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RomaFF9: “Tre tocchi” di Marco Risi, sezione Gala

Tre tocchi (Italia, 2014) di Marco Risi con Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Vincenzo De Michele, Antonio Folletto, Gilles Rocca, Matteo Branciamore, Gianfranco Gallo, Valentina Lodovini, Francesca Inaudi, Ida Di Benedetto, Luca Argentero, Claudio Santamaria, Marco Giallini, Maurizio Mattioli, Paolo Sorrentino, Jonis Bascir, Sebastiano Somma

Sceneggiatura di Marco Risi, Francesco Frangipane, Riccardo de Torrebruna

Drammatico, 1h 40′, AI Entertainment, in uscita il 13 novembre 2014

Voto: 4 su 10

C’è qualcosa, in Tre tocchi di Marco Risi, che ricorda quella sanguigna veridicità che il regista romano mise in atto nei suoi film più riusciti, come Mery per sempre e Ragazzi fuori. C’è la voglia di un racconto corale e unitario su un ambiente solo superficialmente noto. Probabilmente l’ispirazione non è stata sufficiente a creare un’opera che potesse andare oltre una trattazione rozza e risaputa dell’ambiente pseudo-attoriale italiano, con il suo contorno di frustrazioni, aspettative e delusioni.

RomaFF9: “I Milionari” di Alessandro Piva, sezione Cinema d’Oggi

I Milionari (Italia, 2014) di Alessandro Piva con Francesco Scianna, Valentina Lodovini, Carmine Recano, Francesco Di Leva, Salvatore Striano, Gianfranco Gallo

Sceneggiatura di Alessandro Piva, Massimo Gaudioso, Stefano Sardo, Giacomo Gensini, Giuseppe Gagliardi dal romanzo “I milionari. Ascesa e declino dei signori di Secondigliano” di Luigi Alberto Cannavale e Giacomo Gensini

Drammatico, 1h 44′, Teodora, in uscita prossimamente

Voto: 5 su 10

Alessandro Piva è, senza dubbio, uno dei registi più originali e attenti alle dinamiche di quel che rimane del cinema di genere in Italia. Dispiace, quindi, che la sua bravura sia al servizio di un film superfluo e artisticamente scontato come questo I Milionari, liberamente ispirato al romanzo-inchiesta del pm Luigi Alberto Cannavale e del giornalista Giacomo Gensini. L’autore, accusato di aver realizzato l’ennesimo (tele)romanzo criminale sulla camorra napoletana, si è difeso spingendo sulla componente psicologica come punto a favore di un progetto che voleva smarcarsi dalla folla di operazioni analoghe dell’ultimo periodo.