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“Tutti parlano di Jamie” di Don MacRae e Dan Gillespie Sells, uno spettacolo di Piero Di Blasio, la recensione

TUTTI PARLANO DI JAMIE – IL MUSICAL

musiche e orchestrazioni di Dan Gillespie Sells, libretto di Tom MacRae, da un’idea originale di Jonathan Butterell

con Giancarlo Commare, Barbara Cola, Franco Mannella, Ludovica Di Donato, Lisa Angelillo, Benedetta Boschi, Flavio Marullo, Umberto Noto, Michele Savoia, Sebastian Gimelli Morosini

scene Alessandro Chiti, costumi Francesca Grossi, direzione musicale Dino Scuderi, supervisione artistica e coreografie Laccio

adattamento e regia Piero Di Blasio

Produzione Viola Produzioni – OTI Officine del Teatro Italiano in accordo con RGM Productions

In scena al Teatro Brancaccio di Roma dall’11 marzo al 3 aprile 2022

Voto: 7 su 10

Debutto assoluto in Italia per uno dei più grandi successi del genere musical degli ultimi anni: è Tutti parlano di Jamie, prima documentario della BBC del 2011 dal titolo “Jamie: Drag Queen at 16”, poi spettacolo nel West end londinese nel 2017, amato e premiato a tal punto da diventare anche un film per il cinema. Ora, la storia vera del sedicenne Jamie Campbell che, in un paesino del Nord dell’Inghilterra , sfida i pregiudizi per vincere la sua battaglia per l’autodeterminazione, arriva sul palco del Teatro Brancaccio di Roma, tra l’entusiasmo generale e lo stesso Campbell, di rosa vestito e con mamma al seguito, a ballare ed applaudire l’adattamento italiano di Piero Di Blasio tra le fila della platea.

“Non si uccidono così anche i cavalli?” di Horace McCoy, uno spettacolo di Giancarlo Fares, la recensione

NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI?

Traduzione Giorgio Mariuzzo, adattamento Giancarlo Fares
Tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy

con Giuseppe Zeno e Sara Valerio
e con Donato Altomare, Brian Boccuni, Alberta Cipriani, Giancarlo Commare, Vittoria Galli, Alessandro Greco, Salvatore Langella, Elisa Lombardi, Maria Lomurno, Matteo Milani, Pierfrancesco Scannavino, Lucina Scarpolini, Viviana Simone

con la partecipazione live del Piji Electroswing Project
Piji- voce, chitarra, Gian Piero Lo Piccolo – clarinetto, Egidio Marchitellli – elettronica & chitarra, Francesco Saverio Capo – basso, Andy Bartolucci – batteria

Regia di Giancarlo Fares

Coreografie Manuel Micheli, canzoni originali di Piji, scene Fabiana Di Marco, costumi Francesca Grossi, disegno Luci Anna Maria Baldini, assistente alla Regia Claudia Fontanari, direttore tecnico Anna Maria Baldini, datore Luci Aurelio Rizzuti, fonico di sala Riccardo Caratelli, fonico di palco Gabriele Boccacci, macchinista Giuseppe Spagnuolo, sarta di scena Francesca Grossi

Produzione O.T.I. – Officine del Teatro Italiano

In scena al Teatro Sala Umberto di Roma dal 25 settembre al 14 ottobre 2018

Voto: 4 su 10

Era la prima volta nella mia vita di attrice che lavoravo su un film che affrontava grandi tematiche sociali […] Non si uccidono così anche i cavalli? era un racconto esistenzialista, che usava una maratona di danza del periodo della Grande Depressione come metafora dell’avidità e della manipolazione della società dei consumi americana. L’intera storia si svolgeva in una sala da ballo sul molo di Santa Monica, un luogo che aveva fatto parte della mia infanzia, dove le maratone di danza si erano tenute davvero. Durante la Depressione i concorrenti, nella speranza di vincere un premio, ballavano finché non crollavano letteralmente a terra dalla spossatezza, mentre folle di spettatori sistemati su gradinate applaudivano le loro coppie preferite e trepidavano vedendo i ballerini cascare, cadere in preda alle allucinazioni, impazzire: come il pubblico del Colosseo alla vista dei cristiani dati in pasto ai leoni. Ogni tanto veniva indetta una corsa lungo il perimetro della sala da ballo, in modo da sfiancare i concorrenti e accelerare le eliminazioni. Dopo varie ore i ballerini avevano diritto a una pausa di dieci minuti, e poi tornavano sulla pista. […] Per me il film fu una svolta decisiva, tanto sul piano professionale quanto su quello personale. Sydney (Pollack, nda), essendo stato attore a sua volta, è un meraviglioso direttore di attori, e con la sua guida esplorai il personaggio e me stessa più in profondità di quanto non avessi mai fatto, e acquistai sicurezza come attrice.

La testimonianza di Jane Fonda, tratta dalla sua autobiografia “La mia vita finora”, edita da Mondadori nel 2005, fornisce non solo dati sufficienti a suggerire la straordinaria importanza dell’opera cinematografica diretta dal compianto Sydney Pollack nel 1968, ma qualifica anche un periodo storico in cui lo spettacolo era l’unica droga in grado di oscurare la famigerata crisi economica americana del 1929; non ultimo, inquadra un personaggio, e un’interpretazione, indimenticabili quanto il film. La sceneggiatura era firmata da Robert E. Thompson e James Poe (che si era già misurato abilmente con i rischi delle riduzioni cinematografiche con Il giro del mondo in 80 giorni e La gatta sul tetto che scotta), a partire da un romanzo dalle tonalità noir che Horace McCoy diede alle stampe nel 1935.