Tag Archives: Jazz

Saalfelden Jazzfestival 2013: prime battute sulla 34esima edizione, in programma dal 22 al 25 agosto

34esimo Jazzfestival di Saalfelden. Essere qui per la prima volta non significa soltanto capire che il paradiso può attendere, perché in questo lembo di terra salisburghese c’è molto di più. Significa aderire e comprendere a fondo un modo di vivere il jazz. Totalizzante, radicale e radicato. Motivo per cui la rassegna, sopravvissuta a importanti cambiamenti avvenuti negli anni passati, è considerata, ad oggi, una delle più importanti a livello internazionale, non solo europeo. Un valore che le viene riconosciuto da coloro che si sporcano la mani nel settore, da sempre, e dal vastissimo pubblico proveniente da tutto il continente

Stefano Zenni: il volto umano del jazz

P1010565_webCiò che sorprende di più di Stefano Zenni non è soltanto un curriculum sconfinato – è presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA), membro dell’International Advisory Board del Center for Black Music Research di Chicago e fondatore del Center for Black Music Research/Europe, nonché redattore del New Grove Dictionary of Jazz II; è docente di Storia del jazz e della musica afroamericana nei Conservatori di Bologna, Firenze, Pescara e Analisi presso Siena Jazz, giornalista e scrittore super impegnato, oltre che direttore artistico del Torino Jazz Festival, della rassegna Metastasio Jazz a Prato e della stagione musicale della Società del Teatro e della Musica L. Barbara di Pescara – quanto il sorriso illuminato che nasce ogni volta che parla del proprio lavoro e l’entusiasmo di portare qualcosa di nuovo sulla scena italiana, oltre che la passione incondizionata che muove tutto, come solo il più alto dei sentimenti sa fare.

Bitches Brew – Andata e ritorno nel Jazz passando dal Rock

Coincidenze. Cose successe per caso, a distanza di poche ore. Semplici eventi che senza accorgersene diventano Avvenimenti, scrivono la Storia. Ne sono accaduti tanti nel mondo del cinema o della musica, come quelli in due giorni di Agosto 1969. Già, il 18 e il 19.

Dalla Norvegia con furore: l’Ensemble Denada nel tour italiano

47363_540637762615648_1606266868_nFrank Brodahl, Marius Haltli, Anders Eriksson (tr., flic.), Helge Sunde (trne, dir.), Even Kruse Skatrud, Erik Johannessen (trne), Frode Nymo (sopr.), Børge Are Halvorsen (alto, fl), Atle Nymo (ten., cl. bas.), Nils Jansen (bas., tubax, fl., cl. contr.), Olga Konkova (p.), Jens Thoresen (chit.), Per Mathisen (bass.), Håkon Mjåset Johansen (batt.), Peter Baden (perc., el.).

“La follia è nei singoli qualcosa di raro − ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola”. Non si offenderà Friedrich Nietzsche se lo scomodiamo per parlare dell’Ensemble Denada, ma l’energia elettrizzante che percorre tutta l’opera del filosofo tedesco sembra fatta apposta per descrivere le molteplici sfaccettature di questo gruppo di norvegesi. L’“eterno ritorno” delle big band, ma con un valore aggiunto a livello intellettivo e sensoriale.

Jim Hall protagonista al Bologna Jazz Festival

Jim Hall: Questions & Answers – incontro con il pubblico (Teatro Duse, Bologna – ore 16).

Jim Hall Trio in esclusiva nazionale (Teatro Duse Bologna, ore 21,15)

Jim Hall, chitarra; Steve La Spina, contrabbasso; Anthony Pinciotti, batteria.

La leggenda, al Bologna Jazz, prende forma, attraverso mani note e occhi gentili. Jim Hall, alla guida del suo trio (con Steve La Spina al contrabbasso e Anthony Pinciotti alla batteria), sarà il protagonista assoluto della quinta giornata del festival, in un doppio appuntamento imperdibile: oltre al concerto serale, Hall concederà il proprio tempo agli appassionati in un incontro aperto, previsto nel pomeriggio odierno.

Jason Adasiewicz Sun Trio al Piccolo Teatro Carambolage di Bolzano.

Jason Adasiewicz Sun Rooms – “Spacer”.

Piccolo Teatro Carambolage (Bolzano), 19 novembre 2012 (ore 21).

Jason Adasiewicz: vibrafono.
Nate McBride: contrabbasso.
Mike Reed: batteria.

Se creatività, estro e propensione all’innovazione sono doti necessarie per alzare la testa dall’omologazione artistica e musicale, Jason Adasiewicz veste, a pieno diritto, tutte le vesti del rivoluzionario. E non solo per lo strumento che suona, il vibrafono, che oggi, a sentirlo nominare, fa tutt’uno con un solo musicista: il “barbuto vibrafonista” di Chicago, appunto, che di polacco ha soltanto il cognome impronunciabile.

Francesco Bearzatti Tinissima Quartet a Roma Jazz Festival

“Monk ‘n ‘roll” – Omaggio a Thelonious Monk
Francesco Bearzatti: sassofoni, clarinetto, xaphoon, eletronics;
Giovanni Falzone: tromba, human effects;
Danilo Gallo: contrabbasso, basso elettrico;
Zeno De Rossi: batteria e percussioni;
Antonio Vanni: live video.
Progetto video a cura di Francesco Chiacchio, Valentino Griscioli e Antonio Vanni.
Con il contributo di Kamran Thaerimoghaddam e Nicholas Myers.
Fotografie di Roberto Polillo.

Intervista a Gianluca Petrella

Pochi giorni fa girava una fotografia su Facebook. Un’immagine che ritraeva quattro giovani musicisti, allora molto giovani, messa in rete dalla Auand Records, la mamma delle etichette discografiche pugliesi di jazz. Gianluca Petrella, Javier Girotto, Paul Rogers, Francesco Stogiu: fotografia promozionale del debutto discografico del trombonista barese, “X – Ray”. A 11 anni dall’uscita dell’album, la Auand, che nel 2001 lo produsse, ha deciso di festeggiarlo così, condividendone il ricordo, il sorriso e le speranze.

Joe Jackson & The Bigger Band a Roma Jazz Festival nell’omaggio a Duke Ellington

Joe Jackson: voce e pianoforte;
Darryl Jones: basso;
Charley Drayton: batteria;
Adam Rogers: chitarra;
Sue Hadjopoulos: percussioni;
Allison Cornell: tastier, viola e voce;
Regina Carter (special guest): violino

 

Joe Jackson torna e lo fa mantenendo fede al suo stile, creativo e originale. Insieme alla Bigger Band e a Regina Carter, ospite d’eccezione, il cantante e musicista inglese ha presentato a Roma in esclusiva, durante la serata di mercoledì scorso, nell’ambito del Roma Jazz Festival, il suo ultimo lavoro, dedicato a Duke Ellington, “The Duke”. “Ho una venerazione per Duke Ellington, ma questo disco non vuole essere un omaggio deferente”.