Tag Archives: Pippo Delbono

“La Gioia”, uno spettacolo di e con Pippo Delbono, la recensione

LA GIOIA
di Pippo Delbono

con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Zakria Safi, Grazia Spinella
composizione floreale Thierry Boutemy
musiche di Pippo Delbono, Antoine Bataille e autori vari
luci Orlando Bolognesi – suono Pietro Tirella
costumi Elena Giampaoli – capo macchinista e attrezzeria Gianluca Bolla
responsabile di produzione Alessandra Vinanti –  organizzazione Silvia Cassanelli
direttore tecnico Robert John Resteghini
foto Luca Del Pia

Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
Compagnia Pippo Delbono
coproduzione Théâtre de Liège, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale

Ringraziamenti a Enrico Bagnoli, Jean Michel Ribes, Alessia Guidoboni (assistente di Thierry Boutemy) e Théâtre de Liège per i costumi

Andato in scena all’Arena del Sole di Bologna

Voto: 8 su 10

Anche nell’ultimo spettacolo – “La Gioia” andato in cena all’Arena del Sole di BolognaPippo Delbono porta in scena se stesso mettendosi, ancora una volta, a nudo e donandosi in un flusso di emozioni e sentimenti che trascinano lo spettatore dentro la giostra delle emozioni dell’artista che osserva il mondo e la sua esistenza e cerca di sintetizzarla nella sua poetica.

“Più buio di mezzanotte”, racconto di vita ma lo sguardo è debole

Più buio di mezzanotte (Italia, 2014) di Sebastiano Riso con Davide Capone, Micaela Ramazzotti, Vincenzo Amato, Lucia Sardo, Pippo Delbono, Giovanni Gulizia, Sebastian Gimelli Morosini, Gabriele Mannino, Carla Amodeo, Rosario Raineri

Sceneggiatura di Andrea Cedrola, Stefano Grasso, Sebastiano Riso

Drammatico, 1h 34′, Istituto Luce Cinecittà, in uscita il 15 maggio 2014

Voto: 6 su 10

Ispirato alla vera storia di Davide Cordova, drag queen e organizzatrice di punta delle serate al locale gay Muccassassina di Roma con il nome d’arte di Fuxia, e terminato in grandi difficoltà, Più buio di mezzanotte è l’opera d’esordio di Sebastiano Riso,  che ha avuto il privilegio di essere selezionata per la Settimana della Critica al 67° Festival di Cannes. Ovviamente la cosa rende orgogliosi, ma ci sarebbe piaciuto che a rappresentare l’Italia in una sezione tanto privilegiata (quanto di nicchia) fosse un film con una robustezza più idonea a simili tematiche.

“Un castello in Italia”, ritratto di famiglia sfilacciato ma sincero

Un castello in Italia (Un château en Italie, Francia/Italia, 2013) di Valeria Bruni Tedeschi, con Valeria Bruni Tedeschi, Filippo Timi, Marisa Borini, Louis Garrel,  Xavier Beauvois,  Céline Salette,  André Wilms, Marie  Rivière, Gérard Falce, Pippo Delbono, Silvio Orlando, Omar Sharif 

Sceneggiatura di Valeria Bruni Tedeschi, Agnès de Sacy, Noémie Lvovsky

Commedia, 1h 43’, Teodora Film, in uscita il 31 ottobre 2013

Voto: 6½ su 10

Terzo film da regista per Valeria Bruni Tedeschi, presentato felicemente in concorso all’ultimo Festival di Cannes. Tra echi di Cechov e Bassani, la brava attrice si è scritta, con l’aiuto di due amiche di vita, una storia dal carattere fortemente autobiografico, sempre sul punto di sbandare nel frammentario tanto è isterica la propensione a incatenare siparietti e confronti ora comici ora drammatici.

“Cha cha cha” di Marco Risi, il noir italiano merita rispetto, Argentero pure

Cha Cha Cha (Italia, 2013) di Marco Risi, con Luca Argentero, Eva Herzigova, Pippo Delbono, Claudio Amendola, Marco Leonardi, Bebo Storti, Pietro Ragusa, Shel Shapiro, Nino Frassica

Sceneggiatura di Marco Risi, Andrea Purgatori, James Carrington

Thriller, 1h 30’, 01 Distribution, in uscita il 20 giugno 2013

Voto: 6 su 10

Contraltare perfetto alla Roma pigra e gozzovigliante vista in La grande bellezza di Sorrentino, la capitale dell’ultimo film di Marco Risi è un covo di serpi disposte a tutto per il profitto. A quattro anni da Fortapàsc (2009), l’apprezzato biopic di denuncia sul giornalista napoletano Giancarlo Siani, il regista si addentra nei territori sordidi del noir urbano, dove tutti sono innocenti e il più pulito c’ha la rogna.