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“King Arthur – Il potere della spada”, un film di Guy Ritchie, la recensione

King Arthur – Il potere della spada (King Arthur: legend of the sword, USA, 2017) di Guy Ritchie con Charlie Hunnam, Astrid Bergés-Frisbey, Djimon Hounsou, Aidan Gillen, Jude Law, Eric Bana

Sceneggiatura di Joby Harold, Guy Ritchie, Lionel Wigram

Fantasy, 2h 6’, Warner Bros Pictures, in uscita il 10 maggio 2017

Voto: 3 su 10

Elefanti giganti, mostri marini, magia nera, eroi ribelli: direttamente da Hollywood l’ultima giostra per il divertimento di grandi e piccini, in mirabolante 3D, per narrare le gesta di “un re venuto dal nulla” come locandina recita, per un film che di riuscito ha – anch’esso – praticamente nulla.

Il pretesto narrativo è una rilettura del mito di Excalibur, nel quale l’eroico Artù non è uno scudiero ma un giovane di strada che ha accumulato una piccola fortuna come tuttofare in un bordello della città di Londinium; costretto alla fuga dagli uomini del re usurpatore, diventerà leader recalcitrante di un manipolo di ribelli per spodestare dal trono il malvagio Vortigen.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Alaska” di Claudio Cupellini

Alaska (Italia/Francia, 2015) di Claudio Cupellini con Elio Germano, Astrid Berges-Frisbey, Valerio Binasco, Elena Radonicich, Pino Colizzi, Marco D’Amore, Roschdy Zem, Paolo Pierobon

Sceneggiatura di Claudio Cupellini, Guido Iuculano, Filippo Gravino

Drammatico, 2h 05′, 01 Distribution, in uscita il 5 novembre 2015

Voto: 4 su 10

C’è del marcio in Alaska, nome del locale notturno attorno a cui ruotano le vite di Fausto (Germano) e Nadine (Berges-Frisbey), e titolo del terzo lungometraggio di Claudio Cupellini, reduce dalla co-regia della fortunata serie televisiva Gomorra e nuovamente alle prese con un racconto disperato (e disperante) sulle difficoltà di inserimento dell’italiano all’esterno, dopo la faida familiare affrontata da Toni Servillo in suolo germanico nel precedente Una vita tranquilla (2010).