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“Miss Sloane – Giochi di potere”, un film di John Madden, la recensione

Miss Sloane – Giochi di potere (Miss Sloane, Usa, 2016) di John Madden con Jessica Chastain, Mark Strong, Gugu Mbatha-Raw, Alison Pill, Michael Stuhlbarg, Jake Lacy, Sam Waterston, John Lithgow, Christine Baranski

Sceneggiatura di Jonathan Perera

Thriller, 2h 12’, 01 Distribution, in uscita il 7 settembre 2017

Voto: 7 su 10

“Se non lotti per le tue idee, o non valgono le tue idee o non vali tu”. Non è un proverbio giapponese, ma una delle tante frasi a effetto che pronuncia una fantastica Jessica Chastain alle prese con un title role decisamente ostico e periglioso, Miss Sloane, la più abile e ricercata lobbista di Washington, disposta a tutto pur di non perdere una partita con i suoi avversari del momento. L’ha diretta con grande attenzione l’esperto John Madden, che conferma di sentirsi particolarmente a suo agio, dopo l’ottimo Il debito, tra psicologie borderline e macchinazioni cospirative nei piani alti del potere americano.

“Il tuo ultimo sguardo”, un film di Sean Penn, la recensione

Il tuo ultimo sguardo (The Last Face, Usa, 2016) di Sean Penn con Charlize Theron, Javier Bardem, Adèle Exarchopoulos, Jared Harris, Jean Reno, Hopper Penn

Sceneggiatura di Erin Dignam

Drammatico, 2h 11’, 01 Distribution, in uscita il 29 giugno 2017

Voto: 4 su 10

L’ultimo film di Sean Penn, Il tuo ultimo sguardo, è sintomatico dell’incolmabile distanza che passa tra le buone intenzioni e il risultato finale quando Hollywood si intestardisce a voler sensibilizzare gli spettatori su temi quanto mai complessi come quelli che attanagliano da decenni i paesi africani decolonizzati. Nell’impossibilità di voler approfondire le cause alla base del problema, il cinema americano (ma non è il solo) non di rado preferisce raccontare la faccia buona degli aiuti umanitari provenienti dall’occidente colto, benestante e lontano anni luce dalle dinamiche interne che scuotono quella offesa civiltà.

“Tutto quello che vuoi”, un film di Francesco Bruni, la recensione

Tutto quello che vuoi (Italia, 2017) di Francesco Bruni con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro, Arturo Bruni, Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, Raffaella Lebboroni, Andrea Lehotska, Riccardo Vitiello, Carolina Pavone

Sceneggiatura di Francesco Bruni, dal romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini (ed. Garzanti)

Commedia, 1h 46’, 01 Distribution, in uscita il 18 maggio 2017

Voto D’Errico: 6½ su 10
Voto Ozza: 8 su 10

Francesco Bruni è uno dei migliori sceneggiatori cinematografici e televisivi italiani della nostra epoca, a lui si devono i copioni di Montalbano e di alcuni dei più grandi successi di pubblico e critica in sala, da La prima cosa bella a Il capitale umano, passando per le collaborazioni con Ficarra e Picone. Tutto quello che vuoi, liberamente ispirato al romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini, è la sua terza prova registica dopo l’exploit con l’apprezzatissimo Scialla! e il meno compreso Noi 4. Ancora una volta, il suo cinema conferma la volontà e soprattutto il bisogno assoluto di raccontare la comunanza, così lontana eppure così vicina, tra vecchie e nuove generazioni. Questa volta però, a dispetto che in passato, lo fa con meno coesione narrativa, al netto di un peso e un significato morale che supera le pur encomiabili intenzioni delle due opere precedenti.

