Tag Archives: Joaquin Phoenix

Venezia76 – Concorso: “Joker”, un film di Todd Phillips, la recensione

Joker (id, Usa, 2019) di Todd Phillips con Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Shea Whigham, Brett Cullen, Douglas Hodge

Sceneggiatura di Todd Phillips, Scott Silver

Drammatico, 1h 58’, Warner Bros. Entertainment Italia, in sala dal 3 ottobre 2019

Voto: 8 su 10

Se è vero che i personaggi più interessanti di ogni storia sono sempre i cattivi, nell’universo della DC Comics è una chiara certezza. Joker, forse la più famosa delle nemesi di Batman, è il primo fra loro a guadagnarsi un film tutto suo (ignoriamo di proposito il pessimo Catwoman “commesso” da Pitof nel 2004), dopo essere già apparso sul grande schermo varie volte e sempre con celebri attori a interpretarne l’inquietante ghigno sardonico. Quest’atteso stand-alone, lontanissimo dall’iconografia più tradizionale, può fregiarsi di un protagonista a dir poco magistrale come Joaquin Phoenix, che compie uno studio di rara intensità su un villain le cui ragioni non sono mai state davvero approfondite prima d’ora.

Venezia75 – Concorso: “The Sisters Brothers”, un film di Jacques Audiard, la recensione

The Sisters Brothers (id, Francia/Belgio/Romania/Spagna, 2018) di Jacques Audiard con Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed, Rutger Hauer, Carol Kane, Allison Tolman, Rebecca Root

Sceneggiatura di Jacques Audiard, Thomas Bidegain dal romanzo “The Sisters Brothers” di Patrick deWitt

Western, 2h

Voto: 7 su 10

Western con volti americani e sguardo autoriale europeo, The Sisters Brothers è il tuffo del francese Jacques Audiard, il regista dei tormentati Il profeta e Un sapore di ruggine e ossa, nonché Palma d’Oro a Cannes 2015 per Dheepan, in uno dei generi più classici e codificati della cinematografia d’oltreoceano. Da sempre specializzato in storie ad alto tasso drammatico e dai risvolti sociali, stavolta Audiard cambia registro e, con l’aiuto del suo storico sceneggiatore Thomas Bidegain, adatta in maniera puntuale il romanzo omonimo dello scrittore canadese Patrick deWitt.

#arenaestiva: “Don’t Worry”, un film di Gus Van Sant, la recensione

Don’t Worry (Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot, Usa, 2018) di Gus Van Sant con Joaquin Phoenix, Jonah Hill, Rooney Mara, Jack Black, Beth Ditto, Olivia Hamilton, Udo Kier, Kim Gordon, Heather Matarazzo

Sceneggiatura di Gus Van Sant, dalla biografia Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot di John Callahan

Biografico, 1h 53′, Adler Entertainment, in uscita il 29 agosto 2018

Voto: 6 su 10

Il progetto su un film biografico sulla figura del vignettista satirico John Callahan, scomparso nel 2010, risale ad oltre vent’anni fa: fu Robin Williams a interessarsi per primo alla vita difficile ma, per molti aspetti, gioiosa del celebre cartoonist del New Yorker, tanto da acquistarne i diritti dell’autobiografia per poterlo interpretare in prima persona. Già all’epoca il regista designato a prendere in mano le redini del progetto era Gus Van Sant, reduce dal successo di Will Hunting – con cui proprio Williams ottenne in suo primo, sospiratissimo e applauditissimo Oscar – ma, per vari motivi, ne se ne riuscì mai a fare nulla, fino alla tragica morte del grande Robin. Fu allora che Van Sant capì che portare sullo schermo la vita di un alcolista non era la mossa giusta, ma che la cosa migliore sarebbe stata raccontare il percorso di recupero di Callahan nel periodo che seguì al terribile incidente stradale che lo paralizzò su una sedia a rotelle. 

