“Selma – La strada per la libertà”, grandi emozioni per la lotta di King

Selma – La strada per la libertà (Selma, GB, 2014) di Ava DuVernay con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Tim Roth, Cuba Gooding jr, Alessandro Nivola, Carmen Ejogo, Lorraine Toussaint, Ophra Winfrey, Giovanni Ribisi, Martin Sheen, Tessa Thompson, Dylan Baker, Jeremy Strong, Common

Sceneggiatura di Paul Webb

Biografico, 2h 07′, Notorious Pictures, in uscita il 12 febbraio 2015

Voto: 9 su 10

Dopo una gestazione lunga quasi otto anni, arriva nelle sale Selma – La strada per la libertà, la storia intensa ed edificante della lotta per i diritti civili del popolo afroamericano, guidata dal leader Martin Luther King. Il film racconta uno spazio temporale che va dal 1964, anno in cui King vinse il Premio Nobel per la Pace, fino all’agosto del 1965, quando il Presidente Johnson dopo un toccante discorso al Congresso, firma lo storico Voting Rights Act: la legge che concesse agli afroamericani il diritto di voto. Nell’arco di questi due anni una serie di eventi drammatici, come l’attentato in una chiesa dell’Alabama dove quattro ragazzine di colore persero la vita, accelerarono un processo che aveva avuto inizio dal celebre discorso “I have a dream”, tenuto a Washington qualche anno prima, con cui King aveva iniziato a dare voce a chi voce non aveva.

SELMA_LA_STRADA_PER_LA_LIBERTA_gA differenza di altre produzioni realizzate sullo stesso tema, Selma – La strada per la libertà ci rende realmente partecipi di un movimento che segnò un momento storico fondamentale per la crescita degli Stati Uniti, alla ricerca di un concetto sempre più equo di democrazia. Il film, infatti, è soprattutto la storia di un uomo, il Dr. King, che nel suo cammino è lacerato da dubbi e incertezze, acuite quando le sue parole, accendendo gli animi, spingevano molti ad una ribellione pagata spesso con la morte. Il peso di questa grande responsabilità ci rivela King in tutta la sua umanità e dimostra quanto importante fu il sostegno dei suoi collaboratori. Ed è proprio questo il valore aggiunto del film e della sceneggiatura equilibratissima di Paul Webb: mostrare quanto il movimento fosse collettivo e non di un solo uomo, raccontare la ferma volontà di centinaia di persone in lotta per i propri diritti, sempre guidati però, imprescindibilmente, dalla forza carismatica e politica di King.

Il progetto è stato fortemente voluto dalla regista Ava DuVernay, dall’attore protagonista David Oyelowo e da Oprah Winfrey, qui in duplice veste di produttrice e di attrice. La loro collaborazione ha dato vita ad un film dal potente impatto emotivo, dove la regia dà prova di se soprattutto nelle scene più drammatiche, come il pestaggio dei manifestanti da parte della polizia sul ponte di Edmund Pettus. Il ponte, che collega la città di Selma a Montgomery, diventerà il simbolo della battaglia, perché quando i dimostranti riusciranno ad attraversalo incolumi e protetti dalle truppe federali, il Sogno potrà dirsi compiuto.

Come dichiarato dallo stesso Oyelowo, lo spirito con cui tutto il cast e la produzione hanno lavorato al film è stato quello del “servizio nei confronti di una comunità che ha messo le proprie vite a repentaglio per i privilegi di cui noi oggi beneficiamo”. E da ogni singolo sguardo degli attori traspare effettivamente il forte senso di identità e l’orgoglio di appartenere ad un popolo di cui si sta raccontando una storia di coraggio e autodeterminazione. Un plauso persino ai titoli di coda, le cui immagini sono accompagnate dalla struggente ed evocativa “Glory” di John Legend e Common. Canzone giustamente vincitrice del Golden Globe ed in corsa per l’Oscar, insieme alla candidatura come Miglior Film dell’anno.

Lidia Cascavilla

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