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“Carta straccia”, uno spettacolo scritto e diretto da Mario Gelardi, la recensione

CARTA STRACCIA
Storia romantica con musica nella Roma del 1968
di Mario Gelardi

con Pino Strabioli, Sabrina Knaflitz, Barnaba Bonafaccia
Musiche Carlo Vannini
Scene Paolo Iammarone
Costumi Antonella Balsamo
Coordinamento Martina Sarpero
Direzione tecnica Umberto Fiore

In scena all’OFF/OFF Theatre di Roma dal 28 Novembre al 9 Dicembre

Voto: 6 su 10

Roma, 1968. Una piccola bottega di carta artigianale è il microcosmo protetto nel quale convivono, malgrado le rispettive idiosincrasie, Teresa e Agostino, annoiati e battibeccanti  fratelli, soli entrambi e prossimi a un non bramato trasferimento nell’entroterra della provincia Laziale. A sparigliare le carte, più che l’imminente vento di rivoluzione sociale, che nel loro negozio giunge solamente attraverso le note delle canzoni di Mina e Patty Pravo, arriva all’improvviso un nipote sconosciuto, giovane, esagitato, bisognoso di aiuto ma soprattutto bello e sfacciato come l’incoscienza dei suoi vent’anni. Palpitano i cuori e si smuovono equilibri e ormoni, la gara per attirarsi le attenzioni del bel Remo è aperta, tra i due fratelli è battaglia di regali e attenzioni del quale il nuovo arrivato copiosamente approfitta, fino a rivelare un aspetto di sé che costringerà Agostino e Teresa ad azioni inaspettate.

“Autobiografia erotica” di Domenico Starnone, uno spettacolo di Andrea De Rosa, la recensione

AUTOBIOGRAFIA EROTICA
di Domenico Starnone

con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio
regia Andrea De Rosa
produzione Cardellino srl
foto di Lorenzo Dogana

In Scena all’Off/Off Theatre di Roma fino al 27 maggio

Voto: 7 su 10

Domenico Starnone adatta per il teatro il suo romanzo del 2011 “Autobiografia erotica di Aristide Gambía”, affidandone la regia ad Andrea De Rosa e la caratterizzazione dei personaggi a Pier Giorgio Bellocchio e Vanessa Scalera. Se il libro dal quale questa pièce è tratta raccontava la vita erotica di un editore cinquattottenne, nel corso del dialogo con un’ex amante, alla quale raccontava le sue passate esperienze sessuali, la rappresentazione teatrale che ne nasce ha, invece, un fulcro fortissimo nella sua protagonista femminile, poiché il personaggio di Mariella è il centro fondante degli accadimenti e della narrazione che ne consegue.

“L’amore per le cose assenti”, uno spettacolo scritto e diretto da Luciano Melchionna, la recensione

L’AMORE PER LE COSE ASSENTI
scritto e diretto da Luciano Melchionna

con Giandomenico Cupaiuolo e Valeria Panepinto
e con la partecipazione di H.E.R.
Scene Roberto Crea
Costumi Milla
Musiche Originali STAG
Assistente alla Regia Sara Esposito
Una produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

In scena all’OFF/OFF Theatre dal 25 al 29 aprile

Voto: 7 su 10

Un lui qualunque, una lei qualunque, sul palco, a dirsi addio. È il giorno del compleanno della donna e il regalo che il marito vuole farle è quello di rompere, definitivamente, le catene che li legano l’uno all’altro. Subito iniziano ad urlare, entrambi, certi delle proprie convinzioni, feriti, arrabbiati, vinti dalla stanchezza e da un rapporto che, negli anni, è cambiato ed ha trasformato, apparentemente in peggio, la vita di due persone un tempo diverse, più fiduciose e illuse da un sentimento beffardo che pare aver ingannato questi futuri ex coniugi.

