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Venezia79 – Concorso: “White Noise”, un film di Noah Baumbach, la recensione

White Noise (id, Usa, 2022) di Noah Baumbach con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Sam Nivola, May Nivola, Jodie Turner-Smith, André L. Benjamin, Lars Eidinger

Sceneggiatura di Noah Baumbach dal romanzo omonimo di Don DeLillo (Einaudi)

Grottesco, 2h 15’, Netflix

Voto: 7½ su 10

Da molti considerato un autore impossibile da trasporre sul grande schermo (ci provò coraggiosamente David Cronenberg col claustrofobico Cosmopolis, nel 2012), e a valide ragioni: la meta-narrativa di Don DeLillo non ricerca tanto la storia in sé quanto i processi di costume che hanno trasformato la nostra epoca, in un corto circuito tra allegoria ed enigmistica socio-economica nel quale è facile perdere il tracciato, ma che mai può dirsi banale. Rumore bianco, una feroce satira pseudo-apocalittica sull’american dream ormai fatto a pezzi dal consumismo caduco degli anni Ottanta, è tra i suoi romanzi più celebri e complessi, qualche anno fa già nelle mire del regista Barry Sonnenfeld per un progetto presto naufragato, e ora tradotto in immagini dal re del mumblecore statunitense Noah Baumbach, che ne consegna una visione figlia dei recenti trascorsi pandemici mondiali.

#arenaestiva: “Lady Bird”, un film di Greta Gerwig, la recensione

Lady Bird (id, Usa, 2017) di Greta Gerwig con Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie Feldstein, Lois Smith

Sceneggiatura di Greta Gerwig

Commedia, 1h 34′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 1 marzo 2018

Voto: 8 su 10

È stato l’outsider della stagione cinematografica Lady Bird, romanzo di formazione autobiografico scritto e diretto da Greta Gerwig, qui al suo esordio registico in solitaria dopo una carriera d’attrice che l’ha vista regina incontrastata del mumblecore indie americano: dalla sua presentazione in anteprima al Toronto Film Festival la scorsa estate, il film ha raccolto praticamente solo consensi e candidature ai premi più importanti (5 nomination all’Oscar, compresa Miglior Regia, quinto caso nella storia per una donna), culminati nelle due vittorie ai Golden Globe come Miglior Film e Miglior Attrice Protagonista alla strepitosa Saoirse Ronan.

“Jackie”, un film di Pablo Larraín, la recensione

Jackie (id, Usa/Cile, 2016) di Pablo Larraín con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt, Billy Crudup, Richard E. Grant, Caspar Phillipson, John Carroll Lynch, Beth Grant, Max Casella

Sceneggiatura di Noah Oppenheim

Biografico, 1h 40’, Lucky Red, in uscita il 23 febbraio 2017

Voto: 8½ su 10

Pablo Larraín è uno dei più interessanti e apprezzati giovani autori oggi in circolazione. Lo dimostrò sin dai tempi di Tony Manero e Post Mortem, per confermarlo poi con No – I giorni dell’arcobaleno. Ma la vera prova di un talento complesso e impegnato, fino al limite dell’intellettualismo, è arrivata con El Club, sul tema scomodo della pedofilia in famiglia, e soprattutto con Neruda, cervellotico ma affascinante e inconsueto biopic sul celebre poeta comunista in fuga dalla dittatura di Videla. Con Jackie, sua prima produzione statunitense, continua la sua opera di destrutturazione del genere biografico, a partire da un avvenimento cardine nell’esistenza del personaggio trattato.