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“Il motore di Roselena” di Gea Martire e Antonio Pascale, uno spettacolo di Nadia Baldi, la recensione

IL MOTORE DI ROSELENA

da un’idea di Gea Martire

drammaturgia di Antonio Pascale

con Gea Martire

regia Nadia Baldi

costumi Carlo Poggioli

spazio scenico Rossana Giugliano

In scena al Teatro della Cometa di Roma

Voto: 8 su 10

Storia di un’emancipazione femminile “rombante”, viaggio nella memoria furente, sarcastica disamina sull’autoaffermazione di un’identità sui generis, ma soprattutto straripante ed entusiasmante palcoscenico per il talento bruciante di una grande attrice che si chiama Gea Martire, mattatrice unica e assoluta de Il motore di Roselena, monologo senza sosta da lei stessa ideato e poi ceduto nelle mani esperte di Antonio Pascale, che ne ha curato la drammaturgia, e di Nadia Baldi, che congeda un’ennesima prova registica di rara precisione.

“Incognito” di Nick Payne, uno spettacolo di Andrea Trovato, la recensione

INCOGNITO
di Nick Payne

regia Andrea Trovato
con Graziano Piazza, Anna Cianca, Giulio Forges Davanzati, Désirée Giorgetti
scene Luigi Ferrigno
costumi Tiziana Massaro
luci Pietro Sperduti
musiche originali Fabio Antonelli
assistente alla regia Marcello Paesano
produzione Carmentalia e Gli Ipocriti
partnership Human Valor e Progetto Itaca (Roma)
collaborazioni Chiara Anaclio e Daniele Barraco

In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 22 aprile

Voto: 7 su 10

Nick Payne non è il nuovo Tom Stoppard, ma di sicuro è tra i giovani autori inglesi che più si stanno facendo notare, per originalità e spessore drammaturgico, nel panorama teatrale contemporaneo. Dopo Costellazioni, portato in scena in Italia con la regia di Silvio Peroni, arriva da noi anche Incognito, grazie all’interessamento e alla strenue profusione di impegno e forze di Andrea Trovato, che l’ha diretto, e di un attore incantevole come Giulio Forges Davanzati. Ed è lodevole che un testo così raffinato e complesso possa trovare spazio in un cartellone stagionale comprensibilmente rassicurante come quello del Teatro della Cometa di Roma, che coraggiosamente ha sposato il progetto quando era ancora in fieri. 

“Fiore di cactus” di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy, uno spettacolo di Piccoli e Genovese, la recensione

FIORE DI CACTUS
di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy

con Benedicta Boccoli, Maximilian Nisi
e con Anna Zago, Piergiorgio Piccoli / Daniele Berardi, Thierry Di Vietri, Matteo Zandonà, Anna Farinello, Ilaria Pravato, Federico Farsura
musiche a cura di Stefano De Meo
scenografia Adriano Pernigotti
realizzazione scene Palcobase
luci e fonica Samuel Donà
costumi Rosita Longhin
service tecnico Claudio Scuccato – Sia Idee
assistente alla regia Federica Bassi
produzione Teatro de Gli Incamminati
compagnia THEAMA TEATRO
regia Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese

dal 4 al 22 ottobre 2017 al Teatro della Cometa di Roma

Voto: 6 su 10

Il grande Nanni Loy diceva che era molto più difficile far ridere che piangere, come dargli torto: la commozione è la risposta della nostra sensibilità a una forte emozione, sia essa positiva o negativa, ma la risata è una reazione nervosa, che interpella il pensiero prima di esplodere. I meccanismi che sottendono a essa sono assai perigliosi e inestricabili, ma quando il momento comico trova la sua giusta costruzione, lei scatta senza pensarci troppo.

