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RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Experimenter” di Michael Almereyda

Experimenter – The Stanley Milgram Story (id, Usa, 2015) di Michael Almereyda con Peter Sarsgaard, Winona Ryder, Jim Gaffigan, Edoardo Ballerini, John Palladino, Kellan Lutz, Josh Hamilton, John Leguizamo, Anthony Edwards, Dennis Haysbert, Lori Singer, Anton Yelchin, Taryn Manning

Sceneggiatura di Michael Almereyda

Biografico, 1h 38′

Voto: 8 su 10

Nel 1961, nei laboratori dell’Università di Yale, il professor Stanley Milgram condusse un celebre studio, atto a testare la determinazione del comportamento individuale da parte di un sistema gerarchico e autoritario che impone obbedienza. L’esperimento consisteva nel far credere a un campione di gente comune di inviare scosse elettriche di intensità sempre maggiore a un’altra persona, in realtà complice dell’operazione, qualora quest’ultima avesse commesso un errore durante un test di associazioni di parole. Questo per dimostrare che la maggior parte delle persone, dietro a un ordine impartito da un’autorità (uno scienziato, in questo caso), eseguiva azioni in conflitto con i propri valori etici e morali. La teoria, poi esposta nel controverso libro intitolato “Obbedienza all’autorità”, portò a dei risultati impietosi: oltre l’80% degli esaminati completò l’esperimento, nonostante le finte implorazioni dell’interrogato.

“Il nemico invisibile”, Cage allo sbando in un thriller disconosciuto e senz’anima

Il nemico invisibile (The Dying of the Light, Usa, 2015) di Paul Schrader con Nicolas Cage, Anton Yelchin, Alexander Karim, Irène Jacob

Sceneggiatura di Paul Schrader

Thriller, 1h 34′, Barter Multimedia, in uscita il 9 luglio 2015

Voto: 6 su 10

C’era una volta Nicolas Cage. Vincitore nel 1996 del premio Oscar come migliore attore protagonista per Via da Las Vegas e successivamente nominato nel 2003 per la sua interpretazione in Il Ladro di Orchidee, la sua carriera a corrente alternata sembra, con questo suo ultimo Il nemico invisibile, ormai arenata sul viale del tramonto.

Venezia71, le minirecensioni: “Pasolini”, “Red Amnesia”, “Burying the Ex”, “Retour a Ithaque”, “Metamorphoses”, “Cymbaline”

Pasolini – Usa, 2014 di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Adriana Asti, Maria De Medeiros, Valerio Mastandrea, Ninetto Davoli, Andrea Bosca, Riccardo Scamarcio – IN CONCORSO

Le ultime 24 ore di vita di Pier Paolo Pasolini secondo ciò che resta della mente del grande regista de Il cattivo tenente e Addiction. Nessun intento celebrativo ma la volontà di approfondire il pensiero dell’intellettuale più controverso del nostro secolo scorso, alla luce dei suoi progetti rimasti incompiuti. Scampoli di Petrolio e Sodoma, l’idea dell’imminente progetto Porno Teo Kolossal, l’intervista a Furio Colombo e la cacciagione dei ragazzi di vita. Evidente l’amor di verità nei confronti del personaggio (luoghi e costumi sono autentici), così come l’immedesimazione fisica di Dafoe. Ne è venuto fuori, però, uno strano ibrido, impersonale, sgradevole e francamente inopportuno, con un imbarazzante melting pot linguistico ad aggravare ulteriormente la solidità dell’opera. Il mare di stereotipi è secondo solo alla inimmaginabile bruttezza della messa in immagini dell’episodio di Epifanio. Dell’anima pasoliniana nulla. Voto: 3

“Solo gli amanti sopravvivono”, i vampiri bohémien di Jim Jarmusch

Solo gli amanti sopravvivono (Only Lovers Left Alive, Germania/ GB/ Francia, 2013) di Jim Jarmusch con Tilda Swinton, Tom Hiddleston, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin, Jeffrey Wright, Carter Logan, Slimane Dazi

Sceneggiatura di Jim Jarmusch

Horror, 2h 03′, Movies Inspired, in uscita il 15 maggio 2014

Voto: 7 su 10

A un anno dalla presentazione in concorso durante la 66a edizione del Festival di Cannes, esce grazie all’illuminata distribuzione Movies Inspired, l’ultimo film del grande regista indipendente americano Jim Jarmusch Solo gli amanti sopravvivono, love story sepolcrale e rock sound su due vampiri bohémien in preda al barbaro appiattimento socioculturale della nostra epoca.