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“Rocketman”, un film di Dexter Fletcher, la recensione

Rocketman (id, GB/Usa, 2019) di Dexter Fletcher con Taron Egerton, Richard Madden, Jamie Bell, Bryce Dallas Howard, Gemma Jones, Steven Mackintosh, Matthew Illesley, Kit Connor, Tate Donovan

Sceneggiatura di Lee Hall

Musical/Biografico, 2h 01’, 20th Century Fox Italia, in uscita il 29 maggio 2019

Voto: 8 su 10

Non un semplice biopic ma musical in piena regola: è Rocketman, il film su vita, infanzia e prime esperienze di Reginald Dwight, in arte Elton John, che l’attore e regista britannico Dexter Fletcher, già subentrato in extremis a Bryan Singer alla direzione del sopravvalutato Bohemian Rhapsody, ha dedicato al baronetto del pop inglese. Rispetto al deludente conformismo del film su Freddie Mercury, però, Rocketman si fa preferire per creatività stilistica, originalità narrativa e, cosa fondamentale, per l’assoluta libertà con cui fonde realtà e immaginazione in un racconto volutamente fantasmagorico e trascinante, senza per questo tradire mai la verità dei fatti.

Venezia71, le minirecensioni: “I nostri ragazzi”, “Nymphomaniac”, “A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence”, “Sivas”, “Le Dernier Coup de Marteau”

I nostri ragazzi – Italia, 2014 di Ivano De Matteo con Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio, Alessandro Gassman, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers, Jacopo Olmo Antinori, Antonio Grosso – ORIZZONTI

Dal romanzo “La cena” di Herman Koch. Le famiglie di due fratelli molto diversi fra loro vengono sconvolte da una “bravata” dei rispettivi figli adolescenti. L’integrità morale di entrambe le coppie vacillerà. Ottimo potenziale malamente sfruttato da una sceneggiatura incerta sulla strada da percorrere e da una regia didascalica e solo raramente efficace. Ne fanno le spese alcuni ottimi attori, costretti a dare adito a un melodramma famigliare che scade imperdonabilmente in un finale sciocco e moralista. Poteva essere un piccolo “Capitale umano”. Voto: 6

“Nymphomaniac – Vol. II”, cinema di provocazione fiacco e banale

Nymphomaniac – Vol. II (Nymfomanen, Danimarca/ Germania/ Francia/ Belgio, 2013) di Lars von Trier con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Jamie Bell, Connie Nielsen, Christian Slater, Uma Thurman, Udo Kier, Willem Dafoe, Jean-Marc Barr, Sophie Kennedy Clark, Mia Goth, Jens Albinus, Severin von Hoensbroech, Nicolas Bro, Michaël Pas, Hugo Speer, Felicity Gilbert, Jesper Christensen

Sceneggiatura di Lars Von Trier

Drammatico, 2h 02′, Good Films, in uscita il 24 aprile 2014

Voto: 5 su 10

Eravamo rimasti all’alba di un idillio sentimentale, ci ritroviamo adesso alla stregua di una manipolatrice criminale: è Nymphomaniac – Vol. II, seconda studiatissima parte (più violenza e morbosità, meno sorrisi) di quella che si rivela, in tutta franchezza, come una delle più grosse operazioni commerciali ammantate di autorialità degli ultimi decenni. Stessa impostazione narrativa “affabulatoria” già avviata nel volume precedente, ma con alcune derive logistiche talmente banali e sconclusionate da confermare tutte le perplessità della vigilia. 

“Nymphomaniac – Vol. I”, racconto d’autore con hardcore

Nymphomaniac – Vol. I (Nymfomanen, Danimarca/ Germania/ Francia/ Belgio, 2013) di Lars von Trier con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Jamie Bell, Connie Nielsen, Christian Slater, Uma Thurman, Udo Kier, Willem Dafoe, Jean-Marc Barr, Sophie Kennedy Clark, Mia Goth, Jens Albinus, Severin von Hoensbroech, Nicolas Bro, Michaël Pas, Hugo Speer, Felicity Gilbert, Jesper Christensen

Sceneggiatura di Lars Von Trier

Drammatico, 2h 02′, Good Films, in uscita il 3 aprile 2014

Voto: 7 su 10

Il cinema di Lars Von Trier meriterebbe (e ambirebbe a) una scala di giudizio del tutto personale che possa assecondarne l’arroganza e l’egocentrismo. L’ultimo capitolo della sua personalissima “trilogia della depressione”, inaugurata con Antichrist e proseguita con Melancholia, si chiude adesso con l’ormai leggendario Nymphomaniac, arrivato ai lidi della distribuzione ufficiale dopo mesi di stressante grancassa mediatica – causa hard d’autore con doppia parentesi nel titolo in locandina a parlare da sé – ma giunto nelle sale, ahinoi, non solo troncato in due parti (questa è, appunto, la prima) ma anche in una forma mutila ed edulcorata di tutte le sequenze di sesso non simulato. 

“Snowpiercer”, sci-fi distopico e ambizioso, un treno scatenato

Snowpiercer (id, Usa/Corea del Sud/Francia, 2013) di Bong Joon-ho, con Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, John Hurt, Alison Pill, Ed Harris, Ewen Bremner, Song Kang-ho, Go Ah-sung

Sceneggiatura di Bong Joon-ho, Kelly Masterson, dal fumetto “Le Transperceneige” di Jacques Lob, Benjamin Legrand, Jean-Marc Rochette

Fantascienza, 2h 06′, Koch Media, in uscita il 27 febbraio 2014

Voto: 7½ su 10

Il film più costoso mai realizzato in Corea (38 milioni di dollari il budget, e si vede), tratto dal fumetto “Le Transperceneige” di Jacques Lob, Benjamin Legrand e Jean-Marc Rochette, un vero e proprio oggetto di culto in Francia, tanto da aver reso necessari oltre dieci anni d’attesa per poter essere trasposto sul grande schermo, e diretto dal visionario regista di The Host Bong Joon-ho: è Snowpiercer, una discesa mozzafiato fino alla fine del mondo, per uno dei sci-fi più scatenati e ambiziosi degli ultimi anni.