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“Il diritto di contare”, un film di Theodore Melfi, la recensione

Il diritto di contare (Hidden Figures, USA, 2016) di Theodore Melfi con Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Jim Parsons, Kirsten Dunst, Glen Powell, Mahershala Ali

Sceneggiatura di Theodore Melfi e Allison Schroeder tratta dal libro “Hidden Figures: the story of the african-american women who helped win the space race” di Margot Lee Shetterly

Commedia, 2h 07’, 20th Century Fox Italia, in uscita l’8 marzo 2017

Voto Moraschinelli: 5 su 10
Voto Ozza: 7 su 10
Voto D’Errico: 4 su 10

Recensione a cura di Marco Moraschinelli

Come giudicare questa commedia piacevole? Sia chiaro, non c’è nulla di “sbagliato” nell’adattamento di “Hidden Figures”, libro d’esordio di Margot Lee Shetterly (si pensi che la 20thFox ha acquisito i diritti sull’opera prima che il manoscritto fosse terminato) ma il lungometraggio diretto da Theodore Melfi non rende giustizia alle eroine della storia, tradendo in questo il suo proposito costitutivo, conferire il giusto tributo al misconosciuto lavoro delle matematiche afro americane che contribuirono a realizzare, nel 1962, il pionieristico viaggio di John Glenn, primo astronauta statunitense a compiere un’orbita completa attorno alla Terra.

“Assassin’s Creed”, un film di Justin Kurzel, la recensione

Assassin’s Creed (id, Usa, 2016) di Justin Kurzel con Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Charlotte Rampling, Brendan Gleeson, Michael K. Williams, Denis Menochet, Callum Turner

Sceneggiatura di Michael Lesslie, Adam Cooper, Bill Collage, dall’ omonima saga di videogiochi della Ubisoft

Fantasy, 1h 56’, 20th Century Fox, in uscita il 4 gennaio 2017

Voto: 4 su 10

Che strazio i film tratti dai videogiochi! Potranno forse divertire i fan del joystick, ma il resto del pubblico griderà allo scandalo prima di crollare nel sonno più profondo. Neanche i due terribili capitoli della saga di Tomb Raider, con la non ancora ambasciatrice umanitaria Jolie nei pochi panni dell’archeologa Lara Croft, raggiungevano le vette di ridicolo toccate da Assassin’s Creed, attesissima e seriosissima trasposizione cinematografica dell’omonimo videogioco, diretto dall’australiano Justin Kurzel, già macchiatosi, l’anno scorso, di una riproposta senza causa del Macbeth di Shakespeare.

“Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali”, un film di Tim Burton, la recensione

Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, Usa, 2016) di Tim Burton con Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson, Chris O’Dowd, Judi Dench, Rupert Everett, Terence Stamp, Allison Janney, Ella Purnell

Sceneggiatura di Jane Goldman dal romanzo “La casa per bambini speciali di Miss Peregrine” di Ransom Riggs (ed. Rizzoli)

Fantasy, 20th Century Fox Italia, 2h 07’, in uscita il 15 dicembre 2016

Voto: 6 su 10

Vorremmo tanto sbilanciarci nel parlare del nuovo film di Tim Burton, e dire che il grande regista di Beetlejuice e Edward mani di forbice è tornato ai suoi massimi livelli, dopo un ultimo periodo in cui il suo estro artistico sembrava essersi pericolosamente appannato. Purtroppo però, anche Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali risponde ad uno stanco manierismo diluito negli schemi commerciali dettati dagli studios hollywoodiani. Eppure, in nuce, è possibile ancora scrutare l’autore che si diverte a giocare insieme ai suoi piccoli freak.

