Tag Archives: Dean Norris

“Remember”, una speculazione mal celata sul tema del ricordo

Remember (id, Canada, 2015) di Atom Egoyan con Christopher Plummer, Martin Landau, Dean Norris, Bruno Ganz, Jurgen Prochnow, Henry Czerny, Sofia Wells

Sceneggiatura di Benjamin August

Drammatico, 1h 35′, BiM, in uscita il 4 febbraio 2016

Voto: 5 su 10

Da tempo Atom Egoyan ha smesso di stupire come faceva ai tempi dei bellissimi Exotica, Il viaggio di Felicia e Il dolce domani. Il regista armeno, da sempre ossessionato dal dramma del singolo all’interno di una grande tragedia, non rinuncia a riportare sullo schermo, con il suo ultimo Remember (già in concorso a Venezia72), un canovaccio narrativo decisamente abusato: un anziano ebreo scampato ai lager nazisti (Plummer) vuole ritrovare il suo aguzzino di Auschwitz che si è rifatto una vita, sotto falso nome, negli Stati Uniti; nonostante le continue amnesie, compirà un viaggio nella provincia americana pur di portare a termine il suo intento.

“Il segreto dei suoi occhi”, un remake inutile con tre star a disagio

Il segreto dei suoi occhi (Secret in their Eyes, Usa, 2015) di Billy Ray con Chiwetel Ejiofor, Julia Roberts, Nicole Kidman, Joe Cole, Alfred Molina, Dean Norris, Michael Kelly, Lyndon Smith, Zoe Graham

Sceneggiatura di Billy Ray, dal romanzo “Il segreto dei suoi occhi” di Eduardo Sacheri (ed. BUR)

Thriller, 1h 48′, Good Films, in uscita il 12 novembre 2015

Voto: 4½ su 10

I remake americani dei film non americani, si sa, partono sempre col piede sbagliato, perché c’è dell’evidente arroganza nell’agguantare avidamente successi esteri per riproporli in una confezione patinata con la sola voglia di battere cassa. Troppi ne abbiamo già visti finire direttamente nell’oblio e molti, purtroppo, ancora verranno. Nel caso de Il segreto dei suoi occhi, scritto e diretto da Billy Ray, permaneva il beneficio del dubbio, giacché il regista dell’originale argentino del 2010 Juan José Campanella, già premiato con l’Oscar come miglior film straniero, aveva appoggiato l’operazione con entusiasmo, figurando anche come produttore esecutivo. Eppure, neanche per un solo secondo dei soporiferi 108 minuti di visione si ha mai l’impressione di poter giustificare un rifacimento senza alcuna ragione d’essere.

“The Counselor – Il procuratore”, delusione Scott-McCarthy, un film inerte

The Counselor – Il procuratore (The Counselor, Usa, 2013) di Ridley Scott, con Michael Fassbender, Cameron Diaz, Javier Bardem, Penèlope Cruz, Rozie Perez, Rubén Blades, Bruno Ganz, Natalie Dormer, Edgar Ramirez, Goran Visnjic, Dean Norris

Soggetto e sceneggiatura di Cormac McCarthy

Thriller, 1h 57′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 16 gennaio 2014

Voto: 4½ su 10

Spiazzante, ma in negativo. Tra cast, regia e autore della sceneggiatura c’era di che far tremare le pareti dell’inferno, e invece The Counselor segna la prima vera delusione dell’anno tra i titoli più attesi. Le intenzioni del film, qualora esistessero, sono rimaste ben chiuse nella mente dell’ottantenne Cormac McCarthy, firma d’eccezione (dai suoi romanzi sono nate pellicole come Non è un paese per vecchi e The Road) di uno script incredibilmente verboso e inconsistente, fitto di simbolismi e ridicole perle di saggezza che non si sposano mai a una linearità drammatica.