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RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Legend” di Brian Helgeland

Legend (id, GB, 2015) di Brian Helgeland con Tom Hardy, Emily Browning, Taron Egerton, David Thewlis, Colin Morgan, Tara Fitzgerald, Cristopher Eccleston, Chazz Palminteri, Duffy

Sceneggiatura di Brian Helgeland, dal romanzo “The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins” di John Pearson

Biografico, 2h 12′, 01 Distribution, in uscita il 21 gennaio 2016

Voto: 6 su 10

Non nuova al grande schermo, la leggenda dei due gemelli Kray torna al cinema venticinque anni dopo The Krays – I corvi di Peter Medak, dove i due gangster dell’East End di Londra erano interpretati da Martin e Gary Kemp della pop band Spandau Ballet. In Legend, diretto dallo sceneggiatore premio Oscar di L.A. Confidential e Mystic River Brian Helgeland, Ronald e Reggie Kray hanno il volto di Tom Hardy, impegnato in una doppia performance ad altissima richiesta carismatica che salva in extremis il film dalle secche di una narrazione piena di squilibri.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Experimenter” di Michael Almereyda

Experimenter – The Stanley Milgram Story (id, Usa, 2015) di Michael Almereyda con Peter Sarsgaard, Winona Ryder, Jim Gaffigan, Edoardo Ballerini, John Palladino, Kellan Lutz, Josh Hamilton, John Leguizamo, Anthony Edwards, Dennis Haysbert, Lori Singer, Anton Yelchin, Taryn Manning

Sceneggiatura di Michael Almereyda

Biografico, 1h 38′

Voto: 8 su 10

Nel 1961, nei laboratori dell’Università di Yale, il professor Stanley Milgram condusse un celebre studio, atto a testare la determinazione del comportamento individuale da parte di un sistema gerarchico e autoritario che impone obbedienza. L’esperimento consisteva nel far credere a un campione di gente comune di inviare scosse elettriche di intensità sempre maggiore a un’altra persona, in realtà complice dell’operazione, qualora quest’ultima avesse commesso un errore durante un test di associazioni di parole. Questo per dimostrare che la maggior parte delle persone, dietro a un ordine impartito da un’autorità (uno scienziato, in questo caso), eseguiva azioni in conflitto con i propri valori etici e morali. La teoria, poi esposta nel controverso libro intitolato “Obbedienza all’autorità”, portò a dei risultati impietosi: oltre l’80% degli esaminati completò l’esperimento, nonostante le finte implorazioni dell’interrogato.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Alaska” di Claudio Cupellini

Alaska (Italia/Francia, 2015) di Claudio Cupellini con Elio Germano, Astrid Berges-Frisbey, Valerio Binasco, Elena Radonicich, Pino Colizzi, Marco D’Amore, Roschdy Zem, Paolo Pierobon

Sceneggiatura di Claudio Cupellini, Guido Iuculano, Filippo Gravino

Drammatico, 2h 05′, 01 Distribution, in uscita il 5 novembre 2015

Voto: 4 su 10

C’è del marcio in Alaska, nome del locale notturno attorno a cui ruotano le vite di Fausto (Germano) e Nadine (Berges-Frisbey), e titolo del terzo lungometraggio di Claudio Cupellini, reduce dalla co-regia della fortunata serie televisiva Gomorra e nuovamente alle prese con un racconto disperato (e disperante) sulle difficoltà di inserimento dell’italiano all’esterno, dopo la faida familiare affrontata da Toni Servillo in suolo germanico nel precedente Una vita tranquilla (2010).

RomaFF10. Sezione Incontri: “Carol” di Todd Haynes

Carol (id, Usa/GB, 2015) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Sarah Poulson, Jake Lacy, Cory Michael Smith

Sceneggiatura di Phyllis Nagy, dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 58′, Lucky Red, in uscita l’11 febbraio 2016

Voto: 9 su 10

Quando, nel 1952, l’allora trentenne Patricia Highsmith si apprestava a pubblicare un romanzo semi autobiografico, l’omofobia era talmente radicata nella società americana che l’autrice, oltre a firmarsi sotto lo pseudonimo di Claire Morgan, dovette ripensare al titolo della sua opera, dal potenzialmente allusivo “Carol” al più generico “The Price of Salt”. Riedizioni successive ristabilirono il volere iniziale della celebre giallista americana, qui a una rara incursione nel genere sentimentale e all’indomani dell’esordio con “Stranger on a Train” (che sarà, di lì a poco, alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock), che nel suo libro raccontava una storia d’amore lesbico tra un’elegante signora dell’upper class e una modesta commessa.

