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Venezia77 – Concorso: “Nomadland”, un film di Chloé Zhao, la recensione

Nomadland (id, Usa, 2020) di Chloé Zhao con Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Swankie, Bob Wells

Sceneggiatura di Chloé Zhao, dal libro “Nomadland. Un racconto d’inchiesta” di Jessica Bruder (Edizioni Clichy)

Drammatico, 1h 48’, The Walt Disney Company Italia, in uscita il 26 aprile 2021 e dal 29 aprile in VOD

Voto: 6 su 10

In una stagione cinematografica segnata indelebilmente dalla pandemia e dalla chiusura delle sale, Nomadland di Chloé Zhao ha rappresentato l’obiettivo principale dal quale ripartire: forte di una eco importante, iniziata ben prima del Leone d’Oro vinto alla 77a Mostra del Cinema di Venezia, dove  era in assoluto il titolo più atteso, il film ha terminato la sua cavalcata verso la gloria durante la notte degli Oscar più morigerata che storia ricordi, con il riconoscimento alla regia, all’attrice protagonista (una McDormand a quota 3 statuette) e al film stesso. Restrizioni permettendo, l’opera dell’autrice cino-americana è riuscita a conquistarsi il buio della sala, ma con distribuzione on demand in contemporanea, come fiore all’occhiello dell’ormai lanciatissimo bouquet Disney.

RomaFF11 – Preapertura: “American Pastoral”, un film di Ewan McGregor

American Pastoral (id, Usa, 2016) di Ewan McGregor con Ewan McGregor, Jennifer Connelly, Dakota Fanning, David Strathairn, Uzo Aduba, Valorie Curry, Molly Parker, Rupert Evans, Samantha Mathis, Hannah Nordberg, Ocean James

Sceneggiatura di John Romano, dal romanzo Premio Pulitzer “Pastorale americana” di Philip Roth (ed. Einaudi)

Drammatico, 1h 48’, Eagle Pictures, in uscita il 20 ottobre 2016

Voto: 6 su 10

Come si porta sul grande schermo uno dei romanzi più importanti dell’età contemporanea? Difficile dirlo ma, certo, servirebbe l’estro di un grande autore. Ciò che non è Ewan McGregor, per la prima volta dietro alla macchina da presa per l’improbo compito di dirigere la trasposizione cinematografica di Pastorale americana di Philip Roth, premio Pulitzer nel 1998 e aura mitica a renderlo inavvicinabile. L’attore protagonista di Trainspotting e Moulin Rouge, infatti, accettò di dirigere il progetto solo sulla scorta della sceneggiatura di John Romano, a suo dire estremamente commovente, leggendo solo in seguito il libro. Ma neanche Romano è un grande sceneggiatore (nel suo carnet, Come un uragano e The Lincoln Lawyer). Con tali premesse sarebbe stato un errore avere aspettative troppo alte, infatti American Pastoral non è il grande film che poteva essere e dispiace che una simile occasione sia stata così banalmente sciupata.

“Godzilla”, grande ritorno del mostro ecologico diretto da Edwards

Godzilla (id, Usa, 2014) di Gareth Edwards, con Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Ken Watanabe, Sally Hawkins, Bryan Cranston, Juliette Binoche, CJ Adams, David Strathairn, Al Sapienza, Victor Rasuk, Carson Bolde

Sceneggiatura di Max Borenstein

Fantasy, 2h, Warner Bros. International Italy, in uscita il 15 maggio 2014

Voto: 7 su 10

Nel 1954 il regista Ishiro Honda si rese responsabile della creazione di uno dei più importanti mostri cinematografici di sempre. Il film era Godzilla, fantasia post-atomica su un lucertolone preistorico che metteva a ferro e fuoco la città. Il successo è straordinario, seguiranno decine di pellicole. Per arrivare, oggi, alla ventinovesima. Reboot, remake o sequel che dir si voglia, il nuovo film diretto dalla rivelazione di Monsters Gareth Edwards capita ad hoc nel sessantesimo anniversario del re dei mostri fanta-ecologici, può vantare un budget astronomico (160 milioni di dollari, a fronte dell’opera di esordio che costò meno di un decimo), un cast altisonante e le musiche del veterano Alexandre Desplat.

“Love, Marilyn”, il documentario sui frammenti di un mito

Love, Marilyn – I diari segreti (Love, Marilyn, Usa/Francia, 2012) di Liz Garbus, con F. Murray Abraham, Elizabeth Banks, Adrien Brody, Ellen Burstyn, Glenn Close, Hope Davis, Viola Davis, Jennifer Ehle, Ben Foster, Paul Giamatti, Jack Huston, Stephen Lang, Lindsay Lohan, Janet McTeer, Jeremy Piven, Oliver Platt, David Strathairn, Lily Taylor, Uma Thurman, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood

Sceneggiatura di Liz Garbus, tratto da “Fragments” di Marilyn Monroe (Feltrinelli) e da estratti dalle memorie di Truman Capote, Elia Kazan e Natasha Lytess, scritti privati di Marilyn Monroe e Ralph Greenson, opera di Arthur Miller, estratti da un poema di Norman Rosten, estratti dai libri di Gloria Steinem e Norman Mailer, estratti dalle lettere di Billy Wilder.

Documentario, 1h 47’, Feltrinelli Real Cinema, dal 30 settembre al 2 ottobre in tutte le sale The Space Cinema, e in homevideo dal 9 ottobre 2013

Voto: 7 su 10

A più di 50 anni dalla morte di Marilyn Monroe, da quella terribile notte d’agosto in cui una stella si spegneva per sempre in una villetta di Helena Drive e un mito iniziava la sua lunga strada per l’eternità,  c’è ancora interesse ad approfondirne vita, amori e sfortune. È stato detto talmente tanto di Norma Jean Baker, con qualsiasi mezzo di comunicazione, che c’è ancora voglia di lei. Liz Garbus, celebre documentarista americana (tra i suoi lavori, Bobby Fisher against the world), per il suo progetto sull’attrice, parte dal libro di memorie “Fragments” (edito in Italia da Feltrinelli), antologia di appunti, poesie, liste, suggerimenti e promemoria scritte di getto dalla mano insicura di Marilyn, che l’amica Susan Strasberg ha ritrovato nei classici scatoloni in soffitta.