di casa: è The Leisure Seeker, una commedia on the road di encomiabile leggerezza, che conferma il suo regista come una delle personalità più sensibili e vivaci del cinema italiano, anche fuor di patria.

“Collateral Beauty”, un film di David Frankel, la recensione

Collateral Beauty (id, Usa, 2016) di David Frankel con Will Smith, Kate Winslet, Edward Norton, Helen Mirren, Keira Knightley, Naomie Harris, Michael Peña, Jacob Latimore, Ann Dowd

Sceneggiatura di Allan Loeb

Sentimentale, 1h 36’, Warner Bros. Picture Italia, in uscita il 4 gennaio 2017

Voto: 4½ su 10

Quando campeggia il faccione di Will Smith in cartellone, c’è sempre ben poco da stare allegri. Quanto ci ha fatto sorridere l’ex “principe di Bel Air”, votatosi negli ultimi tempi a progetti che vorrebbero metterne in luce le qualità drammatiche. A onor del vero, l’attore è subentrato dopo l’abbandono di Hugh Jackman, in una barca che avrebbe perso per strada anche il regista Alfonso Gomez-Rejon, sostituito dall’impalpabile David Frankel de Il diavolo veste Prada e Io & Marley. Ma nulla è servito a salvare Collateral Beauty da un disastro di melassa e pillole new age da quattro soldi.

“Il diritto di uccidere”, la guerra dei droni nel thriller etico di Gavin Hood

Il diritto di uccidere (Eye in the Sky, GB, 2015) di Gavin Hood con Helen Mirren, Alan Rickman, Aaron Pul, Barkhad Abdi, Jeremy Northam, Iain Glen, Phoebe Fox, Monica Dolan, Gavin Hood

Sceneggiatura di Guy Hibbert

Thriller, 1h 42’, Teodora Film, in uscita il 25 agosto 2016

Voto: 7 su 10

In un’epoca in cui la guerra non si combatte più in trincea ma “comodamente” seduti davanti allo schermo di un computer, anche il concetto cinematografico del genere bellico ha assunto nuove potenzialità, soprattutto dopo l’invenzione dei droni. L’occhio nel cielo, in grado di poter colpire a morte il bersaglio con missili comandati a una distanza di sicurezza tale da assicurare l’indennità del mandante, si scontra, però, con la stima dei cosiddetti “danni collaterali”, ossia la perdita di vite innocenti che verrebbero coinvolte nelle vicinanze dell’esplosione. Il diritto di uccidere, del sudafricano Gavin Hood (Rendition, Ender’s Game), porta sullo schermo un caso limite per proporre una riflessione etica e morale sulla questione, senza fornire risposte ma mettendo in luce i fatti.

“Woman in Gold”, la frode nazista con una superba Helen Mirren

Woman in Gold (id, Usa/GB, 2015) di Simon Curtis con Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Max Irons, Tatiana Maslany, Charles Dance, Elizabeth McGovern, Jonathan Pryce, Frances Fisher, Tom Schilling, Moritz Bleibtreu, Antje Traue

Sceneggiatura di Alexi Kaye Campbell

Drammatico, 1h 50′, Eagle Pictures, in uscita il 15 ottobre 2015

Voto: 7 su 10

In un periodo in cui il cinema non ha più belle storie da raccontare, il regista inglese Simon Curtis (quello delle miniserie Bbc e del delizioso My Week with Marilyn) porta sugli schermi una gran bella storia, di quelle appassionanti e giustamente edificanti, da far tornare a casa il pubblico contento e arricchito di un qualcosa che è bene conoscere. La Shoah è un pozzo senza fine di vergogne, ma solo di recente sono venuti alla luce i sacchi dei nazisti alle opere d’arte del popolo ebraico.

“Hitchcock”, un mistery di coppia nel dietro le quinte di “Psycho”

Hitchcock (id, Usa, 2012) di Sacha Gervasi con Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, James D’Arcy, Danny Huston, Toni Collette, Ralph Macchio, Michael Wincott, Kurtwood Smith

Sceneggiatura di John J. McLaughlin, dal libro “Alfred Hitchcock and the Making of Psycho” di Stephen Rebello

Commedia, 1h 38’, 20th Century Fox Italia, in uscita il 4 aprile 2013

Voto D’Errico: 6½ su 10

Voto Ozza: 7 su 10

Cosa fa di un soggetto da strapazzo un assoluto capolavoro? Difficile a dirsi, a meno che ad architettare il tutto non fosse una delle menti più geniali e imprescindibili della storia del cinema. In tal caso, Alfred Hitchcock riuscì a rendere un servigio unico al mondo dell’arte, e non solo con il suo film più popolare, Psycho, pietra miliare del terrore cinematografico di ogni tempo.