“Lungs” di Duncan Macmillan, uno spettacolo di Massimiliano Farau, la recensione

LUNGS
di Duncan Macmillan

traduzione Matteo Colombo
con Sara Putignano e Davide Gagliardini
regia Massimiliano Farau
produzione Fondazione Teatro Due

In scena al Teatro Belli il 20 e il 21 dicembre nell’ambito della rassegna “Trend – Nuove frontiere della scena britannica – XVII edizione” – Festival a cura di Rodolfo Di Giammarco

Voto: 6 su 10

Discutere, ragionare, interrogarsi, meditare a voce altra e dialogare incessantemente per prendere una decisione che cambia il corso di due vite e – letteralmente – ne crea una nuova.

Un ragazzo e una ragazza si parlano addosso, si confrontano, cercano di capire, assieme, se sia per loro giusto mettere al mondo un figlio, soppesando vantaggi e svantaggi di una gravidanza meditata nei minimi dettagli. Lui e lei sono due borghesi come tanti, la definizione peggiore che si possa dare di loro è quel “radical chic” che si usa per riferirsi a qualcuno che pensa di poter migliorare il mondo con la forza delle proprie convinzioni; i personaggi interpretati da Sara Putignano e Davide Gagliardini leggono molto, amano la musica e sono letteralmente ossessionati da ogni sorta di problematica ecologica; così, per loro, pensare di avere un figlio equivale a ragionare sull’impatto ambientale dell’uso dei pannolini e sulla produzione addizionale di anidride carbonica imputabile all’eventuale nascituro.

Lungs2Palco nudo e le sole, tante emozioni dei due attori in scena a dare i fiati alla lunga elucubrazione scritta da un Duncan Macmillan che, a ben guardare, non riflette tanto sul tema della genitorialità, ma piuttosto racconta, attraverso mille “se”, “ma” e “forse”, le immaturità di due ragazzi che accantonano la vita reale per crogiolarsi in discussioni sterili, illudendosi di poter prendere, un giorno, una decisione che – immaginano – possa incarnare un ideale evanescente di perfezione.

Valgono, allora, più gli ultimi cinque minuti di questa rappresentazione che la precedente ora e mezza di discussioni ridondanti, quando, per questa coppia, la vita prende il sopravvento e quel figlio, così respinto e così desiderato, si rivela solo uno dei tanti punti di svolta all’interno della vita di una coppia che ha affrontato – assieme – un lungo, imperfetto viaggio.

Marco Moraschinelli

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