RomaFF11 – Selezione Ufficiale: “The Birth of a Nation”, un film di Nate Parker

The Birth of a Nation (id, Usa, 2016) di Nate Parker con Nate Parker, Armie Hammer, Aja Naomi King, Mark Boone Jr., Colman Domingo, Aunjanue Ellis, Gabrielle Union, Penelope Ann Miller, Jackie Earle Haley

Sceneggiatura di Nate Parker

Biografico, 1h 59’, 20th Century Fox, in uscita il 17 gennaio 2017

Voto: 7 su 10

Ciclicamente, quello degli schiavi d’America è un genere cinematografico che ritorna, così come l’Olocausto o l’11 settembre, tragedie storiche incalcolabili che la settima arte ha raccontato sotto più fronti e con alterni risultati, fino a farne una categoria, un’etichetta. Quello dell’oppressione del popolo afroamericano da parte dei bianchi nella metà dell’Ottocento è un tema sempre caldo, specie se in patria le tensioni razziali non accennano a diminuire. Proprio per questo motivo, un film appassionato e viscerale come The Birth of a Nation può veicolare un messaggio ambiguo e pericoloso, in quanto rischia di alimentare un odio che ha radici profonde, ma che andrebbe analizzato e oggettivato con maggiore lucidità e meno concitazione spettacolare.

“Brooklyn”, un’attrice sensibile in un romanzo di formazione delicato

Brooklyn (id, Usa, 2015) di John Crowley con Saoirse Ronan, Emory Cohen, Domhnall Gleeson, Jim Broadbent, Julie Walters, Jessica Paré, Brid Brennan

Sceneggiatura di Nick Hornby, dal romanzo omonimo di Colm Tóibín (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 53′, 20th Century Fox Italy, in uscita il 17 marzo 2016

Voto: 7½ su 10

Un tempo erano i cosiddetti “film per signore”, ossia poplettoni melodrammatici in costume con un’eroina femminile preda di straordinari travagli sociali e sentimentali, ma forte di un’integrità morale incrollabile. Il commento del pubblico era “è stato molto bello, ho pianto tanto” mentre si asciugava ancora il naso gocciolante di commozione. Genere cinematografico sublime e sempre meno frequente nelle odierne sale, ne ripropone una serie di nuances questo Brooklyn, diretto dall’attento John Crowley (Intermission, Boy A) e scritto con grandissima delicatezza da Nick Hornby, a partire dal romanzo omonimo di Colm Tóibín.

“Il ponte delle spie”, Spielberg classico per una spy story diplomatica

Il ponte delle spie (Bridge of Spies, Usa, 2015) di Steven Spielberg con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch, Austin Stowell, Will Rogers, Scott Shepherd, Alan Alda

Sceneggiatura di Matt Charman, Ethan Coen, Joel Coen

Drammatico, 2h 20′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 16 dicembre 2015

Voto: 7 su 10

Negli anni ’50, in piena guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica, l’FBI arrestò una ricercatissima spia russa, Rudolf Abel (Rylance), residente a New York. Per salvare le apparenze di democrazia, all’imputato venne garantito un regolare processo, ma la condanna non fu di morte ma di ergastolo. Nel clima di paranoia dilagante tra la popolazione americana, un risultato del genere fu un vero colpo al cuore all’incolumità del paese. E invece l’avvocato difensore di Abel, James Donovan (Hanks), un legale assicurativo di Brooklyn con capacità innate di negoziazione, grazie a una saggia lungimiranza, propose e ottenne di mantenere in vita l’imputato per poterlo utilizzare come merce di scambio per possibili trattazioni diplomatiche future. Cosa che puntualmente avvenne: un aereo spia americano viene abbattuto su suolo sovietico e il suo pilota (Stowell) condannato a dieci anni di reclusione in Russia; uno studente universitario americano (Rogers) viene arrestato con accusa di cospirazione a Berlino Est. Donovan si batte per uno scambio: Rudolf Abel per i due cittadini statunitensi.

“Quel fantastico peggior anno della mia vita”, l’outsider dell’anno

Quel fantastico peggior anno della mia vita (Me and Earl and the Dying Girl, Usa, 2015) di Alfonso Gomez-Rejon con Thomas Mann, Olivia Cooke, RJ Cyler, Connie Britton, Jon Bernthal, Molly Shannon, Nick Offerman, Katherine Hughes

Sceneggiatura di Jesse Andrews dal suo romanzo omonimo

Commedia, 1h 45′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 10 dicembre 2015

Voto: 8 su 10

La rivelazione indie dell’anno è Me and Earl and the Dying Girl (in Italia, Quel fantastico peggior anno della mia vita), il film diretto da Alfonso Gomez-Rejon che al Sundance ha fatto furore, vincendo il Grand Premio della Giuria e il Premio del Pubblico, e che potrebbe farsi valere durante la prossima edizione degli Oscar, almeno nella sezione Sceneggiatura non originale.

