Tag Archives: Julia Roberts

“Ben is Back”, un film di Peter Hedges, la recensione

Ben is Back (id, Usa, 2018) di Peter Hedges con Julia Roberts, Lucas Hedges, Courtney B. Vance, Kathryn Newton

Sceneggiatura di Peter Hedges

Drammatico, 1h 43’, Notorious Pictures, in uscita il 20 dicembre 2018

Voto: 6½ su 10

Un altro film sulla tossicodipendenza, un altro film che sceglie una strada alternativa per raccontarla. A differenza dell’approccio più marcatamente emotivo dell’analogo Beautiful Boy, in Ben is Back è evidente un’attenzione al particolare, complice una narrazione che si consuma nell’arco di un giorno e una notte, che conferma la sensibilità di scrittura dello sceneggiatore e regista indipendente Peter Hedges. Ed ancora una volta irrompe sullo schermo lo scontro straziante tra un genitore che trova forza esclusivamente in un amore incrollabile, e un figlio problematico, incapace ormai di sentirsi parte di un nucleo famigliare che sente di aver irreparabilmente deluso. I due contendenti in questa partita senza armi sono interpretati da una superba Julia Roberts e da un misuratissimo Lucas Hedges, figlio a sua volta del regista.

“Wonder”, un film di Stephen Chbosky, la recensione

Wonder (id, Usa, 2017) di Stephen Chbosky con Jacob Tremblay, Julia Roberts, Owen Wilson, Mandy Patinkin, Izabela Vidovic, Noah Jupe, Sonia Braga, Danielle Rose Russell

Sceneggiatura di Stephen Chbosky, Steve Conrad, Jack Thorne dal romanzo omonimo di R.J. Palacio (ed. Giunti)

Drammatico, 1h 53′, 01 Distribution, in sala dal 21 dicembre 2017

Voto: 6½ su 10

Uno dei massimi grattacapi degli insegnanti scolastici è la ricerca dei film giusti da somministrare come proposta di riflessione ai propri studenti. Tra le tematiche predilette per orientare tale incombenza c’è indubbiamente la diversità, sia essa intesa come menomazione fisica o in termini di minoranza etnica, meglio ancora se la condizione è vissuta da un ragazzino in una fascia d’età tra la tarda infanzia e l’adolescenza, così da poter inglobare nel dibattito anche il problema del bullismo. E allora, cosa proporre agli occhi distratti degli alunni? Capolavori con l’enorme limite del bianco e nero come Anna dei miracoli, Il buio oltre la siepe e The elephant man otterrebbero solo un frustrante effetto boomerang, un grazioso filmetto datato come La mia guardia del corpo passerebbe come acqua fresca senza lasciare traccia, e dello splendido Dietro la maschera di Peter Bogdanovich ricorderebbero solo lo spaventoso make up che ricopre il volto di Eric Stoltz, fermandosi a ridacchiare di tanto in tanto a causa delle canne che fuma la grintosa mamma Cher.

RomaFF12: “Detroit” di Kathryn Bigelow tra i film in programma

Il nuovo attesissimo film di Kathryn Bigelow, Detroit, sarà presentato alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (26 ottobre – 5 novembre 2017). Lo ha annunciato oggi il direttore artistico Antonio Monda, d’intesa con la presidente della Fondazione Cinema per Roma, Piera Detassis.

La regista di Point Break e Strange Days, prima e unica donna ad ottenere il premio Oscar® per la miglior regia con The Hurt Locker, torna dietro la macchina da presa, a cinque anni dall’uscita di Zero Dark Thirty, per firmare un’opera di straordinaria intensità: Detroit rievoca infatti uno dei più tragici e sanguinosi episodi della storia statunitense, la sommossa che ha attraversato le strade della metropoli americana esattamente cinquant’anni fa, fra il 23 e il 27 luglio 1967.

“Mother’s Day”, un debole film corale per l’addio a Garry Marshall

Mother’s Day (id, Usa, 2016) di Garry Marshall con Jennifer Aniston, Kate Hudson, Jason Sudeikis, Julia Roberts, Britt Robertson, Timothy Olyphant, Jack Whitehall, Hector Elizondo, Shay Mitchell, Margo Martindale, Jon Lovitz, Jennifer Garner

Sceneggiatura di Lily Hollander, Tom Hines, Matthew Walker, Anya Kochoff Romano

Commedia, 1h 58’, 01 Distribution, in uscita il 23 giugno 2016

Voto: 5 su 10

Garry Marshall è morto il 19 luglio scorso. Con lui se n’è andato uno dei padri della migliore serialità americana per famiglie (Happy Days e Mork & Mindy, solo per citare i due esempi più celebri) e un narratore di sentimenti di rara abilità. Fu lui a scoprire Robin Williams, a consacrare Julia Roberts in Pretty Woman e a lanciare un’attrice ora di fama come Anne Hathaway. Da tempo, ormai, la sua produzione languiva assai, impantanata in operazioni commerciali forse redditizie al box office ma del tutto dimenticabili sotto il profilo artistico. Mother’s Day, suo congedo cinematografico, non si discosta dai suoi ultimi lavori, incentrati su una ricorrenza da calendario che diviene pretesto per un racconto corale pieno di buoni sentimenti.

