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“Miss Sloane – Giochi di potere”, un film di John Madden, la recensione

Miss Sloane – Giochi di potere (Miss Sloane, Usa, 2016) di John Madden con Jessica Chastain, Mark Strong, Gugu Mbatha-Raw, Alison Pill, Michael Stuhlbarg, Jake Lacy, Sam Waterston, John Lithgow, Christine Baranski

Sceneggiatura di Jonathan Perera

Thriller, 2h 12’, 01 Distribution, in uscita il 7 settembre 2017

Voto: 7 su 10

“Se non lotti per le tue idee, o non valgono le tue idee o non vali tu”. Non è un proverbio giapponese, ma una delle tante frasi a effetto che pronuncia una fantastica Jessica Chastain alle prese con un title role decisamente ostico e periglioso, Miss Sloane, la più abile e ricercata lobbista di Washington, disposta a tutto pur di non perdere una partita con i suoi avversari del momento. L’ha diretta con grande attenzione l’esperto John Madden, che conferma di sentirsi particolarmente a suo agio, dopo l’ottimo Il debito, tra psicologie borderline e macchinazioni cospirative nei piani alti del potere americano.

“Carol”, abbagliante e struggente il mélo di Haynes con la diva Blanchett

Carol (id, Usa/GB, 2015) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Sarah Poulson, Jake Lacy, Cory Michael Smith

Sceneggiatura di Phyllis Nagy, dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 58′, Lucky Red, in uscita il 5 gennaio 2016

Voto: 9 su 10

Quando, nel 1952, l’allora trentenne Patricia Highsmith si apprestava a pubblicare un romanzo semi autobiografico, l’omofobia era talmente radicata nella società americana che l’autrice, oltre a firmarsi sotto lo pseudonimo di Claire Morgan, dovette ripensare al titolo della sua opera, dal potenzialmente allusivo “Carol” al più generico “The Price of Salt”. Riedizioni successive ristabilirono il volere iniziale della celebre giallista americana, qui a una rara incursione nel genere sentimentale e all’indomani dell’esordio con “Stranger on a Train” (che sarà, di lì a poco, alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock), che nel suo libro raccontava una storia d’amore lesbico tra un’elegante signora dell’upper class e una modesta commessa.

“Natale all’improvviso”, cine-pudding delle feste per essere più buoni

Natale all’improvviso (Love the Coopers, Usa, 2015) di Jesse Nelson con Diane Keaton, John Goodman, Olivia Wilde, Alan Arkin, Marisa Tomei, Amanda Seyfried, Ed Helms, Jake Lacy, Anthony Mackie, June Squibb, Alex Borstein, Timothée Chalamet, Steve Martin

Sceneggiatura di Steven Rogers

Commedia, 1h 47′, Notorious Pictures, in uscita il 26 novembre 2015

Voto: 6 su 10

Non c’è Natale cinematografico che si rispetti senza la riunione di una grande famiglia americana sullo schermo quando fuori nevica. Puntuale come un orologio arriva per le festività Natale all’improvviso, titolo italiano anonimo dell’ancor più anonimo originale Love the Coopers, diretto dalla dispersa Jesse Nelson, inattiva dai tempi del pregevole Mi chiamo Sam (2001), e interpretato da una carovana di grandi attori in vacanza nei buoni sentimenti.

RomaFF10. Sezione Incontri: “Carol” di Todd Haynes

Carol (id, Usa/GB, 2015) di Todd Haynes con Cate Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Sarah Poulson, Jake Lacy, Cory Michael Smith

Sceneggiatura di Phyllis Nagy, dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith (ed. Bompiani)

Drammatico, 1h 58′, Lucky Red, in uscita l’11 febbraio 2016

Voto: 9 su 10

Quando, nel 1952, l’allora trentenne Patricia Highsmith si apprestava a pubblicare un romanzo semi autobiografico, l’omofobia era talmente radicata nella società americana che l’autrice, oltre a firmarsi sotto lo pseudonimo di Claire Morgan, dovette ripensare al titolo della sua opera, dal potenzialmente allusivo “Carol” al più generico “The Price of Salt”. Riedizioni successive ristabilirono il volere iniziale della celebre giallista americana, qui a una rara incursione nel genere sentimentale e all’indomani dell’esordio con “Stranger on a Train” (che sarà, di lì a poco, alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock), che nel suo libro raccontava una storia d’amore lesbico tra un’elegante signora dell’upper class e una modesta commessa.