“Grease” della Rancia compie 15 anni

di Jim Jacobs e Warren Casey
traduzione Michele Renzullo
adattamento Saverio Marconi
Regia Saverio Marconi
Regia Associata Marco Iacomellir
Compagnia della Rancia
Produzione esecutiva Michele Renzullo

Voto: 6½ su 10

Era il 1997 l’anno in cui “Grease” debuttò tradotto in italiano dalla Compagnia della Rancia: da lì le repliche non si sono più fermate. Anno dopo anno, di teatro in teatro, il pubblico ha sempre dimostrato il gradimento più totale, chi per effetto nostalgico di un film che ha segnato l’adolescenza, chi per puro affetto nei confronti di personaggi-icone irresistibili, chi ancora per la buona musica che si porta dietro. Al dì là dei numeri (1200 repliche ad oggi con circa 1500000 spettatori) la Greasemania non accenna a passare e ieri, giovedì 8 novembre, al Teatro Brancaccio di Roma, il regista Saverio Marconi ha voluto brindare in scena offrendo champagne a tutti gli interpreti che negli hanno lavorato a questo spettacolo.

Nessuna “star” o meglio “tv star” per questa edizione, per fortuna, penseranno in molti. Effettivamente il cast è decisamente buono, composto da interpreti che, per lo meno, si sono “abbassati” a studiare prima di proporsi come aspiranti cantanti-attori-ballerini, tre discipline difficilissime e sempre meno rispettate. Riccardo Simone Berdini (già visto nel ruolo del protagonista Fonzie nel precedente “Happy Days”) è Danny Zuko, mentre Serena Carradori è Sandy. Coppia giovane e affiatata, senza dubbio, ma che si lascia offuscare da un’altra coppia di interpreti secondari (solo per ruolo): Floriana Monici (Rizzo) e Gianluca Sticotti (Kenickie), bravissimi nel canto come nella danza, voci splendide, armoniose, ben assortite. Gli interpreti della compagnia della Rancia sono sempre dignitosamente preparati per calcare le scene, tuttavia, ieri sera, sono crollati proprio nel finale, arrivato al pubblico privo di quella energia necessaria a creare emozione e coinvolgimento. Il medley conclusivo, dopo i ringraziamenti, ha un po’ risollevato il tonfo sordo della serata ma non è bastato. A questo si aggiunge poi l’effetto straniante della traduzione, non sempre felice, in un’epoca in cui lo spettatore è sempre più abituato a fruire contenuti in lingua originale, preferendo l’autenticità dell’opera alla falsificazione del doppiaggio-traduzione, e, ancora, la mediocre recitazione di gran parte del cast che amplifica l’effetto macchietta dei personaggi facendoli assomigliare quasi a dei cartoni animati. Ciononostante lo spettacolo fila e continuerà, probabilmente, a farlo raggiungendo, presto, i 20 anni di replica ad opera di una compagnia che, per avendo ancora qualche difetto, si conferma essere la più qualificata a rappresentare il musical qui in Italia.

Andrea Ozza

Altri Credits:

traduzioni delle canzoni Silvio Testi
canzoni aggiunte B. Gibb, J. Farrar, L. St. Luis, S. Simon, S. Bradford, A. LewisR
Scene Gabriele Moreschi
Costumi Zaira De Vincentiis
Coreografie Franco Miseria
Vocal Coach Lena Biolcati
Disegno Luci Valerio Tiberi