“La La Land”, un film di Damien Chazelle, la recensione

La La Land (id, Usa, 2016) di Damien Chazelle con Emma Stone, Ryan Gosling, John Legend, J.K. Simmons, Finn Wittrock, Rosemarie DeWitt, Tom Everett Scott, Sonoya Mizuno, Jason Fuchs

Sceneggiatura di Damien Chazelle

Musical, 2h 07’, 01 Distribution, in uscita il 26 gennaio 2017

Voto: 7 su 10

Il pregio più evidente di La La Land, e del suo regista appena trentunenne Damien Chazelle, è l’onestà intellettuale, la passione e l’assoluta mancanza di superbia nella rievocazione di una memoria cinematografica lontanissima dalla sensibilità contemporanea, al netto di una grazia e un talento impossibili da recriminare. Le altissime potenzialità di questo giovane autore si mostravano lampanti già nel precedente Whiplash, un trascinante scontro a suon di jazz e sangue tra recluta e insegnante tra le mura di un’accademia musicale. Sempre il jazz è al centro della partitura musicale firmata ancora una volta da Justin Hurwitz, che fa da guida alla storia d’amore classica, e per questo funzionale all’operazione, tra un’aspirante attrice (Stone) e un pianista (Gosling), sullo sfondo della città degli angeli.

“Silence”, un film di Martin Scorsese, la recensione

Silence (id, Usa, 2016) di Martin Scorsese con Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano, Ciaràn Hinds, Issei Ogata, Shinya Tsukamoto, Yoshi Oida, Yosuke Kubosuka

Sceneggiatura di Jay Cocks e Martin Scorsese, dal romanzo “Silenzio” di Shûsaku Endô (Ed. Rusconi)

Drammatico, 2h 41’, 01 Distribution, in uscita il 12 gennaio 2017

Voto: 9 su 10

“Il Cristianesimo è basato sulla fede, ma se si studia la sua storia si capisce che c’è stato un continuo processo di adattamento, vissuto in mezzo a tante difficoltà, per poter far fiorire la fede. È un paradosso che può essere anche estremamente doloroso: perché credere e dubitare sono antitetici”. Da questa lacerante dicotomia prende piede l’ultimo sofferto lungometraggio di Martin Scorsese, Silence, un viaggio all’interno delle certezze religiose di un uomo di Dio nel Giappone degli shogun, e un dramma spirituale sul silenzio assordante e spietato del Creatore verso le sofferenze umane.

“La ragazza del treno”, un film di Tate Taylor, la recensione

La ragazza del treno (The Girl on the Train, Usa, 2016) di Tate Taylor con Emily Blunt, Luke Evans, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Edgar Ramirez, Justin Theraux, Allison Jenney, Lisa Kudrow

Sceneggiatura di Erin Cressida Wilson, dal romanzo omonimo di Paula Hawkins (ed. Piemme)

Thriller, 1h 51’, 01 Distribution, in uscita il 3 novembre 2016

Voto: 5 su 10

Ci si chiede, a distanza di qualche giorno dall’uscita, come può un film tanto sgangherato e fumoso come La ragazza del treno di Tate Taylor riscuotere un così largo apprezzamento di pubblico. Infondo non ci sono vere star trainanti in cartellone, con tutto il rispetto per la lacrimosa Blunt, né il lancio in sala è stato chissà quanto battente. Le ragioni possono essere due: la prima, indubbia, è data dal fattore “trasposizione di un best seller da ombrellone” che ha elettrizzato oltre dieci milioni di lettori; la seconda si potrebbe individuare nella fame, sempre più crescente e sempre meno appagata, che il pubblico cinematografico ha di un classico thriller, con tutti gli elementi del caso al loro posto e senza inutili ingerenze esterne.

RomaFF11 – Preapertura: “In guerra per amore”, un film di Pif

In guerra per amore (Italia, 2016) di Pif (Pierfrancesco Diliberto) con Pif, Miriam Leone, Andrea Di Stefano, Sergio Vespertino, Maurizio Bologna, Stella Egitto, Samuele Segreto, Maurizio Marchetti, Lorenzo Patanè

Sceneggiatura di Pif, Michele Astori, Marco Martani

Commedia, 1h 39’, 01 Distribution, in uscita il 27 ottobre 2016

Voto: 6 su 10

Neanche si spengono le luci in sala, che prima dei titoli di testa compare la dicitura “consigliato da RaiUno”. Brivido. Francamente, è la prima volta che ci capita di subire una raccomandazione da una rete televisiva al cinema. Basterebbe questo per dare l’idea di quanto il secondo film di Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, dopo il grandissimo successo del suo esordio La mafia uccide solo d’estate, sia succube dei suoi finanziatori e figlio di una concezione televisiva per racconto e messa in scena.

