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“Il costruttore Solness” di Henrik Ibsen, uno spettacolo di Alessandro Serra, la recensione

IL COSTRUTTORE SOLNESS

di Henrik Ibsen
regia Alessandro Serra
con Umberto Orsini, Lucia Lavia e Renata Palminello, Pietro Micci, Chiara Degani, Salvatore Drago
e con Flavio Bonacci
produzione Compagnia Orsini e Teatro Stabile dell’Umbria

Andato in scena al teatro Duse di Bologna

Voto: 9 su 10

È stato definito il capolavoro della maturità di Ibsen e mette in scena la nemesi di un uomo che, pur avendo un grande successo nel suo lavoro, non è mai riuscito a essere felice e si trova, alla fine della sua carriera, combattuto tra sensi di colpa, pulsioni sessuali e conflitto con le nuove generazioni che rappresentano da una parte il desiderio e dall’altra il pericolo e l’inevitabile avvicendarsi del suo declino.

“Ballata per uomini e bestie”, Vinicio Capossela racconta il nostro Medioevo

Ci sono viaggi che possono essere fatti senza muoversi con il corpo. Viaggi che non solo travalicano i confini ma anche i secoli, riportano a un passato troppo spesso dimenticato e ricordano quanto la storia sia ciclica. Alcune pestilenze non vengono mai del tutto sconfitte e in momenti storici più delicati riaffiorano: tali sono la violenza, l’odio, la paura. Strumenti troppo spesso usati per sottomettere le popolazioni, per arginare il pensiero, per appiattire le coscienze. E poi ci sono i poeti, intesi in senso ampio, capaci di distinguere il “Reale” dal “Vero”, riuscendo a trasformare la contemporaneità in una grande allegoria. Vinicio Capossela ha dimostrato nel corso della sua carriera di appartenere a questa categoria e l’ha fatto anche con il suo ultimo lavoro Ballata per uomini e bestie con il quale ha conquistato l’ennesima Targa Tenco come miglior lavoro dell’anno. Titolo che dà il nome anche all’ultimo tour, andato in scena al Teatro Duse di Bologna in due serate gremite di gente pronta ad ascoltare la parola e la musica di questo profeta contemporaneo, capace di rileggere il mondo e l’attuale società con gli strumenti della poesia, della filosofia e della denuncia.

“Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart, uno spettacolo di Giovanni Dispenza, la recensione

LE NOZZE DI FIGARO – Senzaspine

Andato in scena al Teatro Duse di Bologna

Opera buffa in quattro atti

Musica di Wolfgang Amadeus Mozart – 
Libretto di Lorenzo da Ponte

Il Conte di Almaviva | Abraham Garcia Gonzalez (4 e 5 ottobre), Thiago Stopa (6 ottobre)

La Contessa di Almaviva | Cinzia Forte (4 ottobre), Francesca Maionchi* (5 ottobre), Francesca Cucuzza* (6 ottobre)

Susanna, promessa sposa di Figaro | Daniela Cappiello (4 ottobre), Irene Bonvicini* (5 e 6 ottobre)

Figaro | Alberto Bianchi

Accademia Corale Vittore Veneziani – Coro Gay di Bologna

Voto 7 su 10

È stata l’Orchestra Senzaspine a inaugurare la stagione del Teatro Duse di Bologna con Le nozze di Figaro. L’irreverente e moderna orchestra bolognese, che da anni ha intessuto una proficua collaborazione con il teatro di via Cartoleria ha, ancora una volta, dopo il successo dello scorso anno con Il barbiere di Siviglia, scelto questo palcoscenico per inaugurare la stagione teatrale all’insegna dell’Opera. Il nuovo allestimento vede protagonista uno dei grandi classici del repertorio di Wolfgang Amadeus Mozart, anch’esso firmato dal regista Giovanni Dispenza, capace di mettere in scena un’opera che, pur mantenendo i riferimenti storici, strizza l’occhio anche alla modernità, accostamento che, per altro, è da sempre un tratto distintivo del lavoro dell’Orchestra Senzaspine, nata nel 2013 con lo scopo di dare una dignità professionale ai giovani musicisti e di avvicinare alla musica classica ogni tipo di pubblico.

