“Apnèa”: delirio di maniera

Titolo: APNèA
testo e regia di Mauro Leonardi
con: Alessandro Intini
Al Teatro Sala Uno di Roma fino al 5 maggio 2013

VOTO: 5 su 10

Apnèa è uno spettacolo che potrebbe migliorare nel tempo, ma che, al suo debutto, dimostra di essere ancora molto acerbo. Nella drammaturgia confusa e ingarbugliata, come nella recitazione ancora troppo immatura dell’interprete. Illocandina monologo è la prova del nove per un attore e richiede particolare padronanza di presenza scenica e analisi del testo, della parola. Il regista ce la mette tutta a imbastire immagini suggestive e movimenti coreografici capaci di supportare i sessanta minuti di show. In parte ci riesce e gli riconosciamo una buona dote di senso performativo. Ma l’artista concettuale ha poco a che spartire con l’autore-drammaturgo: la storia non passa, evocare sensazioni senza poggiarle sulle fondamenta della struttura testuale si rivela inutile. Scivola tutto addosso, senza trasporto, in un delirio tutto appannaggio di chi interpreta, senza condivisione con l’uditorio. Il tono un po’ troppo canzonatorio, con guizzi da cantilena,  fanno venire a mente un vecchio detto dei teatranti: “In scena la lagna e il lamento creano sgomento”.

Andrea Ozza

One Response to “Apnèa”: delirio di maniera

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