“Money Monster”, impianto classico nel buon thriller di denuncia della Foster

Money Monster – L’altra faccia del denaro (Money Monster, Usa, 2016) di Jodie Foster con George Clooney, Julia Roberts, Jack O’Connell, Dominic West, Giancarlo Esposito, Caitriona Balfe, Christopher Denham

Sceneggiatura di Jamie Linden, Alan DiFiore, Jim Kouf

Thriller, 1h 38’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 12 maggio 2016

Voto: 7 su 10

Anni fa, ai tempi del discutibilissimo Il buio nell’anima, Jodie Foster venne intervistata dalla televisione italiana e, alla domanda su quale fosse il film che preferiva tra quelli interpretati nella sua splendida carriera, l’attrice rispose senza pensarci troppo Taxi Driver, dove vestiva i panni di una prostituta appena quindicenne, perché, disse, è un film classico. Non Sotto accusa o Il silenzio degli innocenti, che le procurarono ben due premi Oscar, ma Taxi Driver, il capolavoro del 1976 diretto da Martin Scorsese. C’è molto cinema degli anni Settanta anche in Money Monster, sua quarta esperienza registica dopo l’incerto Mr. Beaver (2011), un thriller d’impianto tradizionale sul modello scolpito da Sidney Lumet con opere come Quinto potere e Quel pomeriggio di un giorno da cani.

“Il segreto dei suoi occhi”, un remake inutile con tre star a disagio

Il segreto dei suoi occhi (Secret in their Eyes, Usa, 2015) di Billy Ray con Chiwetel Ejiofor, Julia Roberts, Nicole Kidman, Joe Cole, Alfred Molina, Dean Norris, Michael Kelly, Lyndon Smith, Zoe Graham

Sceneggiatura di Billy Ray, dal romanzo “Il segreto dei suoi occhi” di Eduardo Sacheri (ed. BUR)

Thriller, 1h 48′, Good Films, in uscita il 12 novembre 2015

Voto: 4½ su 10

I remake americani dei film non americani, si sa, partono sempre col piede sbagliato, perché c’è dell’evidente arroganza nell’agguantare avidamente successi esteri per riproporli in una confezione patinata con la sola voglia di battere cassa. Troppi ne abbiamo già visti finire direttamente nell’oblio e molti, purtroppo, ancora verranno. Nel caso de Il segreto dei suoi occhi, scritto e diretto da Billy Ray, permaneva il beneficio del dubbio, giacché il regista dell’originale argentino del 2010 Juan José Campanella, già premiato con l’Oscar come miglior film straniero, aveva appoggiato l’operazione con entusiasmo, figurando anche come produttore esecutivo. Eppure, neanche per un solo secondo dei soporiferi 108 minuti di visione si ha mai l’impressione di poter giustificare un rifacimento senza alcuna ragione d’essere.

“I segreti di Osage County”, un dramma famigliare con attori da urlo

I segreti di Osage County (August: Osage County, USA 2013) di John Wells con Meryl Streep, Julia Roberts, Chris Cooper, Ewan McGregor, Margo Martindale, Sam Shepard, Dermot Mulroney, Julianne Nicholson, Juliette Lewis, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Misty Upham, Will Coffey

Sceneggiatura di Tracy Letts , dall’omonimo dramma teatrale vincitore del Premio Pulitzer 2008

Drammatico, 1h e 59’, Bim Distribuzione, in uscita il 30 gennaio 2014

Voto Ozza: 7 su 10

Voto D’Errico: 8 su 10

Non troverete nulla di originale in questo dramma familiare, di origine teatrale, trasposto sullo schermo dalla stesso drammaturgo, Tracy Letts, che nel 2008 ha strappato premio Pulitzer e Tony Award per il suo Agosto: foto di famiglia (pubblicato in Italia da Bur Rizzoli). Un impianto classicissimo, una serie di tirate già viste, di personaggi che, a tutti i costi, uno ad uno, devono rinfacciare una propria verità fino a quel momento taciuta in famiglia, il tutto condito da rivelazioni, agnizioni quasi violente, che sfiorano l’incesto.