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“The Son”, un film di Florian Zeller, la recensione

The Son (Usa/GB/Francia, 2022) di Florian Zeller con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Anthony Hopkins, Zen McGrath, Hugh Quarshie, William Hope

Sceneggiatura di Florian Zeller e Christopher Hampton, dall’omonima commedia teatrale di Florian Zeller

Drammatico, 2h 03′, 01 Distribution, in uscita il 9 febbraio 2023

Voto: 8 su 10

Un film riuscito: crudo, emotivamente forte e struggente. Il drammaturgo Florian Zeller traspone personalmente l’ultima delle sue pièce che compongono la trilogia della famiglia, curandone sia la sceneggiatura che la regia. Dopo il bellissimo The Father con Anthony Hopskins e Olivia Colman, che in modo incisivo e sorprendente ci ha raccontato il morbo di Alzheimer, torna a raccontare la famiglia piegata dalla malattia, questa volta rappresentata dalla depressione del figlio.

“The Father”, un film di Florian Zeller, la recensione

The Father – Nulla è come sembra (The Father, GB/Francia, 2020) di Floria Zeller con Anthony Hopkins, Olivia Colman, Rufus Sewell, Imogen Poots, Olivia Williams, Evie Wray, Mark Gatiss

Sceneggiatura di Florian Zeller e Christopher Hampton, dall’omonima pièce teatrale di Florian Zeller

Drammatico, 1h 38’, BiM, in uscita il 20 maggio 2021

Voto: 8 su 10

Il cinema contemporaneo non di rado ha raccontato la malattia mentale degenerativa, in particolar modo il morbo di Alzheimer, forse una delle forme più tragiche di abbandono che si possano immaginare. In Italia è stato Pupi Avati, con commovente dolcezza, ad affrontarla in Una sconfinata giovinezza con Fabrizio Bentivoglio, mentre è Julie Christie l’indimenticabile protagonista che si abbandona alle nebbie della memoria nel gioiello di Sarah Polley Away from her; più di recente, Michel Haneke e la grande coppia Trintignant-Riva con il devastante Amour, e ancora Still Alice, dove una magnifica Julianne Moore ci faceva vivere ogni attimo di una drammatica presa di coscienza. Ma ce ne sono molti altri. Ognuno di questi film affronta la patologia assecondando un punto di vista, un’angolazione, una predisposizione di volta in volta differente eppur comune a chiunque abbia avuto la sfortuna di confrontarsi con questo male.

“Premonitions”, grandi temi nel thriller soprannaturale con Hopkins

Premonitions (Solace, Usa, 2015) di Afonso Poyart con Anthony Hopkins, Colin Farrell, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish, Matt Gerald, Xander Barkeley

Sceneggiatura di Sean Bailey, Ted Griffin

Thriller, 1h 41′, Lucky Red/Adler Entertainment, in uscita il 12 novembre 2015

Voto: 6½ su 10

Cosa saremmo disposti a fare per porre fine alla sofferenza delle persone che amiamo? Quanto saremmo in grado di sopportare il loro corpo consumarsi dal dolore? E quanto imploreremmo perché la vita ce li lasci ancora un giorno in più? Sono, queste, domande che ognuno di noi si augura di non doversi mai porre, ma sulle quali spesso si è chiamati a riflettere, quando si tocca il delicatissimo tema dell’eutanasia. È questa la sorpresa che non ti aspetti nel thriller soprannaturale Premonitions, il cui progetto nasce circa tredici anni fa, fortemente influenzato da un caso di cronaca nera che aveva profondamente scosso l’opinione pubblica dell’epoca: quello del dottor Kevorkian, fautore e autore del suicidio assistito e dell’eutanasia.

“Noah”, il kolossal biblico con l’anima d’autore ecologista

Noah (id, Usa, 2014) di Darren Aronofsky con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Anthony Hopkins, Ray Winstone, Emma Watson, Logan Lerman, Douglas Booth, Marton Csokas, Leo McHugh Carroll, Madison Davenport

Sceneggiatura di Darren Aronofsky e Ari Handel

Drammatico, 2h 18′, Universal International Pictures Italia/ Paramount Pictures, in uscita il 10 aprile 2014

Voto: 7 su 10

Dal regista di Requiem for a dream, The Wrestler e Il cigno nero, ora un kolossal biblico da 150 milioni di dollari. Certamente le perplessità c’erano e, a conti fatti, neppure troppo mal riposte. Darren Aronofsky, l’autore del corpo come carne, dell’ossessione come morte, alle prese con una breve storia epica narrata nella Genesi. A venirne fuori è uno spettacolare filmone hollywoodiano sulla creazione e il diluvio universale, con più di una concessione al nuovo gusto fantasy di matrice jacksoniana e al lirismo di massa resuscitato da Il Gladiatore. Da quest’ultimo riprende il protagonista Russell Crowe, che ci ricorda di essere ancora un grande attore, per il ruolo del prescelto Noé, chiamato da Dio a costruire un’arca prima che l’apocalisse divina distrugga il mondo.

“Passioni e desideri”, girotondo di vite con dramma per Fernando Meirelles

Passioni e desideri (360, GB, 2011) di Fernando Meirelles, con Jude Law, Rachel Weisz, Anthony Hopkins, Ben Foster, Lucia Siposova, Gabriela Marcinkova, Moritz Bleibtreu, Johannes Krisch, Jamel Debbouze, Danica Jurcova, Vladimir Vdovichenkov, Marianne Jean Baptiste, Maria Flor, Juliano Cazarre, Mark Ivanir

Sceneggiatura di Peter Morgan, ispirato al dramma “Girotondo” di Arthur Schnitzler (ed. Einaudi)

Drammatico, 1h 52’, BiM Distribuzione, in uscita il 20 giugno 2013

Voto: 6½ su 10

Avevamo lasciato Fernando Meirelles, il pluripremiato regista brasiliano di City of God e The Constant Gardener, fermo al 2008, anno dello sfortunatissimo Blindness tratto da Saramago. Lo ritroviamo adesso con questo 360 (distribuito in Italia con due anni di ritardo con l’anonimo titolo Passioni e desideri), ispirato al Girotondo di Schnitzler, già trasposto al cinema da Max Ophuls (La Ronde, 1950) e Roger Vadim (Il piacere e l’amore, 1966).

“Hitchcock”, un mistery di coppia nel dietro le quinte di “Psycho”

Hitchcock (id, Usa, 2012) di Sacha Gervasi con Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, James D’Arcy, Danny Huston, Toni Collette, Ralph Macchio, Michael Wincott, Kurtwood Smith

Sceneggiatura di John J. McLaughlin, dal libro “Alfred Hitchcock and the Making of Psycho” di Stephen Rebello

Commedia, 1h 38’, 20th Century Fox Italia, in uscita il 4 aprile 2013

Voto D’Errico: 6½ su 10

Voto Ozza: 7 su 10

Cosa fa di un soggetto da strapazzo un assoluto capolavoro? Difficile a dirsi, a meno che ad architettare il tutto non fosse una delle menti più geniali e imprescindibili della storia del cinema. In tal caso, Alfred Hitchcock riuscì a rendere un servigio unico al mondo dell’arte, e non solo con il suo film più popolare, Psycho, pietra miliare del terrore cinematografico di ogni tempo.