“Risiko – Quell’irrefrenabile voglia di potere” di Francesco Apolloni, uno spettacolo di Vanessa Gasbarri, la recensione

Produzione Pragma srl presenta

RISIKO – Quell’irrefrenabile voglia di potere
di Francesco Apolloni

regia Vanessa Gasbarri
con Andrea Bizzarri (Arturo), Tommaso Cardarelli (Giulio), Guenda Goria (Claudia), Antonio Monsellato (Simone), Luigi Pisani (Alex), Giulia Rupi (Stella)
scene Katia Titolo
luci Corrado Rea
costumi Marco Maria Della Vecchia e Maura Casaburi
musiche Jonis Bascir
aiuto regia Claudia Ferri, Alessandro Salvatori ed Alessandra Merico

In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 9 aprile

Voto D’Errico: 8 su 10
Voto Ozza: 8 su 10

Ci si alza dalla poltrona scoraggiati ma anche entusiasti, dopo la visione di Risiko – Quell’irrefrenabile voglia di potere, una commedia amara scritta da Francesco Apolloni, che torna ad essere rappresentata al Teatro della Cometa di Roma a 25 anni dalla sua prima messa in scena, dopo la presentazione al Festival di Todi nel 1992. Nonostante il tempo trascorso, sembra di assistere alle disumane miserabilità a cui ci ha abituato la politica italiana odierna; non solo, prendiamo atto che la realtà ha persino preso il sopravvento sulla finzione, superando in bassezza gli orridi intrighi per il dominio esibiti dai personaggi sul palco. Questo doloroso dato di fatto è tanto più evidente perché gli attori sono riusciti in maniera egregia a trasmettere la miseria dei rispettivi ruoli al pubblico. E qui si spiega il nostro entusiasmo e quello di quanti hanno applaudito calorosamente Andrea Bizzarri, Tommaso Cardarelli, Guenda Goria, Antonio Monsellato, Luigi Pisani e Giulia Rupi.

77orizIn un albergo di lusso dove si sta tenendo il congresso del loro partito politico, all’indomani dell’elezione del nuovo segretario giovanile, si riuniscono quattro “yuppies” alla ricerca di voti: c’è Alex (Pisani) che smania per ottenere la carica, tra corruzioni e telefonate al padre onorevole; Simone (Monsellato), invece, raggiunge i propri obbiettivi con i suoi modi seduttivi; Arturo (Bizzarri) aspetta ancora la sua grande occasione per farsi notare nell’ambiente che conta, mentre Claudia (Goria) è quasi sul punto di sfondare. A loro si aggiungono un amico del liceo in vena di rivalsa (Cardarelli) e un’ingenua cameriera col sogno della tv (Rupi). Nel corso di una notte, tra sesso, droga, ricatti e recriminazioni, l’unico vero desiderio comune dei giovani rampanti è la sete di potere, vincere per assicurarsi la conquista dello status symbol. Ma qualcosa va storto e scombina le pedine nel cartellone del Risiko…

Difficile riuscire a ridere di gusto di fronte a tanta amoralità: i denti restano stretti ma la satira è graffiante e più di una volta riesce a cogliere nel segno. Fa un certo effetto soprattutto la resa scenica del momento più scabroso, ottenuto tramite un disegno di luci martellanti unito alle sonorità tribali di un film pornografico, che accrescono ancora di più l’angoscia del momento. La regia di Vanessa Gasbarri è efficace, tiene testa a un copione fittamente dialogato con un buon ritmo e, soprattutto, con un’ottima direzione attoriale. Sono i sei interpreti la linfa vitale di uno spettacolo solo superficialmente ironico e, in realtà, ben più disturbante di quanto non si sia disposti a pensare.

Giuseppe D’Errico

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