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“Wild”, Witherspoon on the road in solitaria per ritrovare sé stessa

Wild (id, Usa, 2014) di Jean-Marc Vallée con Reese Witherspoon, Laura Dern, Thomas Sadoski, Gaby Hoffmann, Michiel Huisman, Kevin Rankin, Brian Van Holt

Sceneggiatura di Nick Hornby, dall’autobiografia “Wild: From Lost To Found On The Pacific Crest Trail” di Cheryl Strayed

Drammatico, 1h 59′, 20thCentury Fox Italia, in uscita il 2 aprile 2015

Voto: 6½ su 10

Il viaggio per ritrovare sé stessi è uno dei temi portanti della cultura americana. Wild, del regista canadese Jean-Marc Vallée, ne è un perfetto esponente. Tratto dall’autobiografia di Cheryl Strayed, racconta la storia di una giovane donna (Witherspoon) che, in seguito alla repentina morte della madre (Dern) per un tumore e alla successiva discesa agli inferi per elaborare il lutto, decide di intraprendere un’avventura in solitaria, senza nessuna particolare preparazione fisica, il Pacific Crest Trail, un percorso di più di 1.600 chilometri lungo la costa del Pacifico, dal punto più a sud della California fino a quello più a nord dell’Oregon.

“Dallas Buyers Club”, lacrime e rabbia con un grande McConaughey

Dallas Buyers Club (id, Usa, 2013) di Jean-Marc Vallée, con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Steve Zahn, Denis O’Hare, Dallas Roberts, Griffin Dunne, Kevin Rankin

Sceneggiatura di Craig  Borten, Melisa  Wallack

Drammatico, 1h 57′, Good Films, in uscita il 30 gennaio 2014

Voto: 8½ su 10

Una sceneggiatura scomoda, rifiutata ben 137 volte nel giro di quasi vent’anni, è diventata ora un film applaudito e premiato in mezzo mondo (non ultimo, anche al Festival di Roma, dove era in concorso). E c’è da scommettere sulle potenzialità indiscusse di Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée (C.R.A.Z.Y.) ai prossimi Oscar, dove è in corsa per sei importanti statuette. Il merito della riuscita di un progetto tanto rischioso, e soprattutto dell’attenzione globale che il film sta riscuotendo, è per la gran parte dovuto all’impegno inesauribile del suo interprete principale, un sorprendente Matthew McConaughey, anima vitale non solo della storia ma prima ancora della genesi dell’opera, fortissimamente rincorsa e voluta ad ogni costo.