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RomaFF13 – Selezione Ufficiale: “7 Sconosciuti a El Royale”, un film di Drew Goddard

7 Sconosciuti a El Royale (Bad Times at the El Royale, Usa, 2018) di Drew Goddard con Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Chris Hemsworth, Jon Hamm, Cailee Spaeny, Lewis Pullman, Nick Offerman, Xavier Dolan, Manny Jacinto, Mark O’Brien, Shea Whigham

Sceneggiatura di Drew Goddard

Thriller, 2h 21′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 25 ottobre 2018

Voto: 4½ su 10

Quanto male possono fare le lodi premature! Prendiamo Drew Goddard, classe 1975, che al suo attivo ha un discreto percorso da sceneggiatore (nomination all’Oscar per The Martian di Ridley Scott) e la regia di un horror con cui esordì, non senza successo, nel 2011, Quella casa nel bosco, un piccolo caso che fece sperticare di approvazioni la nuova critica nerd, a dir poco entusiasta di un giochino citazionista che dispiegava l’intero immaginario orrorifico degli ultimi cinquant’anni in una meccanica narrativa, a dire il vero, piuttosto sgangherata. Goddard ha riproposto una formula non troppo dissimile anche per questa sua eccessiva e ambiziosissima opera seconda, 7 sconosciuti a El Royale, che, all’attivo, ha solamente il fascino di una location a metà tra due stati e la fotografia pop-pittorica del grande Seamus McGarvey.

“Pacific Rim 2 – La rivolta” un film di Steven S. DeKnight, la recensione

Pacific Rim 2 – La rivolta (Pacific Rim: Uprising, USA, 2018) di Steven S. DeKnight con John Boyega, Scott Eastwood, Adria Arjona, Rinko Kikuchi, Tian Jing, Charlie Day, Burn Gorman, Dustin Clare, Cailee Spaeny, Karan Brar, Daniel Feuerriegel, Rahart Adams, Bridger Zadina, Levi Meaden, Shyrley Rodriguez, Nick Tarabay, Ivanna Sakhno, Jaime Slater

Sceneggiatura di Emily Carmichael, Steven S. DeKnight, T. S. Nowlin, Kira Snyder

Azione, fantascienza, 1 h 51’, Universal Pictures, in uscita il 22 marzo 2018

Voto: 5 su 10

Quando si mette in cantiere il sequel di un film di successo, a buona ragione ci si aspetta almeno una delle seguenti cose: 1) un approfondimento sui personaggi precedentemente conosciuti ai quali – si suppone – lo spettatore si sia affezionato nel primo lungometraggio ad essi dedicato e 2), una visione nuova, “laterale” sull’universo di riferimento narrato, che anche qui dica qualcosa di inatteso, di nuovo o di differente, sul contesto narrativo specifico che aveva dato i natali al film pilota.