RomaFf10. Selezione Ufficiale: “Room” di Lenny Abrahamson

Room (id, Usa/Irlanda, 2015) di Lenny Abrahamson con Jacob Tremblay, Brie Larson, Joan Allen, William H. Macy, Sean Bridgers, Matt Gordon

Sceneggiatura di Emma Donaghue, dal suo romanzo omonimo

Drammatico, 1h 58′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 3 marzo 2016

Voto: 7½ su 10

Jack (Tremblay) ha cinque anni, e dalla sua nascita vive nella Stanza. In poco più di nove metri quadrati di abitacolo, senza finestre ma con un lucernaio, il bambino ha creato il suo macrocosmo, con un’idea dello spazio esterno acquisito come irreale e immaginario solo dallo schermo di un televisore. Ma non è solo, con lui c’è Ma’ (Larson) a proteggerlo da un’esistenza di reclusione violenta, claustrofobica e inumana, scandita dalle visite puntuali di un orco che rapì la ragazza sette anni prima. E sarà proprio Ma’ a escogitare un piano terrificante per far fuggire suo figlio da una vita di isolamento…

RomaFF10. Sezione Omaggi: “Hitchcock/Truffaut” di Kent Jones

Hitchcock/Truffaut (id, Usa, 2015) di Kent Jones

Sceneggiatura di Serge Toubiana e Kent Jones

Documentario, 1h 20′, Cinema di Valerio De Paolis, prossimamente in sala

Voto: 9 su 10

In molti non immaginano neppure l’importanza che ha avuto il libro-intervista “Il cinema secondo Hitchcock” di François Truffaut per e nell’industria cinematografica. A partire dal 13 agosto 1962, giorno del 63° compleanno di sir Alfred, e per i sette giorni successivi, il regista francese della Nouvelle Vague intervistò il maestro del brivido, reduce dalle riprese di Uccelli, per condividere con lui i segreti dei suoi film. Nasce così la più grande lezione di cinema di tutti i tempi, pubblicata nel 1966 in un volume (definito ironicamente da Truffaut “Hitchbook”) che, ancora oggi, è un indiscutibile fonte di ispirazione per ogni regista e cinefilo.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Truth” di James Vanderbilt

Truth (id, Usa, 2015) di James Vanderbilt con Cate Blanchett, Robert Redford, Dennis Quaid, Topher Grace, Elizabeth Moss, Bruce Greenwood, Dermot Mulroney, Stacy Keach, John Benjamin Hickey, David Lyons, Rachel Blake, Andrew McFarlane

Sceneggiatura di James Vanderbilt dal libro “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power” di Mary Mapes

Thriller, 2h 02′, Lucky Red, in uscita il 5 gennaio 2016

Voto: 7½ su 10

«È la stampa, bellezza! E tu non ci puoi fare niente!» diceva uno sprezzante Humphrey Bogart sotto il rumore assordante delle stampanti, al termine de L’ultima minaccia di Richard Brooks. Era il 1952, e il film era la storia di un coraggioso direttore di un quotidiano in rovina che intraprende una pericolosa inchiesta legata all’omicidio di una ragazza, dietro il quale si nasconde un clamoroso giro di corruzione: pubblicherà tutta la verità, salvando il giornale dalla chiusura. Ma è solo uno dei tanti (e più celebri) film che hanno raccontato il giornalismo americano, a volte con toni prepotentemente caustici (L’asso nella manica, Quinto potere), altre privilegiando la componente brillante (La signora del venerdì, Prima pagina), più spesso rimarcandone le influenze col potere (i fondamentali Quarto potere e Tutti gli uomini del presidente).