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Venezia74 – Concorso: “La forma dell’acqua – The Shape of Water”, un film di Guillermo del Toro, la recensione

La forma dell’acqua – The Shape of Water (The Shape of Water, Usa, 2017) di Guillermo del Toro con Sally Hawkins, Richard Jenkins, Octavia Spencer, Michael Shannon, Doug Jones, Michael Stuhlbarg, Lauren Lee Smith

Sceneggiatura di Guillermo del Toro, Vanessa Taylor

Fantasy, 2h 03′, 20th Century Fox, in uscita il 14 febbraio 2018

Voto: 8½ su 10

Il nostro grande Francesco Rosi diceva che l’unico antidoto al cinismo è la speranza; per il regista messicano Guillermo del Toro, invece, la sola via possibile è quella della fiaba, un tipo di racconto nato per sconfiggere le avversità, proprio quando la speranza sembrava ormai perduta. La forma dell’acqua, l’ultimo film dell’autore di Hellboy, nasce da questa filosofia e celebra, sulle ali di un romanticismo tanto sfacciato quanto trascinante, l’amore come forza “più gentile e potente dell’universo”, libero e senza forma fino a quando non fluisce nel soggetto al quale è destinato, al pari dell’acqua. Fa piacere, quindi, constatare il cuore di panna di del Toro, reduce dal parziale fallimento dell’horror gotico Crimson Peak e ora curiosamente a suo agio nei luoghi di una struggente fiaba sentimentale dove, riecheggiando al Mostro della laguna nera di Jack Arnold, a trionfare è soprattutto un’orgogliosa diversità.

“Loving”, un film di Jeff Nichols, la recensione

Loving (id, Usa/Gran Bretagna, 2016) di Jeff Nichols con Ruth Negga, Joel Edgerton, Marton Csokas, Nick Kroll, Terri Abney, Alano Miller, Jon Bass, Michael Shannon

Sceneggiatura di Jeff Nichols, parzialmente basata sul documentario The Loving story di Nancy Buirsky

Drammatico, 2h 03’, Cinema di Valerio De Paolis, in uscita il 16 marzo 2017

Voto: 7½ su 10

Richard e Mildred si sposarono il 2 giugno del 1958, entrambi giovanissimi: 25 anni lui, 19 lei, già in attesa del primo figlio. A poco più di un mese di distanza da quelle nozze, lo sceriffo del distretto di Central Point avrebbe fatto irruzione nell’abitazione privata dei coniugi Loving per coglierli in flagranza di reato: dividevano lo stesso letto ed erano quindi rei, per le leggi dello Stato, di aver violato le normative razziali che vietavano i matrimoni misti.

“Animali notturni”, un film di Tom Ford, la recensione

Animali notturni (Nocturnal animals, Usa, 2016) di Tom Ford con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Aaron Taylor-Jonhson, Isla Fisher, Karl Glusman, Armie Hammer, Laura Linney, Michael Sheen, Andrea Riseborought, Ellie Bamber, Jena Malone, Rob Aramayo

Sceneggiatura di Tom Ford, dal romanzo “Tony e Susan” di Austin Wright (ed. Adelphi)

Drammatico, 1h 56’, Universal Pictures International Italy, in uscita il 17 novembre 2016

Voto: 7½ su 10

Complesso, più che complicato. E non (o non solo) perché la storia si sviluppa su ben tre livelli narrativi. È Animali notturni, Leone d’Argento a Venezia 73, attesissima seconda regia dello stilista ultra glamour Tom Ford dopo l’apprezzato A single man, trasposizione del romanzo di Austin Wright “Tony e Susan”. Perché complesso? Perché temi e riflessioni che il film suggerisce non vengono tanto dall’immediato dei fatti raccontati, quanto piuttosto dallo scontro che essi provocano nella vita dei personaggi, nel loro passato e, probabilmente, in un futuro di cupio dissolvi.

