“Quel che accadde a Jack, Jack, Jack e Jack”, uno spettacolo scritto e diretto da Francesco Petruzzelli, la recensione

QUEL CHE ACCADDE A JACK, JACK, JACK E JACK
di Francesco Petruzzelli

con Federico Fiocchetti, Giulia Gallone, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Diego Parlanti, Lorenzo Parrotto, Francesco Petruzzelli
Scene Paola Castrignanò
Costumi Anna Missaglia
Luci Javier Delle Monache
Direttore di scena Camilla Piccioni
Assistente alla Regia Francesca Caprioli
Foto di scena Riccardo Freda
Regia Francesco Petruzzelli

In scena al Teatro Studio Eleonora Duse dal 21 al 23 dicembre

Voto: 8 su 10

Un padre e i suoi tre figli, quattro uomini e le loro convinzioni, una famiglia nella quale vige un fiera, costante, orgogliosa disarmonia. Il padre chioccia annuncia all’improvviso la sua imminente dipartita, quasi una sorta di sfida con la quale la sua progenie si troverà a dover fare i conti, ciascuno secondo i tratti che gli son propri: il primogenito, serissimo avvocato che pretende una perfezione che non può esistere, il figlio di mezzo, che vive in esilio sul divano di casa, ostaggio delle proprie fobie, e l’ultimogenito, il contestatore ribelle che deve ancora trovare il suo posto in una società alla quale apertamente si oppone.

quel-che-accadde-a-jackUn solo nome per tutti i personaggi in scena – anche quelli femminili – battute incessanti e taglienti, un umorismo acido per una partita nella quale tutti combattono contro tutti: ne esce il ritratto veritiero, ora divertente ora triste, di una comune famiglia disfunzionale, nella quale ciascun membro tenta di ritagliarsi un brandello di felicità nel tentativo di superare limiti che sono, quasi sempre, auto imposti.

Una scrittura essenziale, veritiera e ispirata, interpeti efficaci e una regia capace di valorizzare tempi narrativi e spazio scenico con grande compattezza e efficacia drammaturgica: “Quel che accadde a Jack, Jack, Jack e Jack” viene segnalato dall’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con il Premio Carmelo Rocca 2018, un riconoscimento che sottolinea la riuscita di una messa in scena che merita di trovare spazio nella programmazione teatrale dell’anno che è prossimo ad iniziare.

Marco Moraschinelli

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