
Teatro Brancaccio presenta
RAPUNZEL – IL MUSICAL
liberamente tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm
musiche originali di MAGNABOSCO-PROCACCI-BARILLARI
scene ALESSANDRO CHITI
costumi FRANCESCA GROSSI
disegno luci ALESSANDRO VELLETRANI
suono MAURIZIO CAPITINI
effetti di magia ERIX LOGAN
effetti speciali aerei MAX MARTINELLI
direzione musicale
e arrangiamenti DAVIDE MAGNABOSCO
coreografie RITA PIVANO
regia MAURIZIO COLOMBI
con Lorella Cuccarini, Alessandra Ferrari, Giulio Corso, Barbara Di Bartolo, Goffredo Maria Bruno, Maurizio Semeraro, Lorenzo Grilli, Donato Altomare, Ezio Domenico Ferraro, Alfonso Capalbo, Giovanni Mocchi, Filippo Grande, Alessandra Ruina, Martina Gabrielli, Maria Chiara Centorami, Vanessa Innocenti, Eleonora Peluso
In scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al 15 febbraio 2015
Voto: 7 su 10
Chi ha seguito la querelle mediatica tra due primedonne dello spettacolo come Raffaella Carrà e Lorella Cuccarini? In sintesi, la prima sarebbe rea di aver prima ingaggiato e poi mollato senza preavviso la seconda per una poltrona da giurata nel nuovo talent show di Raiuno “Forte forte forte”. Subito intercettata da “Le Iene”, la Raffa nazionale ha spiegato, con fare bonario e grandi sorrisi, che il cambio di rotta è stato una scelta autoriale per salvaguardare il programma, augurando a Lorella tutto il successo possibile per l’imminente debutto con il musical Rapunzel; la Cuccarini, più che sfogare la sua delusione su Facebook, non ha rilasciato dichiarazioni. Ebbene: “Forte forte forte” è uno degli show più brutti che la storia della televisione italiana ricordi (e gli ascolti sempre più impietosi lo condannano ogni venerdì sera), mentre Rapunzel – Il Musical è un successo tale da protrarsi in cartellone ben oltre la data prestabilita.
Non ce ne voglia la mitica Raffaella, ma se c’è una vincitrice in questa storiaccia è proprio la silurata Lorella, una professionista a dir poco eccelsa, che forse la nostra televisione non si merita. La più amata dagli italiani si diverte come una matta a interpretare Madre Gothel, una strega malvagia che, con l’aiuto di un fiore di raperolzolo magico, aiuta la sorella regina a partorire un erede al trono, salvo poi impadronirsi della piccola nata e rinchiuderla in una torre, per poter sfruttare i poteri miracolosi sprigionati dai suoi lunghi capelli biondi. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Rapunzel (Ferrari) scappa con l’aiuto di un simpatico ladruncolo (Corso), scoprendo di essere stata rapita ancora in fasce…
Della splendida fiaba dei fratelli Grimm resta ben poco, piuttosto il regista Maurizio Colombi (lo stesso del pluripremiato Peter Pan – Il Musical) guarda al cartone animato della Disney, di cui pure manca totalmente la soluzione narrativa rocambolesca e coinvolgente. Piuttosto, questa Rapunzel italiana semplifica l’intreccio all’osso per lasciar spazio il più possibile all’elemento comico, tra fiori canterini e buzzurri da locanda. Ovviamente, l’allestimento è di prima grandezza, la compagnia di indubbio talento e le musiche gradevoli, però il musical resta esile e mai realmente entusiasmante. Sta di fatto che è un autentico piacere vedere sul palcoscenico una fuoriclasse come la Cuccarini: bardata nel mantello nero da strega, scosciata con abito rosso alla Jessica Rabbit o ricurva col parruccone da vecchiaccia, Lorella divora la scena e si fa amare anche dai più piccini, che apprezzano senza remore uno spettacolo soprattutto dedicato a loro.
Giuseppe D’Errico
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