Tag Archives: Isabelle Huppert

“Happy End”, un film di Michael Haneke, la recensione

Happy End (id, Francia/Germania/Austria, 2017) di Michael Haneke con Jean-Louis Trintignant, Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz, Fantine Harduin, Franz Rogowski, Laura Verlinden, Toby Jones, Hassman Ghancy, Nabiha Akkari

Sceneggiatura di Michael Haneke

Drammatico, 1h 50′, Cinema di Valerio De Paolis, in uscita il 30 novembre 2017

Voto: 5 su 10

A ogni grande regista si può concedere un’opera minore. Non di rado, però, essa può celare sottigliezze e particolarità che non sono proprie al capolavoro incontrastato. Succede anche che, l’opera minore, possa essere una copia pedissequa, programmatica e compiaciuta di tante precedenti dimostrazioni di talento: è quanto accaduto a Michael Haneke per il suo Happy End, deludentemente presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes e giunto in sala con volenterose speranze da “cinema brillante” messe in atto dalla distribuzione italiana. Al contrario, l’ultimo film del regista austriaco, in una forma solo apparentemente più leggera del solito, sviscera ossessivamente tutti i temi che hanno reso grande la poetica dell’autore di Funny Games e Niente da nascondere, solo in una modalità decisamente sottotono.

“Le cose che verranno – L’Avenir”, un film di Mia Hansen-Løve, la recensione

Le cose che verranno – L’avenir (L’avenir, Francia/Germania, 2016) di Mia Hansen-Løve con Isabelle Huppert, André Marcon, Roman Kolinka, Edith Scob, Sarah Lepicard, Solal Forte, Elise Lhomeau, Lionel Dray

Sceneggiatura di Mia Hansen-Løve

Drammatico, 1h 40’, Satine Film, in uscita il 20 aprile 2017

Voto: 6½ su 10

Sull’onda del successo di scandalo di Elle, una piccola distribuzione italiana (la Satine Film) porta nelle nostre sale un film premiato due anni fa per la migliore regia al Festival di Berlino e interpretato dalla splendida Isabelle Huppert, attrice dell’anno per il London Critics Circle Award. È Le cose che verranno – L’Avenir, un’opera delicata e fragile su come una donna di mezza età possa ritrovarsi a dover rimettere in discussione la sua intera esistenza, alla luce di alcuni inaspettati cambiamenti nella propria vita.

“Elle”, un film di Paul Verhoeven, la recensione

Elle (id, Francia/Germania, 2016) di Paul Verhoeven con Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Anne Consigny, Charles Berling, Virginie Efira, Judith Magre, Christian Berkel, Jonas Bloquet

Sceneggiatura di David Birke, dal romanzo “Oh” di Philippe Djian

Drammatico, 2h 10′, Lucky Red, in uscita il 23 marzo 2017

Voto: 5 su 10

Se, per ipotesi, l’ideazione di un film fosse inserita nella rosa dei test psicologici proiettivi e, per tanto, il prodotto finale venisse analizzato da uno specialista e, poi, interpretato per giungere a conoscenza del soggetto che lo ha creato, il quadro delineante la personalità di Paul Verhoeven riserverebbe, probabilmente, delle sconcertanti sorprese. La sua ultima fatica Elle, infatti, induce a pensare che il girone infernale dantesco nel quale si viene trascinati, non sia soltanto il racconto di una storia, quanto piuttosto una personale e turbante concezione dell’essere umano e del suo malsano rapportarsi con ciò che lo circonda. O forse no. Forse il regista ha semplicemente intuito che edificare una moderna Gomorra, eliminando però le bibliche “dieci persone giuste”, avrebbe garantito alla pellicola clamore e risonanza mediatica. Nella sua, ormai, famigerata vocazione provocatoria e nel suo sbandierato disprezzo per una morale che definisce “borghese”, il cineasta olandese reinterpreta il controverso romanzo “Oh…” di Philippe Djian, rendendo ancora più contorto un testo già di per sé sufficientemente spinoso.

“Il condominio dei cuori infranti”, attese e magie nell’astratto film di Benchetrit

Il condominio dei cuori infranti (Asphalte, Francia, 2015) di Samuel Benchetrit con Isabelle Huppert, Michael Pitt, Valeria Bruni Tedeschi, Gustave Kervern, Tassadit Mandi

Sceneggiatura di Samuel Benchetrit, Gabor Rassov

Commedia, 1h 40′, Cinema di Valerio De Paolis, in uscita il 24 marzo 2016

Voto: 5½ su 10

Frutto probabilmente di un’ingegnosa operazione di marketing, il nuovo lungometraggio di Samuel Benchetrit viene distribuito in Italia con il disorientante titolo Il condominio dei cuori infranti, dal significato decisamente più accattivante rispetto al prosaico Asphalte, come in originale, nel tentativo, forse, di evocare la celebre Heartbreak Hotel di Elvis Presley, con la speranza di cavalcare l’onda emotiva del ricordo. Tuttavia, di trascinante ed esaltante questa pellicola ha ben poco. Eppure, iniziata la proiezione e chiarito l’equivoco, il film incuriosisce per il fascino discreto dell’attesa (che la trama si palesi), dei lunghi silenzi e dei dialoghi delicati.

“Il paradiso degli orchi”, i Malaussène di Pennac rivivono al cinema

Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres, Francia, 2013) di Nicolas Bary, con Raphaël Personnaz, Bérénice Bejo, Emir Kusturica, Thierry Neuvic, Guillaume de Tonquedec, Mélanie Bernier, Isabelle Huppert

Sceneggiatura di Jérôme Fansten, dal romanzo omonimo di Daniel Pennac (ed. Feltrinelli)

Commedia, 1h 41′, Koch Media, in uscita il 14 novembre 2013

Voto: 6½ su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – Fuori Concorso

Ci sono voluti quasi trent’anni affinché le (dis)avventure della bizzarra famiglia Malaussène trovassero forma cinematografica. La geniale saga di romanzi ideata da Daniel Pennac celebra il trionfo dell’immaginativa, straordinarie storie comuni narrate con con un senso del fantastico più unico che raro, terribilmente complicato da rendere sullo schermo. Eppure il coraggioso film di Nicolas Bery, trasposizione del primo episodio del ciclo, può considerarsi riuscito.

“In Another Country”, Hong Sang-Soo si dà all’esercizio di stile

In Another Country (Da-reun na-ra-e-suh, Corea del sud, 2012) di Hong Sang-soo, con Isabelle Huppert, Kwon Hye Hyo, So-ri Moon, Jung Yu-Mi

Soggetto e sceneggiatura di Hong Sang-soo

Commedia, 1h e 28’, Distribuzione Tucker Film, nelle sale dal 22 agosto 2013

Voto: 3 su 10

Che noia. Tre storie che in realtà risultano essere tre varianti di un’unica storia (una donna francese e sola in vacanza presso una località balneare coreana, la spiaggia di Mohang) con personaggi e ambienti ricorrenti, per 88 minuti di girato che pesano come un polpettone di tre ore.

“Amour”, soffocare d’amore

Amour (id, Francia, 2012) di Michael Haneke con Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert, Alexandre Tharaud, William Shimell, Ramon Agirre, Rita Blanco.

Sceneggiatura: Michael Haneke 

Drammatico, 2h 07′, Teodora Film, Les Films du Losange, Wega Film, X-Filme Creative Pool

Voto 8½ su 10