“Quattro cani per un osso” di John Patrick Shanley, uno spettacolo di John R. Pepper

QUATTRO CANI PER UN OSSO
di John Patrick Shanley

traduzione Leonardo Sbragia / adattamento Enrico Vanzina
con Cristina Cirilli, Paolo Giangrasso, Neva Leoni, Pietro Montandon
Regia John R. Pepper
scene e costumi Mela Dell’Erba – disegno luci e suono Patrick Boggero
con il sostegno della ‘Missione Diplomatica degli Stati Uniti D’America in Italia’
fotografie Gabriele Lentini  – riprese video Alessandro D’Amico

In scena all’Off/Off Theatre di Roma dal 6 al 18 marzo 2018

Voto: 7 su 10

Spezza il cuore assistere a uno spettacolo teatrale quando la platea è vuota. È accaduto giovedì sera all’Off/Off Theatre, forse complice lo sciopero generale che ha catalizzato le ire della città, in barba alla solidarietà femminile per la festa della donna. Ed è questa l’unica attenuante che possiamo riservare al pubblico romano, colpevole di aver snobbato (speriamo solo per una sera) un’occasione a ben vedere rara per i nostri cartelloni teatrali. Sul palco, infatti, va in scena un testo di John Patrick Shanley, autore acclamatissimo della drammaturgia americana contemporanea, vincitore del Premio Pulitzer per Il dubbio, che ha poi personalmente tradotto per il grande schermo con le interpretazioni di Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman, e artefice di una sceneggiatura da Oscar come quella della memorabile commedia di Norman Jewison Stregata dalla luna con Cher.

“DI-VI-NA – Per vocazione Star”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Riccardo Castagnari, la recensione

Presentato da R.C. e Xenia

DI-VI-NA – Per vocazione Star
di e con Riccardo Castagnari

accompagnato da Andrea Calvani al pianoforte
Assistente Costumi Francesco De Marco
Luci Luca Capparucci
Assistente Regia Adriana Alben
Regia di Riccardo Castagnari

In scena all’Off/Off Theatre di Roma fino al 4 febbraio

Voto: 7½ su 10

Le parolacce bisogna saperle dire, non è cosa da tutti. Ce ne offre un variopinto florilegio Riccardo Castagnari, o meglio DI-VI-NA, la sua ultima creazione. Sono passati i tempi delle crasi romantiche tra principe e regina: in scena ora c’è una figura metà donna metà bestia, sorella minore di Marlene D. e drag queen ritardataria che si diverte a fare la sciantosa da tabarin e a sfoggiare sgargianti parrucche e mirabolanti costumi. Arriva con tutta l’intenzione di farsi notare, col suo baschetto e una vaporosa pelliccia di frange, dà la colpa ai mezzi pubblici per l’affanno e, rivolgendosi perentoriamente a una signora in prima fila, inizia un amabile sproloquio sulla propria accidentata esistenza fatta di ferite famigliari, amori ormai perduti, sesso prezzolato e arte scenica.

“L’effetto che fa”, uno spettacolo scritto e diretto da Giovanni Franci, la recensione

DIR International Film SRL presenta
L’EFFETTO CHE FA
scritto e diretto da Giovanni Franci
con Valerio Di Benedetto (Manuel Foffo), Riccardo Pieretti (Luca Varanie Fabio Vasco (Marco Prato)
voce off Alessia Innocenti
cantante Mike Lupone
ph/elaborazioni digitali Marco Aquilanti
assistente Fabio Del Frate

In scena fino all’8 novembre all’Off/Off Theatre di Roma

Voto: 7 su 10

Uno spettacolo che ha generato discussioni e destato scalpore già dal suo annuncio, qualche mese fa, nel cartellone del nenonato spazio teatrale dell’Off/Off Theatre, nel cuore di Via Giulia. Se ne capiscono bene le ragioni, ma non il pruriginoso accanimento che ha fatto strillare i più a un’operazione biecamente speculativa su uno dei più agghiaccianti casi criminali della recente cronaca italiana, quello dell’omicidio Varani, che ha sconvolto l’opinione pubblica (con strascichi di insopportabile ipocrisia a livello mediale) e squarciato una ferita indelebile nella comunità gay romana. Lontanissimo da facili intenti commerciali, Giovanni Franci ha invece scritto e diretto uno spettacolo di grande intensità emotiva, che trascina lo spettatore in un’angosciosa riflessione sul vuoto sociale e affettivo di questi nostri tristi tempi.