“Sopravvissuto – The Martian”, Ridley Scott ritrova ritmo e vivacità

Sopravvissuto – The Martian (The Martian, Usa, 2015) di Ridley Scott con Matt Damon, Jessica Chastain, Jeff Daniels, Kristen Wiig, Chiwetel Ejiofor, Kate Mara, Michael Peña, Sean Bean, Sebastian Stan, Aksel Hennie, Donald Glover, Benedict Wong, Mackenzie Davis

Sceneggiatura di Drew Goddard, dal romanzo “L’uomo di Marte” di Andy Weir (ed. Newton Compton)

Fantascienza, 2h 20′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 1° ottobre 2015

Voto: 7 su 10

Dopo una serie di film indifendibili (l’ultimo, in ordine di tempo, è stato Exodus), paradossalmente Ridley Scott ritrova ritmo e vivacità con un lavoro su commissione. Ingaggiato dalla Fox dopo il rifiuto a dirigere dello sceneggiatore Drew Goddard, il grande regista di Alien e Blade Runner torna nuovamente a misurarsi con un genere a lui congeniale, la fantascienza, abbandonando i toni cupi del passato a favore di un registro da commedia che, oltre a garantire un’immedesimazione più schietta con lo spettatore, porta in salvo un film privo di reali novità.

“Via dalla pazza folla”, trasposizione lieve e accademica per Vinterberg

Via dalla pazza folla (Far from the Madding Crowd, Usa/GB, 2015) di Thomas Vinterberg con Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Michael Sheen, Tom Sturridge, Juno Temple, Jessica Barden, Bradley Hall

Sceneggiatura di David Nicholls dal romanzo omonimo di Thomas Hardy

Sentimentale, 1h 59′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 17 settembre 2015

Voto: 6½ su 10

Quarta trasposizione (ma la prima è del 1915, mentre la terza è una rivisitazione in chiave fumettistica e moderna di Stephen Frears, il recente Tamara Drewe) del capolavoro letterario di Thomas Hardy del 1874, Via dalla pazza folla è anche il punto di non ritorno di un regista, il danese Thomas Vinterberg, nato sotto il segno della corrente Dogma e approdato ora al più classico degli stili accademici: bel paradosso per chi, con un film come Festen, caldeggiava al rovesciamento delle regole formali del cinema.

“Spy”, straripante Melissa McCarthy in un action comedy che diverte

Spy (id, Usa, 2015) di Paul Feig con Melissa McCarthy, Jude Law, Jason Statham, Rose Byrne, Bobby Cannavale, Allison Janney, Miranda Hart, Morena Baccarin, Peter Serafinowicz

Sceneggiatura di Paul Feig

Commedia, 2h, 20th Century Fox Italy, in uscita il 15 luglio 2015

Voto: 6½ su 10

Melissa McCarthy è una delle più simpatiche, irriverenti e talentuose attrici brillanti del nuovo panorama comico americano. In molti la ricorderanno nei panni dell’adorabile Sookie St. James nell’indimenticata serie Gilmore Girls, ma McCarthy ha avuto i suoi migliori banchi di prova cinematografici soprattutto grazie a Paul Feig che, con il ruolo di una damigella di nozze extralarge con manie spionistiche e incontinenza incontrollabile nel film Le amiche della sposa, la portò ad essere candidata all’Oscar. Era il 2011. Poi vennero la commedia Identity Thief (in Italia Io sono tu) al fianco di Jason Bateman, Corpi da reato in cui, ancora diretta da Feig, fa coppia con Sandra Bullock, e il dramedy indipendente St. Vincent con Bill Murray, in cui rivela inedite sfumature intimiste.