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“Pacific Rim 2 – La rivolta” un film di Steven S. DeKnight, la recensione

Pacific Rim 2 – La rivolta (Pacific Rim: Uprising, USA, 2018) di Steven S. DeKnight con John Boyega, Scott Eastwood, Adria Arjona, Rinko Kikuchi, Tian Jing, Charlie Day, Burn Gorman, Dustin Clare, Cailee Spaeny, Karan Brar, Daniel Feuerriegel, Rahart Adams, Bridger Zadina, Levi Meaden, Shyrley Rodriguez, Nick Tarabay, Ivanna Sakhno, Jaime Slater

Sceneggiatura di Emily Carmichael, Steven S. DeKnight, T. S. Nowlin, Kira Snyder

Azione, fantascienza, 1 h 51’, Universal Pictures, in uscita il 22 marzo 2018

Voto: 5 su 10

Quando si mette in cantiere il sequel di un film di successo, a buona ragione ci si aspetta almeno una delle seguenti cose: 1) un approfondimento sui personaggi precedentemente conosciuti ai quali – si suppone – lo spettatore si sia affezionato nel primo lungometraggio ad essi dedicato e 2), una visione nuova, “laterale” sull’universo di riferimento narrato, che anche qui dica qualcosa di inatteso, di nuovo o di differente, sul contesto narrativo specifico che aveva dato i natali al film pilota.

Venezia74: il meglio e il peggio di questa Mostra del Cinema

La 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è conclusa laureando il regista messicano Guillermo del Toro con il Leone d’Oro per il suo splendido The Shape of Water, a sugellare un’edizione per molti versi irripetibile. Da anni non si assisteva a un cartellone così ricco e interessante, con tutto il meglio che la prossima stagione cinematografica avrà da offrire. Con grande soddisfazione e un senso di pienezza che stenterà a ripetersi, congediamo Venezia 74 con una goliardica carrellata del meglio e del peggio che abbiamo visto e vissuto in questi dieci frenetici giorni di cinema.

Venezia74 – Concorso: “La forma dell’acqua – The Shape of Water”, un film di Guillermo del Toro, la recensione

La forma dell’acqua – The Shape of Water (The Shape of Water, Usa, 2017) di Guillermo del Toro con Sally Hawkins, Richard Jenkins, Octavia Spencer, Michael Shannon, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, Lauren Lee Smith

Sceneggiatura di Guillermo del Toro, Vanessa Taylor

Fantasy, 2h 03′, 20th Century Fox, in uscita il 14 febbraio 2018

Voto: 8½ su 10

Il nostro grande Francesco Rosi diceva che l’unico antidoto al cinismo è la speranza; per il regista messicano Guillermo del Toro, invece, la sola via possibile è quella della fiaba, un tipo di racconto nato per sconfiggere le avversità, proprio quando la speranza sembrava ormai perduta. La forma dell’acqua, l’ultimo film dell’autore di Hellboy, nasce da questa filosofia e celebra, sulle ali di un romanticismo tanto sfacciato quanto trascinante, l’amore come forza “più gentile e potente dell’universo”, libero e senza forma fino a quando non fluisce nel soggetto al quale è destinato, al pari dell’acqua. Fa piacere, quindi, constatare il cuore di panna di del Toro, reduce dal parziale fallimento dell’horror gotico Crimson Peak e ora curiosamente a suo agio nei luoghi di una struggente fiaba sentimentale dove, riecheggiando al Mostro della laguna nera di Jack Arnold, a trionfare è soprattutto un’orgogliosa diversità.

Venezia74: il programma con tutti i film in Concorso

Ascoltare Alberto Barbera è sempre un piacere. Uomo di notevole preparazione culturale ed evidente passione per l’arte cinematografica, non perde mai il proprio aplomb neanche nel rispondere alle domande più perniciose saettate dal parterre degli addetti ai lavori. Sono, così, trascorse rapidamente le due ore della conferenza stampa organizzata a Roma, durante le quali il direttore, coadiuvato dal presidente della Biennale Paolo Baratta, ha presentato il 74° Festival del Cinema di Venezia.

Con dovizia di particolari e interessanti aneddoti è stato illustrato un programma di altissima qualità, che spazia da questioni più strettamente sociali ad argomenti di grande attualità, alcuni letti anche in chiave leggera, ma non per questo meno significativa, come nel caso del musical Ammore e malavita di Manetti Bros., uno dei quattro film italiani in concorso. Tematiche altrettanto importanti caratterizzano gli altri tre titoli: il drammatico Hannah di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling; Una famiglia di Sebastiano Riso e The Leisure Seeker di Paolo Virzì che, in questo road movie nato dall’omonimo romanzo di Michael Zadoorian, dirige Helen Mirren e Donald Sutherland.

“Crimson Peak”, grande atmosfera ma poche emozioni nel gotico di Del Toro

Crimson Peak (id, Usa, 2015) di Guillermo Del Toro con Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Mia Wasikowska, Charlie Hunnam, Jim Beaver, Burn Gorman, Leslie Hope

Sceneggiatura di Guillermo Del Toro e Matthew Robbins

Horror, 1h 59′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 22 ottobre 2015

Voto: 6½ su 10

Era dal 2006 che Guillermo Del Toro cercava di tradurre in immagini la sceneggiatura di Crimson Peak, grandioso esercizio di stile per il ritorno al cinema del genere “gotico” che, partendo dalla letteratura (Henry James, Mary Shelley, Howthorne e tutti gli altri romanzieri del terrore di fine Ottocento) fino ad arrivare ad alcune indimenticabili pellicole di Jack Clayton, Robert Wise e del nostro maestro Mario Bava, ha influenzato in maniera ineludibile il modo di intendere il mistero e la paura nel buio della sala.

“La madre”, una struggente fiaba horror tra paura e compassione

La madre (Mama, Usa/Spagna/Argentina/Canada, 2013) di Andy Muschietti con Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier, Isabelle Nélisse, Daniel Kash, Jane Moffat, Javier Botet

Sceneggiatura di Neil Cross, dal cortometraggio “Mama” di Andreas e Barbara Muschietti

Horror, 1h 41’, Universal Pictures, in uscita il 21 marzo 2013

Voto: 7½ su 10

Dopo Norma Bates in Psycho e la terrificante Margaret White di Carrie, passando per l’odioso ritratto di Joan Crawford nel disonesto biopic Mammina cara, salutiamo l’ultima delle più gelose, possessive e terrificanti mamme mai apparse sullo schermo. Prodotto con buon fiuto da Guillermo Del Toro, La madre è un horror dell’anima che ben si inserisce nella nuova ondata iberica del genere.