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Venezia75 – Concorso: “Il primo uomo – First Man”, un film di Damien Chazelle, la recensione

Il primo uomo – First Man (First Man, Usa, 2018) di Damien Chazelle con Ryan Gosling, Jason Clarke, Claire Foy, Kyle Chandler, Corey Stoll, Ciaran Hinds, Christopher Abbott, Patrick Fugit, Lukas Haas, Olivia Hamilton

Sceneggiatura di Josh Singer dal romanzo “First Man: The Life of Neil A. Armstrong” di James R. Hansen

Biografico, 2h 15′, Universal Pictures

Voto: 7½ su 10

Un piccolo passo per un uomo, un balzo enorme per l’umanità. Quell’uomo era Neil Armstrong, che il 24 luglio del 1969 effettuò il primo allunaggio della storia all’interno della missione Apollo 11 della NASA. Uno dei più grandi sogni del popolo americano, non solo per la sfida governativa mai apertamente dichiatarata con lo strapotere sovietico, ma soprattutto perchè avrebbe tradotto in atto compiuto la fantasia libertaria di John Fitzgerald Kennedy, prende vita sul grande schermo tra le mani di un regista appena trentatreenne, Damien Chazelle, che aveva già cantato, letteralmente, la bellezza delle illusioni e la follia degli obiettivi impossibili nel suo precedente e celebratissimo La La Land. Proprio con quel film inaugurò il concorso della Mostra del Cinema di Venezia solo due anni fa, stregando la stagione cinematografica; ritorna ora ad aprire la kermesse con First Man, un’opera che ne conferma il talento visivo e una rara capacità di riportare in vita gli stilemi più puri del cinema classico americano.

RomaFF11 – Selezione Ufficiale: “Manchester by the Sea”, un film di Kenneth Lonergan

Manchester by the Sea (id, Usa, 2016) di Kenneth Lonergan con Casey Affleck, Lucas Hedges, Michelle Williams, Kyle Chandler, Gratchen Mol, Matthew Broderick, Kara Hayward, Heather Burns, Josh Hamilton

Sceneggiatura di Kenneth Lonergan

Drammatico, 2h 16’, Universal Pictures International Italy, in uscita il 1° dicembre 2016

Voto: 6½ su 10

Drammone luttuoso, già apprezzato al Sundance Film Festival e, con buone probabilità, in profumo di Oscar, specie per quel che riguarda il suo attore principale, un Casey Affleck nell’interpretazione della vita. È Manchester by the Sea, scritto e diretto da quel Kenneth Lonergan che, nel 1999, si rese artefice del caso cinematografico dell’anno, l’indipendente Conta su di me, e che come sceneggiatore ha firmato copioni di successo come Terapia e pallottole e Gangs of New York.

“Carol”, abbagliante e struggente il mélo di Haynes con la diva Blanchett

Carol (id, Usa/GB, 2015) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Sarah Poulson, Jake Lacy, Cory Michael Smith

Sceneggiatura di Phyllis Nagy, dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 58′, Lucky Red, in uscita il 5 gennaio 2016

Voto: 9 su 10

Quando, nel 1952, l’allora trentenne Patricia Highsmith si apprestava a pubblicare un romanzo semi autobiografico, l’omofobia era talmente radicata nella società americana che l’autrice, oltre a firmarsi sotto lo pseudonimo di Claire Morgan, dovette ripensare al titolo della sua opera, dal potenzialmente allusivo “Carol” al più generico “The Price of Salt”. Riedizioni successive ristabilirono il volere iniziale della celebre giallista americana, qui a una rara incursione nel genere sentimentale e all’indomani dell’esordio con “Stranger on a Train” (che sarà, di lì a poco, alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock), che nel suo libro raccontava una storia d’amore lesbico tra un’elegante signora dell’upper class e una modesta commessa.

RomaFF10. Sezione Incontri: “Carol” di Todd Haynes

Carol (id, Usa/GB, 2015) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Sarah Poulson, Jake Lacy, Cory Michael Smith

Sceneggiatura di Phyllis Nagy, dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 58′, Lucky Red, in uscita l’11 febbraio 2016

Voto: 9 su 10

Quando, nel 1952, l’allora trentenne Patricia Highsmith si apprestava a pubblicare un romanzo semi autobiografico, l’omofobia era talmente radicata nella società americana che l’autrice, oltre a firmarsi sotto lo pseudonimo di Claire Morgan, dovette ripensare al titolo della sua opera, dal potenzialmente allusivo “Carol” al più generico “The Price of Salt”. Riedizioni successive ristabilirono il volere iniziale della celebre giallista americana, qui a una rara incursione nel genere sentimentale e all’indomani dell’esordio con “Stranger on a Train” (che sarà, di lì a poco, alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock), che nel suo libro raccontava una storia d’amore lesbico tra un’elegante signora dell’upper class e una modesta commessa.

“The Wolf of Wall Street”, mirabolante Scorsese con un grande DiCaprio

The Wolf of Wall Street (id, Usa, 2013) di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Jean Dujardin, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Bernthal, Jon Favreau, Joanna Lumley, Cristin Milioti, Christine Ebersole, Brian Sacca, Shea Whingham

Sceneggiatura di Terence Winter, dall’autobiografia “Il lupo di Wall Street” di Jordan Belfort (ed. BUR Rizzoli)

Commedia, 2h 58′, 01 Distribution, in uscita il 23 gennaio 2014

Voto: 9 su 10

Bentornato Martin! E bentornata, lurida Wall Street. Solo il regista di Casinò poteva riscattare decenni di noiose morali cinematografiche ai danni dell’infernale gota finanziario mondiale, bamboleggiato in un classico dello yuppismo rampante di Oliver Stone (Wall Street, appunto, con quel diavolo da rotocalco a nome Gordon Gekko pronto ad assurgere a icona d’epoca e a regalare un Oscar a Michael Douglas) e in un suo pessimo sequel, nonché in dozzine di parabole, verbose e ammonitrici, atte a scongiurare l’incauto spettatore da ogni possibile investimento in borsa. 

“Zero Dark Thirty”, cinema politico che si fa metafora di un paese

Zero Dark Thirty (id, Usa, 2012) di Kathryn Bigelow con Jessica Chastain, Jason Clarke, Joel Edgerton, Jennifer Ehle, Kyle Chandler, Mark Strong, James Gandolfini

Sceneggiatura di Mark Boal

Drammatico, 2h 35’, Universal Pictures International Italia, in uscita il 7 febbraio 2013

Voto: 8 su 10

Il film definitivo di un’autrice temeraria e perennemente discussa? Dopo aver conquistato l’Academy nel 2010 con The Hurt Locker (più per voglia di far spettacolo degli organizzatori della cerimonia, nell’anno in cui l’ex marito James Cameron gareggiava con il colosso Avatar), Kathryn Bigelow porta in scena la caccia all’uomo che ha catalizzato l’attenzione mondiale, politica e popolare, nella storia degli ultimi anni.