“Delitto e castigo” di Fedor Dostoevskij, uno spettacolo di Sergio Rubini, la recensione

DELITTO E CASTIGO 
di Fedor Dostoevskij 

adattamento teatrale di SERGIO RUBINI E CARLA CAVALLUZZI
con ROBERTO SALEMI, FRANCESCA PASQUINI
e con G.U.P. ALCARO
voci FEDERICO BENVENUTO, SIMONE BORRELLI, EDOARDO COEN, ALESSANDRO MINATI
scene GREGORIO BOTTA
costumi ANTONELLA D’ORSI
musiche GIUSEPPE VADALÁ
progetto sonoro G.U.P. ALCARO
luci LUCA BARBATI E TOMMASO TOSCANO
regista collaboratore GISELLA GOBBI
regia SERGIO RUBINI

Andato in scena al Teatro Duse di Bologna

Voto: 8 su 10

Fare di un romanzo di Dostoesvskij un’opera teatrale è impresa davvero ardua. La mole di personaggi che gravitano negli scritti del letterato russo, la quantità di eventi e situazioni che s’intrecciano e le implicazioni a livello personale, psicologico e sociale che scaturiscono sono innumerevoli e molto complesse da mettere in scena. Nonostante ciò, molti sono stati i tentativi di trasporre in teatro le opere di Dostoevskij, soprattutto Delitto e castigo, il romanzo scritto nel 1866, la cui ultima versione vista al Teatro Duse di Bologna vede come protagonisti, Sergio Rubini, che ne ha curato anche la regia e Luigi Lo Cascio nei panni del protagonista Raskol’nikov.

“Amleto” di William Shakespeare, uno spettacolo di e con Daniele Pecci, la recensione

AMLETO
di William Shakespeare

Compagnia Molière

con Maddalena Crippa, Daniele Pecci, Rosario Coppolino

e con Giuseppe Antignati, Sergio Basile, Mario Pietramala, Marco Imparato, Vito Favata, Maurizio Di Carmine, Mariachiara Di Mitri, Pierpaolo de Mejo, Domenico Macrì, Andrea Avanzi, Mauro Rancanati

costumi Maurizio Millenotti

regia Daniele Pecci

Andato in scena al Teatro Duse di Bologna

Voto: 5 su 10

Il grande dilemma che ha portato in scena Daniele Pecci con la sua regia e interpretazione di Amleto,  al Teatro Duse di Bologna, non è tanto il famigerato “Essere o non essere” quanto il domandarsi se stravolgere un grande classico abbia veramente senso. Quali sono i motivi per cui si sceglie un testo che ha solcato centinaia di secoli fino ad arrivare ai nostri giorni per la sua forza, la sua potenza espressiva, la musicalità delle parole e snaturarlo? Rendere lo spettacolo più fruibile a un pubblico moderno e più variegato è una risposta plausibile? Non fare l’ennesima versione scespiriana in costumi d’epoca, cercare di trovare una chiave originale è un intento più che legittimo per un regista e per gli attori, ma davanti ai grandi classici una sana sacralità, a mio avviso, andrebbe rispettata.

“Human”, un viaggio dentro le contraddizioni dell’uomo, la recensione dello spettacolo di Lella Costa e Marco Baliani

HUMAN

scritto da Marco Baliani e Lella Costa
collaborazione alla drammaturgia di Ilenia Carrone
scene e costumi di Antonio Marras
musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella
scenografo associato Marco Velli
costumista associato Gianluca Sbicca
disegno luci di Loïc Francois Hamelin e Tommaso Contu
assistenti alla produzione Agnese Fois e Leonardo Tomasi
regia di Marco Baliani
con Marco Baliani e Lella Costa
e con David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu
produzione Mismaonda, Sardegna Teatro e Marche Teatro

Andato in scena al Teatro Duse di Bologna

Voto: 9 su 10

È un viaggio che parte da molto lontano quello intrapreso da Marco Baliani nel suo ultimo lavoro, “Human”, andato in scena al Teatro Duse di Bologna, che vede, protagonisti sul palco, Marco Baliani stesso al fianco di una strepitosa Lella Costa e quattro giovani attori talentuosi (David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu). Il primo seme per la nascita di questo spettacolo, che intende esplorare il concetto di umano e disumano attraverso l’immigrazione, è stato l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero Romano da un popolo di profughi. Seguendo la scia della mitologia greca, il regista ha approfondito, insieme Lella Costa, compagna di avventura, anche il mito di Leandro e Ero, due amanti che vissero sulle rive opposte dell’Ellesponto, un lenzuolo di mare che li divise e, nonostante gli sforzi per incontrarsi, non riuscirono a coronare il loro amore perché Leandro morì tra i flutti del mare, ed Ero, affranta dal dolore si suicidò.