“A Beautiful Day – You Were Never Really Here”, un film di Lynne Ramsay, la recensione

A Beautiful Day – You Were Never Really Here (You Were Never Really Here, GB, 2017) di Lynne Ramsay con Joaquin Phoenix, Ekaterina Samsonov, Alessandro Nivola, Alex Manette, John Doman, Judith Roberts

Sceneggiatura di Lynne Ramsay, dal romanzo “Non sei mai stato qui” di Jonathan Ames (ed. Baldini & Castoldi)

Drammatico, 1h 35′, Europictures, in uscita il 1 maggio 2018

Voto: 7 su 10

Penetranti, lancinanti, violente le sequenze scorrono sullo schermo rapidamente, senza concedere tregua. Il battito cardiaco aumenta insieme al senso di profonda angoscia che spinge ad alzarsi ed abbandonare la sala cinematografica anche se, allo stesso tempo, si avverte la necessità di restare e vedere fino in fondo A beautiful day. L’ultima, controversa, pellicola della cineasta Lynne Ramsay farebbe, probabilmente, tentennare anche gli animi più forgiati ed abituati alle immagini crude e implacabili ma, per quanto disturbante, semina un turbamento che non lascia indifferenti.

“Maria Maddalena”, un film di Garth Davis, la recensione

Maria Maddalena (Mary Magdalene, Usa, 2018) di Garth Davis con Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Tahar Rahim, Ariane Labed, Denis Ménochet, Tchéky Karyo, Hadas Yaron, Ryan Corr

Sceneggiatura di Helen Edmundson, Philippa Goslett

Drammatico/Biblico, 2h, Universal Pictures International Italy, in uscita il 15 marzo 2018

Voto: 4½ su 10

Fluttua Maria di Magdala nel lago di Tiberiade, come una foglia al vento viene strattonata, ripresa, capovolta, mentre ci ricorda che il regno dei cieli è come un seme, un minuscolo granello di senape che continua ad alimentarsi e a crescere. Così si apre Maria Maddalena, ennesino excursus cinematografico sulla figura della seguace di Cristo e sulla Passione, diretto senza particolare inventiva dal regista del sopravvalutato Lion – La strada verso casa, Garth Davis. L’intenzione principale del film è quella di allontanarsi il più possibile dalle interpretazioni di matrice medievale, in seguito accolte in ogni forma dell’arte (non ultima il cinema), che farebbero di Maria di Magdala una prostituta, e di restituirne il ruolo di discepola, secondo quanto testimoniato dai Vangeli. Chiarito l’equivoco, però, il film non va oltre una seriosa e petulante riproposta di vicende già ampiamente sviscerate sin dagli albori del muto.

“Irrational Man”, Woody Allen e il ritorno del mistery esistenziale

Irrational Man (id, Usa, 2015) di Woody Allen con Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey, Jamie Blackley, Etsy Aidem, Ethan Phillips

Sceneggiatura di Woody Allen

Commedia, 1h 35′, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 16 dicembre 2015

Voto: 6½ su 10

Forse sbaglia chi continua ad attendersi da Woody Allen un cinema nuovo per impostazione drammaturgica ed estetica. Il grande regista newyorkese, alla veneranda età di ottant’anni, continua a proporre i temi a lui più cari, preoccupandosi il minimo di inserirli in storie solo superficialmente differenti da quelle del passato. Ma da un autore che ha attraversato generi e stili cinematografici come pochi altri, regalando decine di capolavori rimasti impressi nell’immaginario collettivo, si può anche accettare di buon grado che, con l’avanzare della senilità, l’estro non sia più come quello di una volta. Quest’ultimo Irrational Man potrà anche sembrare desueto, banale, già visto, eppure i meno fedeli alla filmografia alleniana potranno trovare non pochi spunti su cui tornare a pensare.