“Elvis & Nixon”, commedia biografica discontinua con due grandi attori

Elvis & Nixon (id, Usa, 2016) di Liza Johnson con Michael Shannon, Kevin Spacey, Alex Pettyfer, Johnny Knoxville, Evan Peters, Colin Hanks, Sky Ferreira, Ashley Benson, Tracy Letts, Tate Donovan

Sceneggiatura di Joey Sagal, Hanala Sagal, Cary Elwes

Biografico, 1h 28’, Videa, in uscita il 22 settembre 2016

Voto: 6 su 10

Il 21 dicembre del 1970, il re del rock Elvis Presley riuscì a farsi ricevere dall’allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon alla Casa Bianca. Motivo dell’incontro resta ancora un mistero, ma il faccia a faccia farà leggenda. Uniche testimonianze restano una fotografia scattata a suggellare il fatto, e la lettera che Elvis scrisse per portare a termine la sua missione, che iniziava più o meno così: “Caro Signor Presidente, innanzitutto vorrei presentarmi, sono Elvis Presley, l’ammiro, ho molto rispetto per la sua carica e vorrei diventare un agente del governo sotto copertura!”.

“Tutto può accadere a Broadway”, Peter Bogdanovich e l’amore per il cinema

Tutto può accadere a Broadway (She’s Funny That Way, Usa, 2014) di Peter Bogdanovich con Owen Wilson, Imogen Poots, Jennifer Aniston, Kathryn Hahn, Will Forte, Rhys Ifans, Lucy Punch, Austin Pendleton, George Morfogen, Cybill Shepherd, Richard Lewis, Debi Mazar, Jennifer Esposito, Sydney Lucas, Illeana Douglas, Joanna Lumley, Tatum O’Neil, Michael Shannon, Colleen Camp, Quentin Tarantino, Jake Hoffman

Sceneggiatura di Peter Bogdanovich e Louise Stratten

Commedia, 1h 33′, 01 Distribution, in uscita il 29 ottobre 2015

Voto D’Errico: 9 su 10

Voto Ozza: 7 su 10

Il grandissimo ritorno di un maestro indiscusso della commedia americana. Peter Bogdanovich, prima ancora di aver raccontato le meraviglie e le malinconie del cinema, in capolavori assoluti come Ma papà ti manda sola?, Paper Moon e L’ultimo spettacolo, aveva realizzato una serie di irrinunciabili conversazioni (poi raccolte in preziosi volumi che tutti i cinefili dovrebbero acquistare) con i più grandi registi e interpreti del panorma cinematografico mondiale. Da quell’esperienza, oltre che dall’amore sterminato verso il genere sofisticato, attinge ora per Tutto può accadere a Broadway (She’s Funny That Way in originale), ottovolante scatenato di equivoci che inizia con una giornalista che intervista un’attricetta romantica e termina con un esilarante e sorprendente riconoscenza verso i nuovi talenti della settima arte. Fosse anche solo per questa magnifica testimonianza di modestia, il film andrebbe tramandato ai posteri in eterno.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Freeheld” di Peter Sollett

Freeheld (id, Usa, 2015) di Peter Sollett con Julianne Moore, Ellen Page, Michael Shannon, Steve Carell, Luke Grimes, Josh Charles, Dennis Boutsikaris, Stink Fisher

Sceneggiatura di Ron Nyswaner, basato sul cortometraggio documentario “Freeheld” di Cynthia Wade

Drammatico, 1h 43′, Videa, in uscita il 5 novembre 2015

Voto: 6 su 10

Era uno dei film più attesi della stagione, dopo la presentazione al Festival di Toronto e, soprattutto, a seguito della storica sentenza della Corte Suprema del 26 giugno scorso, che ha allargato il diritto di matrimonio a tutte le coppie omosessuali americane. A conti fatti, però, resta solo la nobile causa in Freeheld di Peter Sollett (Nick & Nora – Tutto accade in una notte), ispirato al cortometraggio premio Oscar di Cynthia Wade del 2007 e sceneggiato dall’autore di Philadelphia e Il velo dipinto Ron Nyswaner.

