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Venezia74 – Concorso: “Suburbicon”, un film di George Clooney, la recensione

Suburbicon (id, Usa, 2017) di George Clooney con Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe, Oscar Isaac, Gary Basaraba, Megan Ferguson, Michael D. Cohen

Sceneggiatura di Joel & Ethan Coen, George Clooney, Grant Heslov

Thriller, 1h 44′, 01 Distribution

Voto: 8½ su 10

Benvenuti a Suburbicon, un’amena, pacifica e idilliaca comunità periferica in cui tutto va per il verso giusto: le villette sono economiche, c’è un centro commerciale e il parroco si prende cura di tutti i suoi fedeli. È l’America del 1959, ma George Clooney vuol parlare dei nostri tempi, prende spunto da una storia accaduta a Levittown, un vero centro urbano solo per persone di razza caucasica, creato in Pennsylvania dopo la Seconda Guerra Mondiale, e la adatta a una vecchia sceneggiatura mai prodotta che i fratelli Coen scrissero dopo il successo di Blood Simple (1984). Una collaborazione felice, per una commedia a tinte foschissime che scava nel marcio del sogno americano e rilancia un confronto inevitabile con la direzione che gli Stati Uniti stanno prendendo sotto l’attuale presidenza Trump.

Venezia74: il programma con tutti i film in Concorso

Ascoltare Alberto Barbera è sempre un piacere. Uomo di notevole preparazione culturale ed evidente passione per l’arte cinematografica, non perde mai il proprio aplomb neanche nel rispondere alle domande più perniciose saettate dal parterre degli addetti ai lavori. Sono, così, trascorse rapidamente le due ore della conferenza stampa organizzata a Roma, durante le quali il direttore, coadiuvato dal presidente della Biennale Paolo Baratta, ha presentato il 74° Festival del Cinema di Venezia.

Con dovizia di particolari e interessanti aneddoti è stato illustrato un programma di altissima qualità, che spazia da questioni più strettamente sociali ad argomenti di grande attualità, alcuni letti anche in chiave leggera, ma non per questo meno significativa, come nel caso del musical Ammore e malavita di Manetti Bros., uno dei quattro film italiani in concorso. Tematiche altrettanto importanti caratterizzano gli altri tre titoli: il drammatico Hannah di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling; Una famiglia di Sebastiano Riso e The Leisure Seeker di Paolo Virzì che, in questo road movie nato dall’omonimo romanzo di Michael Zadoorian, dirige Helen Mirren e Donald Sutherland.

“Money Monster”, impianto classico nel buon thriller di denuncia della Foster

Money Monster – L’altra faccia del denaro (Money Monster, Usa, 2016) di Jodie Foster con George Clooney, Julia Roberts, Jack O’Connell, Dominic West, Giancarlo Esposito, Caitriona Balfe, Christopher Denham

Sceneggiatura di Jamie Linden, Alan DiFiore, Jim Kouf

Thriller, 1h 38’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 12 maggio 2016

Voto: 7 su 10

Anni fa, ai tempi del discutibilissimo Il buio nell’anima, Jodie Foster venne intervistata dalla televisione italiana e, alla domanda su quale fosse il film che preferiva tra quelli interpretati nella sua splendida carriera, l’attrice rispose senza pensarci troppo Taxi Driver, dove vestiva i panni di una prostituta appena quindicenne, perché, disse, è un film classico. Non Sotto accusa o Il silenzio degli innocenti, che le procurarono ben due premi Oscar, ma Taxi Driver, il capolavoro del 1976 diretto da Martin Scorsese. C’è molto cinema degli anni Settanta anche in Money Monster, sua quarta esperienza registica dopo l’incerto Mr. Beaver (2011), un thriller d’impianto tradizionale sul modello scolpito da Sidney Lumet con opere come Quinto potere e Quel pomeriggio di un giorno da cani.

“Ave, Cesare!”, i Coen per un divertissement senza grande spessore

Ave, Cesare! (Hail, Caesar!, Usa, 2016) di Joel Coen e Ethan Coen con Josh Brolin, George Clooney, Tilda Swinton, Scarlett Johansson, Channing Tatum, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Frances McDormand, Veronica Osorio, Michael Gambon, Christophe Lambert, Clancy Brown, Alison Pill

Sceneggiatura di Joel Coen e Ethan Coen

Commedia, 1h 46′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 10 marzo 2016

Voto: 6 su 10

I Coen e la vecchia Hollywood. Poteva e doveva essere un appuntamento irrinunciabile e invece l’occasione è andata in qualche modo sprecata, e non se ne capiscono bene le ragioni. Sarà per ansia da accumulo o per voglia di stupire a tutti i costi il pubblico cinefilo, fatto sta che Ave, Cesare! è solo un divertissement senza grande spessore, ipertrofico negli omaggi e slegato nella narrazione.

“Monuments Men”, Clooney prende l’arte e la mette da parte

Monuments Men (id, Usa/GB/Germania, 2013) di George Clooney, con George Clooney, Matt Damon, Cate Blanchett, Jean Dujardin, John Goodman, Bill Murray, Bob Balaban, Hugh Boneville, Dimitri Leonidas, Alexandre Desplat, Grant Heslov

Sceneggiatura di Grant Heslov e George Clooney, dal libro “The Monuments Men: Allied Heroes, Nazi Thieves, and the Greatest Treasure Hunt in History” di Robert M. Edsel

Avventura, 2h, 20th Century Fox Italia, in uscita il 13 febbraio 2014

Voto: 7 su 10

Giunto alla sua quinta regia, George Clooney ha scelto di raccontare uno degli aspetti meno approfonditi e più odiosi dell’ideologia nazista: la distruzione della bellezza. Partendo dal romanzo di Robert M. Edsel, il film porta in scena la storia vera dei Monuments Men, un manipolo di soldati non proprio giovanissimi, formato da galleristi, direttori di musei, esperti d’arte e studiosi, a cui si deve il merito di aver riportato in salvo alcune tra le opere d’arte più preziose d’Europa, dalle tele di Picasso e Renoir alle sculture di Michelangelo, vergognosamente depredate dal regime del Reich e nascoste in miniere abbandonate.

Venezia70: “Gravity” di Alfonso Cuaròn, abbandonati nello spazio

Gravity (id, Usa, 2013) di Alfonso Cuaròn, con Sandra Bullock, George Clooney

Sceneggiatura di Alfonso Cuaròn  e Jonàs Cuaròn

Fantascienza, 1h 31’

70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Fuori Concorso

Voto: 9 su 10

Era da I figli degli uomini (2006, presentato in concorso proprio a Venezia) che il messicano Alfonso Cuaròn mancava dagli schermi. Ritorna al meglio, con un progetto atteso per quasi tre anni, scritto insieme al figlio Jonas e pronto a inserirsi, con merito, in una cospicua schiera di titoli che hanno fatto la storia del genere fantascientifico.

“Gravity” di Alfonso Cuaròn: Venezia 70 apre con Clooney e la Bullock

Gravity, il nuovo, atteso film diretto da Alfonso Cuarón (Y tu mamá tambiénI figli degli uomini), interpretato da Sandra Bullock e George Clooney, aprirà (fuori Concorso) la 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2013), diretta da Alberto Barbera e organizzata dallaBiennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Gravity sarà proiettato in prima mondiale in 3D la sera del 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a seguire la cerimonia di apertura.