Iron Man 3 (id, Usa, 2013) di Shane Black, con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce, Rebecca Hall, Jon Favreau, Ben Kingsley, Paul Bettany, William Sadler, James Badge Dale
Sceneggiatura di Drew Pearce e Shane Black
Fantasy, 2h 20′, The Walt Disney Company Italia, in uscita il 24 aprile 2013
Voto: 7 su 10
Eccentrico, bello, ricco, famoso, sexy, intelligente: Tony Stark (Robert Downey Jr.), il super eroe con l’armatura più noto con il nome di Iron Man, è finalmente tornato.
Una lunga sequenza di flashback apre il film. Capodanno 1999. L’ancora semi sconosciuto Tony Stark conosce il giovane scienziato Aldrich Killiam che vuole proporgli di entrare a far parte del delicato progetto di ricerca denominato “Extremis”. Donnaiolo instancabile, il futuro Iron Man preferisce inseguire la bella Dr. Maya Hansen, dimenticando così la promessa fatta a Killiam, distruggendo i suoi sogni di gloria.
Dieci anni più tardi – e soprattutto dopo “i fatti di New York” (The Avangers, 2012) dove insieme agli altri super eroi aveva salvato New York City con un’azione eroica e quasi distruttiva – Stark è un uomo in evidente stato d’apprensione. Non riesce più a dormire ed è costantemente afflitto da ansia e attacchi di panico. Il nostro eroe è costretto all’azione proprio in un momento di massima debolezza, quando, un misterioso terrorista, detto il Mandarino (Ben Kingsley) semina il panico in diverse zone degli Stati Uniti – passando naturalmente anche per villa Stark radendola al suolo – sebbene il suo vero obiettivo sembra essere attaccare il Presidente. Il suo mondo viene sconvolto dal fuoco, indomabile nella sua furia e dal ritorno di alcuni fantasmi del passato che si scoprirà essere legati al Mandarino.
Accanto a lui per sconfiggere il nuovo nemico ci sono la compagna Pepper Potts (Gwyneth Paltrow), il Colonnello Jams Rhodes (Don Cheadle) e l’ex guardia del corpo Happy Hogan (Jon Favreau).
In questo terzo (e forse ultimo) episodio della saga di Iron Man, oltre a salvare il mondo, ci si sofferma maggiormente sul dramma personale di Tony Stark. Da sfondo al Mandarino e alla misteriosa organizzazione privata AIM, il regista Shane Black vuole evidenziare il confine che sta fra Tony Stark e Iron Man, fra l’uomo e la maschera. Rispetto ai primi episodi, l’eccentrico milionario è cresciuto, pensa più agli affetti, dà molto peso alle amicizie, segno di un passato e di ferite che lo hanno profondamente cambiato, come a voler sottolineare che sotto l’armatura di ferro si nasconda un uomo fatto di emozioni.
La trasformazione, personale e narrativa, avverrà quando, sprovvisto di corazza, Tony sarà costretto a trovare un’alternativa – degna di un action movie – per salvare chi ama.
Angela Di Giacomantonio
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