“Vizio di forma”, Anderson per Pynchon è un delirio d’autore

Vizio di forma (Inherent Vice, Usa, 2014) di Paul Thomas Anderson, con Joaquin Phoenix, Katherine Waterston, Josh Brolin, Reese Witherspoon, Owen Wilson, Benicio Del Toro, Martin Short, Maya Rudolph, Jena Malone, Joanna Newsom, Eric Roberts, Serena Scott Thomas, Martin Donovan, Sasha Pieterse, Michael K. Williams

Sceneggiatura di Paul Thomas Anderson, dal romanzo omonimo di Thomas Pynchon (ed Einaudi)

Grottesco, 2h 28′, Warner Bros. Entertainment Italia, in uscita il 26 febbraio 2015

Voto: 7 su 10

Si definisce “vizio di forma” un difetto che tradisce un ordine prescritto, rendendo di fatto nullo il referente. Vizio di forma è anche il titolo del romanzo di Thomas Pynchon, dal quale è tratto questo omonimo settimo lavoro di Paul Thomas Anderson, forse l’unico degli ultimi grandi autori americani capaci di raccontare ancora la terra delle illusioni in tutta la sua contraddittorietà. Il regista di Boogie Nights e Magnolia traduce in immagini un intraducibile letterario dal quale chiunque ne sarebbe uscito con le ossa rotte. Non è questo il caso, eppure il film non può dirsi riuscito.

“Lei – Her”, divertente e toccante, la natura troppo umana di un amore artificiale

Lei – Her (Her, Usa, 2013) di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Chris Pratt, Portia Doubleday, Sam Jaeger

Sceneggiatura di Spike Jonze

Commedia, 1h 49′, BiM Distribuzione, in uscita il 13 marzo 2014

Voto: 10 su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – In Concorso

Una storia d’amore di Spike Jonze. Qualcuno ricorderà uno sciocco film del 1984 diretto da Steve Barron, Electric Dreams, in cui un architetto impacciato, per corteggiare una bella violoncellista, si affida ai suggerimenti del suo computer, cui un collasso tecnico ha donato sentimenti umani: l’apparecchio è un fine dicitore, esperto musicista e anche assai geloso. O ancora, quello sfortunato esperimento meta-cyber-cinematografico firmato da Andrew Niccoll, S1m0ne, in cui il regista Al Pacino crea l’attrice perfetta con un software. Her, l’ultimo film dall’autore di Essere John Malckovich, presentato in concorso al Festival di Roma e già premiato con l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale, li riporta alla mente ma li sovrasta immediatamente, con un carico di riflessioni profondissime che uniscono la poesia all’incanto.

Festival di Roma 2013: tutte le star in passerella

Il direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato i primi nomi dei talent che sfileranno dall’8 al 17 novembre sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica. Oltre a tutti i registi della Selezione Ufficiale, tra le presenze già confermate (le altre verranno comunicate nei prossimi giorni), arriveranno dagli Stati Uniti Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Jennifer Lawrence, Rooney Mara, Jared Leto e la sua band “Thirty Seconds to Mars”, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson e Wallace Shawn. Molti gli europei: gli inglesi John Hurt, interprete di film di culto amati dal pubblico di tutto il mondo, Sophie Turner, protagonista della serie televisiva Il trono di spade, Douglas Booth, attore principale della serie BBC Grandi Speranze, Damian Lewis protagonista di Homeland – Caccia alla spia, Gregg Sulkin, giovane interprete di serie come Quelli dell’intervallo e I maghi di Waverly. Tra gli scrittori di successo al Festival, Julian Fellowes (tradotto anche in Italia), sceneggiatore della serie Downton Abbey e premio Oscar® per Gosford Park di Robert Altman; e Daniel Pennac, il celebre e amato autore della serie di romanzi del Signor Malaussène.

Festival di Roma 2013, i primi quattro film In Concorso

Il Direttore Artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato i primi quattro film di lingua inglese in Concorso all’ottava edizione, che si terrà dall’8 al 17 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica: si tratta di Her scritto e diretto da Spike Jonze (con Joaquin Phoenix,Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Scarlett Johansson), Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée (con Matthew McConaughey, Jennifer Garner e Jared Leto), Out of the Furnace di Scott Cooper (che vede protagonisti Christian Bale, Casey Affleck, Woody Harrelson, Forest Whitaker, Zoë Saldaña, Sam Shepard, Willem Dafoe), e Another Me di Isabel Coixet (con Sophie Turner, Jonathan Rhys Meyers, Claire Forlani, Gregg Sulkin, Rhys Ifans, Geraldine Chaplin, Leonor Watling).