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“Il filo nascosto”, un film di Paul Thomas Anderson, la recensione

Il filo nascosto (Phantom Thread, Usa, 2017) di Paul Thomas Anderson con Daniel Day Lewis, Vicky Krieps, Lesley Manville, Sue Clark, Joan Brown, Brian Gleeson, Harriet Leitch, Dinah Nicholson, Julie Duck, Maryanne Frost, Elli Banks, Camilla Rutherford

Sceneggiatura di Paul Thomas Anderson

Drammatico, 2h 10′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 22 febbraio 2018

Voto: 8½ su 10

L’ottavo film di Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto, non è solo tra le opere più profonde ed eleganti della produzione americana degli ultimi anni, ma rappresenta anche il commiato di un grande attore come Daniel Day Lewis che, all’età di 60 anni e dopo una carriera invidiabile che l’ha visto trionfare per ben tre volte agli Oscar come miglior attore della stagione, ha deciso di ritirarsi a vita privata e chiudere la sua storia d’amore con la recitazione, prima che il cinema diventi troppo piccolo per contenerne il talento. Il regista di Magnolia gli regala l’ultima occasione per un’interpretazione sontuosa e al contempo incantevole, esaltata dalla pellicola in 35 mm e dall’importanza di un discorso comune con il suo autore che, abbandonati i deliri noir psichedelici di Inherent Vice, ritrova quel filo poetico tra desiderio, appartenenza e dipendenza che legava i precedenti The Master e Il Petroliere.

“Appuntamento al parco”, un film di Joel Hopkins, la recensione

Appuntamento al parco (Hampstead, GB, 2017) di Joel Hopkins con Diane Keaton, Brendan Gleeson, Lesley Manville, James Norton, Simon Callow, Jason Watkins

Sceneggiatura di Robert Festinger

Sentimentale, 1h 42′, BiM Distribuzione, in sala dal 14 settembre 2017

Voto: 6 su 10

Cinema che non fa male a nessuno, edulcorato nei temi e confortevole nelle dinamiche, animato da due grandi attori e inserito in una cornice bucolica che si scontra con lo strapotere edilizio: è Appuntamento al parco di Joel Hopkins, una commediola sentimentale lieve e riposante, classico feel good movie da guardare al tepore del camino, con il plaid sulle gambe e una tazza di tisana calda in mano. Per adesso è da gustarsi nelle climatizzate sale cinematografiche di metà settembre, ed è un privilegio che un piccolo film senile come questo abbia potuto godere del buio dei teatri italici, di certo poco abituati a dare spazio a prodotti simili.

“Maleficent”: Disney rivaluta o rinnega il suo cattivo per eccellenza?

Maleficent (id, USA 2014) di Robert Stromberg, con Angelina Jolie, Elle Fanning, Sam Riley, Sharlto Copley, Juno Temple, Lesley Manville, Imelda Staunton, Brenton Thwaites, Miranda Richardson, India Eisley, Marama Corlett, Peter Capaldi, Toby Regbo, Kenneth Cranham

Sceneggiatura: Linda Woolverton, Paul Dini

Fantasy/Avventura, 1h e 36’, Walt Disney Pictures, in uscita il 28 maggio 2014

Voto Ozza: 6½ su 10
Voto D’Errico: 5½ su 10

Provate ad andare al cinema pensando che Maleficent non sia un film collegato al cartoon La bella addormentata nel bosco di Disney e al suo magnifico e cattivissimo personaggio antagonista, Malefica. Scoprirete un film a metà fra una fiaba, una parodia e un fantasy niente male, che coinvolge e diverte. Il regista, Robert Stromberg, è al suo esordio, ha preso il progetto in mano dopo una serie di colleghi che vi hanno rinunciato – gettando la spugna e rallentando di parecchio la lavorazione – viene dal mondo della scenografia e si vede: curatissimo nei dettagli, con rimandi estetici ad Avatar (per il quale vinse il suo secondo Oscar, il primo arrivò con Alice in Wonderland, altra produzione Disney con qualche licenza di troppo), dove il mondo che circonda i protagonisti diventa parte integrante della storia.