“The Iceman”, magnifici Shannon e Ryder nel cupo noir di Vromen

The Iceman (id, Usa, 2012) di Ariel Vromen con Michael Shannon, Winona Ryder, Chris Evans, Ray Liotta, James Franco, David Schwimmer, Stephen Dorff

Sceneggiatura di Morgan Land e Ariel Vromen dal romanzo “The Iceman. The True Story of a Cold Blooded Killer” di Anthony Bruno

Noir, 1h 42′, Barter Distribuzione, in uscita il 5 febbraio 2015

Voto: 8 su 10

Esce finalmente in sala, dopo tre anni d’attesa dall’applaudita presentazione fuori concorso alla 69esima edizione del Festival di Venezia, il cupo noir The Iceman, diretto dal regista di origini israeliane Ariel Vromen. Tratto dal romanzo di Anthony Bruno “The Iceman: the true story of a cold blooded killer”, il film porta in scena la storia vera di Richard Kuklinski (Michael Shannon), assassino su commissione che, tra il 1948 e il 1986, si rese responsabile della morte violenta di oltre un centinaio di persone.

Venezia71, le minirecensioni: “She’s Funny That Way”, “99 Homes”, “Ghesseha”, “Anime nere”

She’s Funny That Way – Usa, 2014 di Peter Bogdanovich con Imogen Poots, Owen Wilson, Jennifer Aniston, Rhys Ifans, Will Forte, Kathryn Hahn, Michael Shannon, Lucy Punch, Austin Pendleton, Cybill Sheperd, Tatum O’Neal, Richard Lewis – FUORI CONCORSO

Il grandissimo ritorno di un maestro indiscusso della commedia americana è un ottovolante del genere e dell’intera storia del cinema. Squillo fantasiosa col sogno della recitazione approda a Broadway: non sa che il regista dello spettacolo è un suo cliente benefattore e che l’autore è il marito della sua analista. Divertimento di altissima classe in una scrittura che celebra gli anni d’oro della screwball comedy. Un vero spettacolo di tempi comici perfetti e personaggi indimenticabili, ma anche un commovente omaggio alla Hollywood classica come fabbrica dei sogni. Peter, ci sei mancato! Voto: 9

“Mud”, Nichols e il ricordo di un’estate che aiuta a crescere

Mud (id, Usa, 2012) di Jeff Nichols con Matthew McConaughey, Tye Sheridan, Reese Witherspoon, Michael Shannon, Sarah Paulson, Sam Shepard, Jacob Lofland, Joe Don Baker, Ray McKinnon, Paul Sparks, Bonnie Sturdivant

Sceneggiatura di Jeff Nichols

Drammatico, 2h 12′, Movies Inspired, in uscita il 28 agosto 2014

Voto: 7 su 10

In concorso a Cannes, nell’anno di Amour di Michael Haneke e Reality di Matteo Garrone, Mud fu tra i titoli più inosservati. Troppo tradizionale e rassicurante per una kermesse abituata a ben altra audacia. Arriva solo ora in sala, a oltre due anni di distanza da quella presentazione, sulla scorta del meritato successo di Matthew McConaughey, premio Oscar per Dallas Buyers Club e protagonista della serie tv cult True Detective, e grazie all’oculata distribuzione targata Movies Inspired. 

“L’uomo d’acciaio”: il reboot di Superman non convince

L’UOMO D’ACCIAIO (Man of steel, USA, 2012) regia di Zack Snyder, con Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Russell Crowe

Soggetto di David S. Goyer e Christopher Nolan
Sceneggiatura di David S. Goyer

Fantascienza, Azione, Fantasy, 2h e 23′, Produzione Syncopy, Distribuzione Warner Bros.Pictures Italia
in sala dal 20 giugno 2013

Voto Ozza: 4 su 10
Voto Di Giacomantonio: 3 su 10

Destava molta curiosità questo reboot di Superman, sia perché firmato da grandi nomi (Nolan, Goyer, un cast promettente), che perché ci si domandava scettici: a che serve il “rilancio” di un film meraviglioso come quello firmato da Richard Donner nel lontano 1978 con il grande Reeve? Criticalminds ha partecipato all’anteprima della Warner Italia, scegliendo la proiezione in 2D perché il regista Snyder lo ha pensato e concepito così, e solo successivamente è stato convertito in 3D, per rispondere a una esigenza di mercato che lega fantomaticamente il successo agli scomodi occhialini. Il verdetto? Catastrofico, più delle disavventure che subisce il nostro eroe.