22 Jump Street (id, Usa, 2014) di Phil Lord, Christopher Miller, con Jonah Hill, Channing Tatum, Ice Cube, Peter Stormare, Amber Stevens, Dave Franco, Joe Chrest
Sceneggiatura di Michael Bacall, Oren Uziel, Rodney Rothman, dai personaggi della omonima serie TV ideata da Stephen J. Cannell e Patrick Hasburgh
Commedia, 1h 52′, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 23 luglio 2014
Voto: 7 su 10
Reduci dal successo di The Lego Movie, Phil Lord e Christopher Miller tornano a dirigere Jonah Hill e Channing Tatum nel sequel di 21 Jump Street, fortunato rifacimento cinematografico dell’omonima serie televisiva anni Ottanta.
In 22 Jump Street, gli agenti Schmidt e Jenko, a causa del loro aspetto giovanile, vengono inviati sotto copertura in un college locale, con lo scopo di scovare un noto narcotrafficante impegnato nello spaccio di una nuova droga chiamata WiFi. La coppia, unita nelle investigazioni, come nel primo episodio, si divide però negli interessi: uno seguirà il sogno di diventare un fantastico quarterback, l’altro inizierà a frequentare un gruppo di nerd appassionati di arte e poesia.
Inequivocabilmente il rapporto fra i due protagonisti si raffredda. Divide et impera diventa perciò il fulcro di una narrazione dinamica alla scoperta della vera essenza della coppia.
I sequel, si sa, sono sempre a rischio flop, soprattutto quando il primo film della serie nasce come spin off di una serie tv americana non recentissima. 22 Jump Street scivola fra gag e prese in giro degli action movie, citando costantemente film impressi nell’immaginario collettivo, rifacendosi ad una bizzarra miscela fra poliziesco e commedia politicamente scorretta.
I registi decidono di muoversi sul film dell’autoironia, che diventa a tutti gli effetti l’arma vincente del film. “È sempre lo stesso caso” ricorda ripetutamente il capitano Dickson ai suoi uomini “dovete fare la stessa cosa”. Agli attori non resta che il peso di una storia che non c’è.
Jonah Hill e Channing Tatum si muovono saggiamente fra le storiche coppie comiche del cinema ricordando a tratti Stanlio e Ollio, sfiorando i Blues Brothes e passando per Starsky & Hutch, regalando al pubblico quasi due ore di risate.
Angela Di Giacomantonio
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