QUARTET
di Ronald Harwood
con Giuseppe Pambieri (Rudy), Cochi Ponzoni (Titta), Paola Quattrini (Cecy), Erica Blanc (Giulia)
scene: Fabiana Di Marco
costumi: Teresa Acone
disegno luci: Mirko Oteri
prodotto da: Marioletta Bideri & Rosario Coppolino in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
regia: Patrick Rossi Gastaldi
In scena al Teatro Quirino di Roma dal 9 al 21 ottobre
Voto: 8 su 10
Un allestimento tradizionale, dove l’aggettivo, ci teniamo a dirlo, è considerato in accezione positiva: perché quando un testo regge, quando la parola è potente, quando le battute funzionano, è saggio mantenersi dietro all’opera, mettersi al servizio di essa. Ed è questa la scelta vincente della regia di Patrick Rossi Gastaldi, che ripropone una pièce tanto semplice quanto emozionante, incredibilmente tenera, così profumatamente consolatoria di quello che per molti rappresenta la paura delle paure: la vecchiaia, più che la morte stessa.
Rudy, Titta, Cecy e Giulia, interpretati da un quartetto di attori affiatati e di esperienza, che lavorano in piena sintonia artistica e di Scuola del Gran Teatro, sono personaggi così empatici che da soli riempiono la scena, intrattengono facendo sorridere ma anche commuovere gli spettatori.
Lo testimonia la reazione della sala alla prima romana: un pubblico attento, partecipe, generoso con gli applausi a scena aperta. Il tutto, torniamo a dire, grazie a un rigore, a una “pulizia di scena”, al rispetto di una tradizione che da secoli intrattiene e continua a intrattenere, anche in quest’epoca del 3.0 dove l’attenzione dura il sorso di un caffè, dove tutto è veloce, inafferrabile. Al teatro Quirino il tempo si ferma, le parole sono lente e dense, si possono afferrare e assaporare, per riflettere, per sognare, per sperare.
Non vi sveliamo niente altro. Andate e conoscere questi scalmanati cantanti lirici in pensione: vi sorprenderete di quanto possono dirvi e di quanto possono darvi.
Andrea Ozza
Lascia un commento