“Risiko – Quell’irrefrenabile voglia di potere” di Francesco Apolloni, uno spettacolo di Vanessa Gasbarri, la recensione

Produzione Pragma srl presenta

RISIKO – Quell’irrefrenabile voglia di potere
di Francesco Apolloni

regia Vanessa Gasbarri
con Andrea Bizzarri (Arturo), Tommaso Cardarelli (Giulio), Guenda Goria (Claudia), Antonio Monsellato (Simone), Luigi Pisani (Alex), Giulia Rupi (Stella)
scene Katia Titolo
luci Corrado Rea
costumi Marco Maria Della Vecchia e Maura Casaburi
musiche Jonis Bascir
aiuto regia Claudia Ferri, Alessandro Salvatori ed Alessandra Merico

In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 9 aprile

Voto D’Errico: 8 su 10
Voto Ozza: 8 su 10

Ci si alza dalla poltrona scoraggiati ma anche entusiasti, dopo la visione di Risiko – Quell’irrefrenabile voglia di potere, una commedia amara scritta da Francesco Apolloni, che torna ad essere rappresentata al Teatro della Cometa di Roma a 25 anni dalla sua prima messa in scena, dopo la presentazione al Festival di Todi nel 1992. Nonostante il tempo trascorso, sembra di assistere alle disumane miserabilità a cui ci ha abituato la politica italiana odierna; non solo, prendiamo atto che la realtà ha persino preso il sopravvento sulla finzione, superando in bassezza gli orridi intrighi per il dominio esibiti dai personaggi sul palco. Questo doloroso dato di fatto è tanto più evidente perché gli attori sono riusciti in maniera egregia a trasmettere la miseria dei rispettivi ruoli al pubblico. E qui si spiega il nostro entusiasmo e quello di quanti hanno applaudito calorosamente Andrea Bizzarri, Tommaso Cardarelli, Guenda Goria, Antonio Monsellato, Luigi Pisani e Giulia Rupi.

“Nessuno muore”, otto personaggi in cerca d’amore… da soap

NESSUNO MUORE
Testo e regia Luca De Bei
con Andreapietro Anselmi, Maria Vittoria Argenti, Chiara Augenti, Michele Balducci, Federica Bern, Giulio Forges Davanzati, Alessandro Marverti, Arianna Mattioli

Scene: Lorena Curti e Valeria Mangiò
Costumi: Lalla Sabbatella
Videografia: Marco Schiavoni
Luci: Marco Laudando
Assistente alla regia: Maria Castelletto
Aiuto Regia: Lucrezia Lanza
Foto: Pietro Pesce

In scena al teatro della Cometa di Roma fino al 24 maggio 2015

Voto: 5 su 10

È molto spiacevole dover recensire in termini negativi l’ultimo lavoro di uno degli autori più amati e apprezzati del recente teatro contemporaneo. Luca De Bei, anche regista e interprete di grande sensibilità, affronta con Nessuno muore una sfida estremamente rischiosa e di certo apprezzabilissima: proporre un testo teatrale che si struttura in 15 scene, con 8 personaggi che, due alla volta, si affrontano in location diverse e in circostanze mai facili. Tanto di cappello al coraggio, in tempi in cui il teatro è popolato quasi esclusivamente da testi senza sostanza con un numero risicatissimo di protagonisti. Quest’ambizione, però, fa i conti da subito con la disorganicità, l’autoreferenzialità e soprattutto la banalità della trattazione.

“Replay – The Musical”, tutto italiano ma l’idea resta fragile

Compagnia della Rancia
REPLAY – THE MUSICAL
di Fabio Ingrosso e Mauro Simone
regia di Mauro Simone
con Gabriele Foschi, Francesca Taverni, Elena Nieri, Giorgio Camandona
musiche e liriche di Fabio Ingrosso e Riccardo Scirè
coreografie di Marco Bebbu
light designer Valerio Tiberi
sound designer Carlo Marchiori
scenografie Matteo Piedi
responsabile tour Davide Ienco
datore luci Francesco Vignati

in scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 19 ottobre

Voto: 5 su 10

Quella del Teatro della Cometa di Roma è un’iniziativa lodevole, dedicare l’intero cartellone della stagione 2014/2015 alla drammaturgia italiana contemporanea, strada già avviata negli ultimi anni con alcune proposte a volte rischiose ma sempre interessanti. Ancor più giusta è stata la decisione di inserire e aprire la rassegna con un musical, genere che da troppo tempo latita dalla creatività dei nostri autori. Quindi, ben vengano lavori come Replay se, in qualche modo, possono risvegliare la curiosità per un tipo di spettacolo che per anni è stato il fiore all’occhiello del teatro italiano.

