Qui rido io (Italia, 2021) di Mario Martone, con Toni Servillo, Maria Nazionale, Eduardo Scarpetta, Cristiana dell’Anna, Gianfelice Imparato, Lino Musella, Iaia Forte
Sceneggiatura di Mario Martone e Ippolita di Majo
Biografico, 2h 12’, 01Distribution, in uscita il 9 settembre 2021
Voto: 8 su 10
Un bel film. Nulla da eccepire a quest’ultimo lavoro di Mario Martone che torna a lavorare sui temi del Teatro, con la T maiuscola, che gli si addicono a pieno titolo, essendo lui stesso un esponente importante del nostro teatro Italiano. Come nel suo bel Teatro di guerra del 1998, Martone sviscera tutto il suo amore per l’arte del palcoscenico, omaggiando una famiglia davvero importante di teatranti, capocomici e, soprattutto, autori: quasi verrebbe da usare il termine dinastia. Perché sono riusciti a tramandarsi l’arte per decenni, raggiungendo vette d’eccellenza che hanno permesso, soprattutto alla drammaturgia italiana, di farsi conoscere in tutto il mondo (Eduardo De Filippo su tutti).
Avvalendosi di un cast straordinario, splendido, dove tutti sono perfetti nel proprio ruolo, veri, empatici e affiatati, Martone confeziona un film importante per chi ama non solo il Teatro ma anche la scrittura. Il processo a cui viene sottoposto il protagonista, Eduardo Scarpetta (Toni Servillo), è restato alla storia in materia di copyright e tutala degli autori: sancì, infatti, la definizione univoca e insindacabile di “parodia”, valorizzandola a tutti gli effetti come genere a se stante e sancendone contestualmente il diritto a esercitarla.
Pur non brillando da un punto di vista di sceneggiatura, che appare destrutturata e un po’ prolissa, il film si lascia guardare con immenso piacere, coinvolgendo lo spettatore su più fronti: quello storico-biografico, sicuramente, ma anche quello ludico del “gossip” di quei tempi. Non sveliamo altro, ma ne consigliamo vivamente la visione.
(Redazione)
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