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“Undine”, un film di Christian Petzold, la recensione

Undine – Un amore per sempre (Francia/Germania, 2020) di Christian Petzold con Paula Beer, Franz Rogowski, Jacob Matschenz, Maryam Zaree, Anne Ratte-Polle

Sceneggiatura di Christian Petzold

Drammatico, 1h 32’, Europictures, in uscita il 24 settembre 2020

Voto: 7 su 10

Partiamo dalle note positive, la durata: possiamo dire che è un vero sollievo poter godere di una visione cinematografica che, pur conservando fascino e ambizioni, riesce a concentrare tutto il suo potenziale in una narrazione che rientra nella tradizionale e nobilissima ora e mezza? Ormai, tra blockbuster d’oltreoceano e cinema cosiddetto d’autore, siamo quasi arresi a dover patire minutaggi fiume, che tediano mente e membra. Quindi onore a Christian Petzold che, negli ultimi anni, ha sempre offerto opere stimolanti senza necessariamente doversi dilungare in inutili e sfiancanti lungaggini. Altra nota di merito, gli interpreti: il regista riunisce la coppia del suo cerebrale e bellissimo La donna dello scrittore e fa bene, perché tra la splendida Paula Beer e il tormentato Franz Rogowski c’è un’intesa rara da trovare nel cinema contemporaneo.

“A Beautiful Day – You Were Never Really Here”, un film di Lynne Ramsay, la recensione

A Beautiful Day – You Were Never Really Here (You Were Never Really Here, GB, 2017) di Lynne Ramsay con Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Alessandro Nivola, Alex Manette, John Doman, Judith Roberts

Sceneggiatura di Lynne Ramsay, dal romanzo “Non sei mai stato qui” di Jonathan Ames (ed. Baldini & Castoldi)

Drammatico, 1h 35′, Europictures, in uscita il 1 maggio 2018

Voto: 7 su 10

Penetranti, lancinanti, violente le sequenze scorrono sullo schermo rapidamente, senza concedere tregua. Il battito cardiaco aumenta insieme al senso di profonda angoscia che spinge ad alzarsi ed abbandonare la sala cinematografica anche se, allo stesso tempo, si avverte la necessità di restare e vedere fino in fondo A beautiful day. L’ultima, controversa, pellicola della cineasta Lynne Ramsay farebbe, probabilmente, tentennare anche gli animi più forgiati ed abituati alle immagini crude e implacabili ma, per quanto disturbante, semina un turbamento che non lascia indifferenti.

“Pasolini”, l’intellettuale secondo Abel Ferrara lascia perplessi

Pasolini (id, Usa/Italia, 2014) di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Adriana Asti, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Maria De Medeiros, Valerio Mastandrea, Andrea Bosca, Damiano Tamilia, Francesco Siciliano, Roberto Zibetti, Giada Colagrande, Salvatore Ruocco

Sceneggiatura di Maurizio Braucci, da un soggetto di Abel Ferrara e Nicola Tranquillino

Drammatico, 1h 27′, Europictures, in uscita il 25 settembre 2014

Voto: 3 su 10

Le ultime 24 ore di vita di Pier Paolo Pasolini, l’intellettuale più controverso, dirompente e scomodo del Novecento italiano. A raccontarle, fondendo cronaca e suggestioni artistiche, è l’altrettanto discusso Abel Ferrara, regista maledetto dalla carriera vertiginosamente instabile, tra capolavori moderni (Il cattivo tenente, Fratelli, The Addiction) e delusioni da dimenticare (Go Go Tales).