“La vita a rate”, ottimi attori e belle ambizioni in una commedia perfezionabile

Nuova Compagnia di Prosa
LA VITA A RATE
di Paolo Triestino
con David Sebasti, Paolo Triestino, Edy Angelillo
scene Francesco Montanaro
costumi Adelia Apostolico
luci Marco Laudando
coreografia Eugenio Dura
regia di Paolo Triestino
organizzazione e distribuzione RAZMATAZ

in scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 1° giugno 2014

Voto: 6½ su 10

Probabilmente in pochi ricorderanno un piccolo grande film italiano del 1994, scritto con Johnny Dell’Orto e diretto da Sandro Baldoni, dal titolo Strane Storie – Racconti di fine secolo, in cui, in forma episodica, venivano narrati tre fatti volutamente assurdi per esorcizzare la paura del nuovo millennio all’orizzonte.

“L’invisibile che c’è”, Antonio Grosso tra dolore e candore

L’INVISIBILE CHE C’È
di Antonio Grosso
con Gennaro Cannavacciuolo, Antonio Grosso, Enzo Casertano, Antonello Pascale, Roberta Azzarone
regia Paolo Triestino
luci Luigi Ascione
scene Alessandra Ricci
costumi Adelia Apostolico

In scena al Teatro della Cometa di Roma, fino al 30 marzo

Voto: 7 su 10

In tempi di sperimentalismi fini a se stessi e di allestimenti comodamente seduti sulla pesante sacralità della tradizione, uno spettacolo come L’invisibile che c’è diventa una vera e propria manna dal cielo. Semplice ma decisamente efficace, diretto con la giusta puntualità dal bravo Paolo Triestino e scritto dal promettente Antonio Grosso (già autore dei fortunati Minchia signor tenente e Giggino Passaguai), narra la storia di un maturo artigiano napoletano, con la passione dei trenini elettrici, che cerca di sopravvivere alla tragica scomparsa dell’unico figlio, morto in un incidente sulla moto.

“Il grande mago”, una lezione di civiltà con un intenso Luca De Bei

IL GRANDE MAGO

Finalista Premio Riccione 2011

di Vittorio Moroni
con Luca De Bei
regia Giuseppe Marini

costumi Sandra Cardini
disegno luci Marco Laudando

In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 16 febbraio 2014

Voto: 7 su 10

Di certo non lascia indifferenti Il grande mago, atteso monologo teatrale di Vittorio Moroni sul complesso percorso interiore, e questa volta anche necessariamente esteriore, di un uomo, Andrea, che decide di cambiare sesso e rinascere in Aurora (l’eloquenza del nome scelto parla da sé). Il protagonista è un libro aperto di sensazioni, non fa nulla per dimostrarsi migliore di quello che è, non ha paura di provocare rigetto perché consapevole di essere già inevitabilmente additato come diverso, si corazza di finta forza ma teme i giudizi affrettati e le smorfie d’orrore di chi lo squadra.

“Il Fantasma di Canterville”, meravigliosa Lucia Poli nel riadattamento da Wilde

IL FANTASMA DI CANTERVILLE
Secondo la Signora Umney

di Ugo Chiti, da Oscar Wilde
con Lucia Poli, Simone Faucci, Lorenzo Venturini
regia Lucia Poli
musiche di Andrea Farri
elementi scenici e costumi di Tiziano Fario
luci di Alfredo Pira

In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 26 gennaio

Voto: 7½ su 10

Ma quante possibilità cromatiche possiede la voce di Lucia Poli? Dieci, cento, mille. E chi fosse intenzionato a testarlo di persona, è caldamente invitato ad andare a vedere subito questo riadattamento del racconto di Oscar Wilde Il Fantasma di Canterville, scritto per la grande attrice da Ugo Chiti.