Magic Mike XXL (id, Usa, 2015) di Gregory Jacobs con Channing Tatum, Joe Manganiello, Matt Bomer, Kevin Nash, Adam Rodriguez, Elizabeth Banks, Andie MacDowell, Jada Pinkett Smith, Gabriel Iglesias, Amber Heard, Donald Glover
Sceneggiatura di Reid Carolin
Commedia, 1h 55′, Warner Bros Entertainment Italia, in uscita il 24 settembre 2015
Voto: 4 su 10
In principio erano gli squattrinati organizzati di Full Monty a far ridere e a far volare la fantasia di signore e signorine con il loro “servizio completo” solo per una notte. Era il 1997 e, per uscire dal baratro della crisi – che evidentemente gia’ esisteva – Peter Cattaneo proponeva un modo alternativo di sopravvivenza: lo strip integrale! Dal cinema alla realta’, il fenomeno scateno’ ondate di ragazzoni oliati e dalla ambigua identita’ sessuale – chi si ricorda i trucissimi California Dream Men? – che, a ritmo di musica, facevano impazzire milioni di donne di tutti i paesi. Non c’era festa di laurea o addio al nubilato che non finisse con uno strip dei suddetti oliati ragazzi. Dalla realta’ al cinema. Nel 2012 approda sul grande schermo Magic Mike di Steven Soderbergh, e la storia si ripete. Sempre sexy, sempre oliati, sempre stripper, ma corroborati da una facile moralina.
Adesso, in Magic Mike XXL, i “Re di Tampa” si riuniscono per l’ultimo viaggio prima di appendere i perizomi al chiodo. Sebbene Mike (Tatum) si sia lasciato da tempo alle spalle il passato da stripper, accetta l’invito degli ex colleghi e si unisce all’allegra brigata. Una non-trama li accompagna fra incontri casuali, vecchie fiamme e nuove amicizie, in attesa della tanto desiderata ultima esibizione.
Si ride poco, si beve tanto e si balla a suon di coreografie che ben poco lasciano all’immaginazione. Tatum si libera della zavorra autobiografica del primo capitolo, si abbandona a uno spettacolo di pura e totale evasione e, senza più Matthew McConaughey, si fa rubare più volte la scena dall’ammiccante Manganiello. Probabilmente questo sequel, tanto poco necessario quanto inevitabile, non lascerà segno nella storia del cinema, ma almeno il pubblico femminile avrà di che rifarsi gli occhi. E la storia si ripete, ancora.
Angela Di Giacomantonio
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