“Variazioni Enigmatiche”, verità e menzogna nel capolavoro di Schmitt

VARIAZIONI ENIGMATICHE
di Éric-Emmanuel Schmitt

con Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini
Traduzione Saverio Marconi e Gabriela Eleonori
Scene e Costumi Carla Accoramboni
Luci Valerio Tiberi
Regia Gabriela Eleonori
una produzione Compagnia della Rancia

Andato in scena al teatro Duse di Bologna

Voto: 7 su 10

Due uomini si confrontano e si scontrano sulle loro visioni della vita, dell’amore, della solitudine dando vita a una narrazione ricca di spunti filosofici e di riflessioni e a un racconto che si snocciola nel suo percorso, svelando retroscena e verità celate per anni. Questo è “Variazioni enigmatiche” la bellissima pièce scritta da Eric-Emmanuel Schmitt, andata in scena al Teatro Duse di Bologna, interpretata da Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini.

“Decamerone. Vizi virtù passioni”, Accorsi per Boccaccio senza voglia di scandalizzare

DECAMERONE. VIZI, VIRTU’, PASSIONI
Liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio

STEFANO ACCORSI  Panfilo – Mastro di Brigata
SALVATORE ARENA Filostrato – Il fedele
SILVIA BRIOZZO  Elissa – La generosa
FONTE FANTASIA Pampinea – La giovine
MARIANO NIEDDU Dioneo – Lo scaltro
NAIKE ANNA SILIPO Fiammetta – L’innamorata

adattamento teatrale e regia di Marco Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati
assistente scene e costumi Roberta Monopoli
aiuto alla regia Maria Maglietta
datore luci Michele Vittoriano
macchinista Stefano Pommella
sarta di scena Giulia Belardi
organizzazione Marco Balsamo
responsabile produzione Walter Tassone
amministratore di compagnia Giulia Carlaccini
addetto stampa Saverio Ferragina
progetto “grandi italiani” Marco Baliani , Stefano Accorsi , Marco Balsamo/ Ariosto ORLANDO / Boccaccio DECAMERON/ Machiavelli IL PRINCIPE
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola

Andato in scena al teatro Duse di Bologna

Voto: 6½ su 10

Prosegue il sodalizio artistico tra Stefano Accorsi e Marco Baliani che, attraverso il Progetto Grandi Italiani, mettono in scena testi antichi che hanno, ancora nel nostro tempo, molto da raccontare. Dopo la fortunata messinscena dedicata alle gesta di Orlando Furioso i due artisti riprendono uno degli autori più dissacranti della letteratura Italiana: Boccaccio. Il nuovo spettacolo Decamerone – vizi, virtù, passioni, andato in scena al Teatro Duse di Bologna narra sette delle cento novelle del famoso testo trecentesco.

“Sarto per signora”, una commedia di Georges Feydeaux con Emilio Solfrizzi

SARTO PER SIGNORA
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento teatrale e regia di Valerio Binasco
con Emilio Solfrizzi, Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Barbara Bedrina, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari
scene Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
disegno luci di Pasquale Mari

Andato in scena fino al 6 dicembre al Teatro Duse di Bologna

Voto: 7 su 10

Geroges Feydeau è uno dei più noti registi di opere teatrali basate su una sorta di “matematica” dell’effetto comico, che si distinguono per il loro ritmo frenetico e convulso. “Sarto per Signora”, andato in scena al Teatro Duse di Bologna, è un perfetto esempio di vaudeville dove scambi d’identità, sotterfugi, equivoci e amori segreti sono gli ingredienti principali per una commedia degli equivoci che ha, come unico scopo, quello di intrattenere il pubblico creando un effetto comico continuo.