“Black Mass – L’ultimo gangster”, professionale ma anonimo

Black Mass – L’ultimo gangster (Black Mass, Usa, 2015) di Scott Cooper con Johnny Depp, Joel Edgerton, Rory Cochrane, Dakota Johnson, Kevin Bacon, Benedict Cumberbatch, Jesse Plemons, Juno Temple, Peter Sarsgaard, David Harbour, Corey Stoll, Julianne Nicholson, Adam Scott, Jeremy Strong, James Russo

Sceneggiatura di Mark Mallouk e Jez Butterworth, dal libro “Black Mass – L’ultimo gangster” di Dick Lehr e Gerard O’Neill (ed. Rizzoli)

Thriller, 2h, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita l’8 ottobre 2015

Voto: 5 su 10

Il gangster movie è un genere irto d’insidie. Si deve tener conto di una mole di personaggi superiore alla media, quindi di trame intricate e fitte di avvenimenti. Necessita di un’epica che non deve sconfinare nell’idolatria criminale. Bisogna infondere anima e spessore al dramma. Occorrono grandi attori, una sceneggiatura solida e un regista dalla forte personalità. Black Mass di Scott Cooper non ha quasi nulla di tutto ciò, e resta totalmente schiacciato dall’inevitabile confronto con i capolavori di Coppola, Scorsese e De Palma, in un’epoca in cui anche la serialità televisiva, con I Soprano e Boardwalk Empire, ha saputo offrire storie infinitamente più sfaccettate.

28853fdf04e11a84746d32abb79b8d2ab9de0361Non che il materiale a disposizione del giovane regista statunitense fosse privo di interesse: a partire dal libro di Dick Lehr e Gerard O’Neill, il film racconta le gesta di James “Whitey” Bulger (Depp), boss indiscusso della criminalità di Boston tra gli anni Settanta e Ottanta che, nel 2007, era considerato tra i fuggitivi più pericolosi dopo Osama Bin Laden. Grazie all’amicizia fraterna con l’agente Connolly (Edgerton), Bulger divenne “informatore” speciale per l’FBI col compito di sgominare un feroce clan mafioso italiano, salvo servirsi di questa particolare alleanza per espandere sempre di più il suo potere e lasciare una rossa scia di morte alle sue spalle.

L’operazione, però, non va a buon fine, per almeno due ragioni: la scrittura piatta e banalizzata e la regia assolutamente scialba, distaccata e invisibile di Cooper. Se il cattivo è privo di carisma, le assi portanti del film di gangster cedono senza appello. Così, il Bulger di Black Mass è un personaggio poco centrato, opaco, senza ragioni, interpretato male da Johnny Depp che, sepolto sotto tonnellate di make up, ne fa una maschera ridicola. In più, il regista si conferma ancora una volta autore acerbo, incapace di dare la svolta decisiva a un’opera che sprofonda in un anonimo professionismo pieno di violenza compiaciuta.

Giuseppe D’Errico

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