“Il Marchese del Grillo” di Clementi e Piparo, uno spettacolo di Massimo Romeo Piparo, la recensione

IL MARCHESE DEL GRILLO

Commedia Musicale di Gianni CLEMENTI e Massimo ROMEO PIPARO

con Max GIUSTI

Musiche originali di Emanuele FRIELLO

tratto dal film di Mario MONICELLI

Regia di MASSIMO ROMEO PIPARO

Al Teatro Sistina di Roma dal 12 ottobre al 20 novembre 2022

Voto: 7 su 10

Al Teatro Sistina di Roma ritorna Il Marchese del Grillo, commedia musicale tratta dall’omonimo film (1981) di Mario Monicelli con l’indimenticabile interpretazione di Alberto Sordi.

La riduzione teatrale, scritta da Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo, ha visto la luce già nel 2016 con Enrico Montesano nei panni del protagonista. Per questa nuova versione il testimone passa al decisamente meno istrionico Max Giusti (staffetta Montesano-Giusti già avvenuta sempre al Sistina circa 20 anni fa con la versione rivisitata della commedia musicale Se il tempo fosse un gambero).

Il copione è snello e adatta bene i tempi e gli spazi del film originario.

Scenografie e costumi ben ricreano la Roma dell’800, strizzando l’occhio allo spettacolo Rugantino in più punti, con richiami o “gentili” imitazioni.

Le musiche ben accompagnano i momenti di ensemble, ma sono a tratti fin troppo semplici per una commedia che vorrebbe entrare nel solco di una tradizione targata “Sistina” di ben più alto livello. Anche le coreografie non spiccano per creatività ma si limitano ad accompagnare la storia.

Max Giusti ha superato una prova non facile, restituendo un personaggio simpatico e spigliato, anche se a tratti sembra parso un po’ rigido nella recitazione. Certamente le repliche daranno maggiore fluidità e naturalezza all’interpretazione del bravo attore romano, forse (e a ragione) emozionato per questo importante debutto.

Il resto del cast è ben assortito e coordinato. I ritmi scenici e recitatici sono buoni.

Il Marchese del Grillo è un inno alla romanità e alle bellezze e contraddizioni della città eterna. Uno spettacolo buono, senza dubbio migliorabile, che regala spensieratezza e risate senza però far innamorare.

Emanuele Tibelli

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