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“Jukai – La foresta dei suicidi”, un film di Jason Zada, la recensione

Jukai – La foresta dei suicidi (The Forest, Usa, 2016) di Jason Zada con Natalie Dormer, Taylor Kinney, Eoin Macken, Stephanie Vogt, Yukiyoshi Ozawa

Sceneggiatura di Nick Antosca, Sarah Cornwell, Ben Ketai

Horror, 1h 33′, Midnight Factory/Koch Media, in uscita il 28 settembre 2017

Voto: 3 su 10

Ai piedi del Monte Fuji, in Giappone, c’è una foresta che si estende per oltre 3000 ettari, composta da una vegetazione fittissima di alberi e arbusti che, con la loro altezza, frenano il corso dei venti e attutiscono i rumori esterni: è Aokigahara, conosciuta anche con il termine giapponese Jukai (letteralmente, mare di alberi), un luogo tristemente noto per essere l’ultima meta scelta dai suicidi, che qui arrivano da ogni parte del mondo per porre fine alla loro vita. Già il regista Gus Van Sant se ne era servito, nel 2015, per ambientarvi il suo melodramma new age The See of Trees (in italia La foresta dei sogni), ma l’occasione per sfruttarla come location “di paura” era troppo ghiotta per poter sfuggire a una mente più furba. Ed ecco che, meno di un anno dopo, è uscito questo The Forest dell’esordiente Jason Zada, che arriva nelle nostre sale solo ora, con il titolo Jukai – La foresta dei suicidi, grazie alla ricerca certosina che fa del genere l’accorta distribuzione Midnight Factory.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2”, fine dei giochi con tedio

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2 (Hunger Games – Mockingjay: part 2, Usa, 2015) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Willow Shields, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, Suzanne Collins, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 16′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 19 novembre 2015

Voto: 4 su 10

Basta! Si chiude al peggio la saga degli Hunger Games, una delle più sprecate e illusorie della storia del cinema fantasy recente. Per questo quarto capitolo finale è persino intervenuta l’autrice dei romanzi Suzanne Collins per provare a metterci una pezza in sede di sceneggiatura, ma è stato tutto inutile. Si conferma scellerata l’usanza di trinciare in due l’ultimo volume della trilogia, col risultato di rendere insipide ben due narrazioni per un totale di quasi cinque ore di spettacolo: neppure il fan più sfegatato delle disavventure dell’indomita Katniss Everdeen (la sempre più svogliata Lawrence) per liberare Panem riuscirebbe a non schiacciare un pisolino.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1”, in attesa dei giochi finali

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1 (The Hunger Games – Mockingjay: part 1, Usa, 2014) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizaqbeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Toby Jones, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 03′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 20 novembre 2014

Voto: 5 su 10

Hunger Games senza Hunger Games. O di come una saga partita con i migliori auspici stia affondando nel mare del profitto. Non è la prima volta che l’ultimo romanzo di una collana di best seller viene troncato in due nella trasposizione cinematografica a solo scopo di lucro: aprì l’usanza Harry Potter e i doni della morte, uscendone miracolosamente illeso, mentre fu imbarazzante l’esito di Breacking Dawn, capitolo finale di Twilight riadattato in due film davvero funesti. Tira un po’ la stessa aria in questo Canto della rivolta: parte 1, che è solo l’introduzione alla fase terminale dell’ultimo libro della saga young adult di Suzanne Collins, sdoppiato dalla casa di produzione Lionsgate unicamente per far cassa, al netto di una narrazione che non regge oltre due ore di spettacolo.

“The Counselor – Il procuratore”, delusione Scott-McCarthy, un film inerte

The Counselor – Il procuratore (The Counselor, Usa, 2013) di Ridley Scott, con Michael Fassbender, Cameron Diaz, Javier Bardem, Penèlope Cruz, Rozie Perez, Rubén Blades, Bruno Ganz, Natalie Dormer, Edgar Ramirez, Goran Visnjic, Dean Norris

Soggetto e sceneggiatura di Cormac McCarthy

Thriller, 1h 57′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 16 gennaio 2014

Voto: 4½ su 10

Spiazzante, ma in negativo. Tra cast, regia e autore della sceneggiatura c’era di che far tremare le pareti dell’inferno, e invece The Counselor segna la prima vera delusione dell’anno tra i titoli più attesi. Le intenzioni del film, qualora esistessero, sono rimaste ben chiuse nella mente dell’ottantenne Cormac McCarthy, firma d’eccezione (dai suoi romanzi sono nate pellicole come Non è un paese per vecchi e The Road) di uno script incredibilmente verboso e inconsistente, fitto di simbolismi e ridicole perle di saggezza che non si sposano mai a una linearità drammatica.