“Qualcosa di nuovo”, due mattatrici in una gradevole commedia al femminile

Qualcosa di nuovo (Italia, 2016) di Cristina Comencini con Micaela Ramazzotti, Paola Cortellesi, Eduardo Valdarnini, Eleonora Danco

Sceneggiatura di Cristina Comencini, Giulia Calenda, Paola Cortellesi

Commedia, 1h 35’, 01 Distribution, in uscita il 13 ottobre 2016

Voto: 6½ su 10

Il passaggio da palcoscenico a grande schermo è sempre una manovra molto delicata e, spesso, fatale quando parliamo di testi italiani contemporanei. È ancora caldo il cadavere di Dobbiamo parlare, diretto da Sergio Rubini, trasposizione cinematografica fallimentare dell’omonima pièce teatrale, a sua volta non un granché, scritta dallo stesso autore pugliese. Cristina Comencini, con Qualcosa di nuovo, è stata più accorta e certamente più scaltra. Ha preso il suo spettacolo La scena, non proprio tra le sue produzioni migliori (lo recensimmo qui) e lo ha riadattato, in sede di sceneggiatura, facendone una perfetta commedia degli equivoci a uso e consumo del pubblico che al cinema vuole passare un’ora e mezza di pace. La sorpresa è che il testo, così rimaneggiato, funziona meglio che a teatro.

“La verità sta in cielo”, Faenza delude con un film d’inchiesta compilativo

La verità sta in cielo (Italia, 2016) di Roberto Faenza con Riccardo Scamarcio, Greta Scarano, Valentina Lodovini, Maya Sansa, Shel Shapiro, Tommaso Lazotti, Luciano Roffi, Anthony Souter

Sceneggiatura di Roberto Faenza

Drammatico, 1h 34’, 01 Distribution, in uscita il 6 ottobre 2016

Voto: 3 su 10

Quello di Roberto Faenza col suo ultimo lavoro La verità sta in cielo era un appuntamento cinematografico molto atteso. Il film, infatti, porta in scena il rapimento di Emanuela Orlandi, avvenuto nel giugno del 1983, basandosi sull’inchiesta della giornalista Raffaella Notarile per la trasmissione televisiva Chi l’ha visto? che fece riaprire il caso nel 2008. Volontà del regista, oltre a ripercorrere i punti salienti di una sparizione che ha fatto discutere il mondo intero e coinvolto non solo la criminalità locale ma anche le più alte sfere politiche e religiose italiane, è quella di avanzare nuove seppur labili ipotesi di risoluzione, nella speranza che si possa riconsiderare l’intricata vicenda e ristabilire un confronto con chi tace su quanto accaduto.

“Tommaso”, Kim Rossi Stuart insostenibile tra donne e nevrosi

Tommaso (Italia, 2016) di Kim Rossi Stuart con Kim Rossi Stuart, Cristiana Capotondi, Jasmine Trinca, Camilla Diana, Dagmar Lassander, Renato Scarpa, Edoardo Pesce, Serra Yilmaz, Ilaria Spada

Sceneggiatura di Kim Rossi Stuart e Federico Starnone

Commedia, 1h 38’, 01 Distribution, in uscita l’8 settembre 2016

Voto: 2 su 10

Avevamo detto solo poco tempo fa, forse con eccessiva asprezza, che un film come Questi giorni di Giuseppe Piccioni rappresenta tutto il peggio che il cinema italiano odierno avesse da offrire. Ma non avevamo ancora visto Tommaso, opera seconda da regista di Kim Rossi Stuart dopo il felice esordio con Anche libero va bene. Proprio da quest’ultimo riprende il personaggio del titolo, che allora era un ragazzino disadattato e turbato dall’assenza della figura materna nella sua vita, e che oggi si è trasformato in un nevrastenico all’ultimo stadio, di professione attore, afflitto da fisime e tragicamente ossessionato dalle donne.